Grammatico alessandrino (prima metà sec. 3º a. C.); allievo di Filita di Coo, fu il primo bibliotecario di Alessandria (fra il 290 e il 270 a. C.). Diede l'edizione critica dell'Iliade e dell'Odissea e [...] forse risale a lui la divisione in 24 libri di ognuno dei due poemi, contrassegnati dalle lettere maiuscole dell'alfabeto per l'Iliade, minuscole per l'Odissea. Inventò il più antico segno critico, l'obelo (ὀβελός "spiedo"). Inaugurò nell'edizione di ...
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Poeta spagnolo (Cadice 1923 - Thery Glimont 2010). Ha coltivato con predilezione il "romance", adattando al surrealismo motivi derivati da García Lorca. Fondò (1945) a Madrid la rivista Postismo, di tendenze [...] in riviste spagnole e sudamericane. Tra le sue opere di narrativa: Kikiriquí-Mango (1954); Una exhibición peligrosa (1964); El alfabeto griego (1970); Basuras (1975); Eunice Fucata (Diarios 1976-1984) (1984); Historia del lagarto (1999) e Cuentos sin ...
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Christensen, Inger. – Poetessa e scrittrice danese (Vejle 1935 - Copenaghen 2009). Esordì nel 1962 con la raccolta Luce, cui fece seguito l’opera Erba (1963). Tra i suoi temi centrali vi sono l’angoscia [...] opere: Lettera in aprile (1976); il racconto lungo La stanza dipinta (1976), ispirato agli affreschi di Mantegna a Mantova; Alfabeto (1981); la raccolta di saggi Parte del labirinto (1982); La valle della farfalla (1991). Nel 1978 fu nominata membro ...
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Oratore e uomo politico ateniese (seconda metà del sec. 5º a. C.). Fu con Trasibulo alla testa dei democratici fuorusciti che, contro i Trenta tiranni, avevano occupato File; divenuto influente dopo il [...] ristabilimento della democrazia (403 a. C.), propose un decreto in lode di quelli e la concessione della cittadinanza ai meteci che avevano partecipato all'impresa; promosse l'adozione ufficiale, in Atene, dell'alfabeto ionico (403-402 a. C.). ...
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Grammatico e poeta greco d'Egitto (5º sec. d. C.); ci è pervenuto un suo poemetto sulla distruzione di Troia (᾿Ιλίου ἅλωσις) in 691 esametri, che risente l'influenza di Quinto Smirneo e forse anche di [...] un'Odissea nota con il titolo di Οδύσσεια λειπογράμματος ("Odissea a cui manca una lettera") perché adottava l'acrobazia di non adoperare in un canto la lettera dell'alfabeto a cui il canto o il libro si intitola: l'alfa è ignorata nel libro α, ecc. ...
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Ilìade (gr. 'Ιλιάς) Titolo con cui è indicato, già in Erodoto (II, 116), uno dei due grandi poemi (Iliade e Odissea) attribuiti dalla tradizione ad Omero (in origine ἰλιάς è aggettivo e significa "d'Ilo, [...] alessandrini: sono 15.696 esametri, divisi - da Zenodoto - in 24 libri, contraddistinti con le 24 lettere maiuscole dell'alfabeto greco (le minuscole indicano invece i libri dell'Odissea; sicché ancora adesso, nell'uso filologico: B 150 = Iliade ...
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Scrittore e giornalista italiano (Fiorano Modenese 1891 - Roma 1984). Inviato speciale di vari giornali, fra cui, per molti anni, La Stampa, fu in seguito collaboratore del Corriere della sera. Partecipò [...] all'attività giornalistica (Questo mestieraccio, 1930), agli usi, ai costumi e alla lingua dell'Italia contemporanea (L'alfabeto di Bernardo Prisco, 1932; Barbaro dominio, 1933; Naja parla, 1947); un'ampia documentazione sulla caduta del fascismo ...
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Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] raccolti in Studies in the Italian Renaissance (1955). Si occupò in particolare della satira romana, della storia dell'alfabeto e di paleografia latina: Ancient writing and its influence (1932); The origin and development of humanistic script (1960 ...
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(gr. Παλαμήδης) Personaggio della mitologia greca, figlio di Nauplio e di Climene, fratello di Eace e di Nausimedonte. All’inizio della guerra troiana partecipò alle ambascerie per chiedere la restituzione [...] e P. fu abbandonato all’ira dell’esercito greco, che lo lapidò. La leggenda attribuiva a P. vari meriti: l’invenzione di una o più lettere dell’alfabeto, dei numeri, dell’uso della moneta, vari calcoli astronomici, il gioco del tavoliere e dei dadi. ...
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CARLI PICCOLOMINI, Bartolomeo
Valerio Marchetti
Rita Belladonna
- Nato a Siena nell'anno 1503 (l'atto di battesimo è del 1ºmaggio) da una famiglia di "grandi", il ramo Carli dei Piccolomini, era figlio [...] A. Pecci, Memorie storico-critiche della città di Siena, III, Siena 1755, p. 30; B. B. Wiffen, Introduzione a J. de Valdés, Alfabeto cristiano, London 1861, pp. XI s.; A. Lisini, Geneal. dei Piccolomini di Siena, Siena 1900, tav. VII; L. Sbaragli, I ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).