Inventore dell'alfabeto cherokee (n. Taskigi, Tennessee, 1770 circa - m. nello stato di Tamaulipas, Messico, 1843). Figlio dell'unione tra una donna cherokee e un commerciante tedesco di pellicce, da cui [...] prese il nome di George Gist. Si dedicò, pur essendo analfabeta, a elaborare un alfabeto sillabico di 86 segni in parte tratti dall'alfabeto latino, adatto alla lingua cherokee, che fu approvato dal Congresso generale dei Cherokee nel 1821; nel 1824 ...
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Araldista (Ravenna 1690 - ivi 1770), autore dell'Arte del blasone dichiarata per alfabeto (1756), opera di accurata compilazione, giudicata il miglior trattato italiano di araldica anteriore al sec. 19º. ...
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Storico armeno (sec. 5º), autore di una biografia del suo maestro Maštoch, inventore dell'alfabeto armeno; lo scritto di K. ha una notevole importanza per la narrazione di tale invenzione. ...
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Patriarca armeno (m. 439); con la collaborazione di Mesrob, cui è dovuta l'introduzione dell'odierno alfabeto armeno, promosse la traduzione dal siriaco e dal greco della Bibbia e di altre opere religiose, [...] e diede impulso al sorgere della liturgia armena ...
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Naturalista e archeologo francese (Nîmes 1678 - Neuchâtel 1742); viaggiò in Italia ed ebbe il merito di avvertire, tra i primi, che l'alfabeto etrusco è un alfabeto greco arcaico. ...
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Pedagogista (Aberdeen 1626 circa - Oxford 1687), uno dei primi che si siano occupati dell'educazione dei sordomuti. Inventò a tale scopo un alfabeto a segni e un metodo per insegnare a leggere e a scrivere, [...] che espose nella sua Ars signorum (1661) e nel Didascalocophus (1680) ...
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Semitista, storico della scrittura (n. Tlumacz, Galizia, 1900 - m. 1975). Laureato a Firenze, naturalizzato italiano, in italiano pubblicò la 1a ed. (1937) della sua opera maggiore, L'alfabeto nella storia [...] della civiltà (2a ed., ingl., 1948). Emigrato in seguito alle leggi razziali, insegnò a Cambridge (Inghilterra). Successivamente si dedicò allo studio del libro manoscritto e della miniatura (The hand ...
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Orientalista e bibliotecario (Darmstadt 1787 - Auerbach 1858), dal 1808 presso la Hofbibliothek e il museo di Darmstadt. Ideò una classificazione bibliografica, fondata su ventiquattro classi contraddistinte [...] dalle lettere dell'alfabeto (Bibliographisches System der gesamten Wissenschaftskunde, 1847), secondo la quale furono ordinate le raccolte delle biblioteche di Darmstadt e che fu adottata anche da altre biblioteche tedesche. ...
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Njoya
Sovrano del Bamum (od. Camerun), innovatore religioso e culturale (n. 1876-m. 1933). Una volta sul trono (1890), accettò la protezione tedesca. Adottò l’islam e inventò un alfabeto per scrivere [...] la storia del suo regno. Con l’avvento del dominio francese N. fu deposto (1923) ed esiliato a Yaoundé (1931) dove morì (1933) ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).