Stato dell’Asia centro-occidentale, confina a NO con il Kazakistan, a E con il Kirghizistan e il Tagikistan, a S con l’Afghanistan e il Turkmenistan.
Esteso per circa 1500 km in direzione NO-SE, dalle [...] terminata la transizione, avviata da un trentennio e finalizzata all'integrazione nei sistemi di comunicazione globali, dall'alfabeto cirillico a quello latino.
A oltre 15 anni dal crollo dell’URSS, il processo di transizione dall’economia ...
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Nome di tre faraoni della XXVI dinastia (663-525 a. C.). 1. P. I (663-609 a. C.) è il fondatore della casata: figlio di Necao principe di Sais e vassallo degli Assiri, riuscì a imporsi sui colleghi egiziani [...] in Nubia, che lasciò come testimonianza una serie di graffiti ad Abū Simbel: fra questi sono i più antichi documenti dell'alfabeto ionico. Forse il re fu anche in Siria. 3. P. III, figlio dell'usurpatore Amasi, fu l'ultimo faraone della casata ...
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(lat. Volsci) Antico popolo italico stanziato in un’ampia zona del Lazio meridionale interno e costiero (dalle valli del Liri e del Sacco alla pianura pontina). La tradizione antica li raffigura come [...] incorporata da Roma.
La lingua dei V., appartenente al gruppo osco-umbro, ha un’attestazione epigrafica importante nella cosiddetta tabula Veliterna (3° sec. a.C.), lamina bronzea iscritta, nei caratteri dell’alfabeto latino, proveniente da Velletri. ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] , il cinese rimase la lingua dotta, come dimostrano anche i documenti ufficiali redatti in tale lingua fino al 1910. L’alfabeto odierno nasce nel 1933 e comprende 18 consonanti, 10 vocali semplici e 11 dittonghi. La scrittura è sillabica, ovvero le ...
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Kirghizistan
Martina Teodoli
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(XX, p. 211; App. V, iii, p. 111; v. urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, ii, p. 1065; III, ii, p. 1043; IV, iii, p. 754)
Geografia umana ed economica
Secondo una [...] . Dal 1992 la lingua kirghiza, di ceppo turco-tataro, ha affiancato il russo come lingua ufficiale e ha adottato l'alfabeto latino.
La popolazione è prevalentemente insediata nelle valli, specialmente in quella del Syr Darya e in quella che ospita l ...
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Vicino Oriente antico. Introduzione
Mario Liverani
Introduzione
Il Vicino Oriente antico: le coordinate storiche
Con l'espressione 'Vicino Oriente antico' ci si riferisce a un insieme di ambiti culturali [...] ) e i passi compiuti verso il valore posizionale delle cifre ‒ dove anche l'esito finale sarà in qualche modo analogo all'alfabeto, con l'introduzione di pochi simboli distintivi al posto di quelli cumulativi (per es., con la scrittura '7' invece di ...
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(gr. ᾿Ιᾶπυξ) Mitico eroe eponimo degli Iapigi, figlio di Licaone e fratello di Dauno e di Peucezio. Secondo un’altra versione, era figlio di Dedalo e di una cretese; venne in Italia dopo la morte di Minosse, [...] dei Tarantini (473 o 471 a.C.); tuttavia l’ellenizzazione della cultura locale proseguì manifestandosi nell’adozione dell’alfabeto greco-tarantino. La conquista romana di Taranto (272 a.C.) diede avvio al processo di romanizzazione anche nel ...
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Generale e statista turco (Salonicco 1881 - Istanbul 1938). Dopo la fine della prima guerra mondiale organizzò la lotta per l'indipendenza e l'unità nazionale della Turchia. Respinta l'invasione greca [...] (1924), trasferimento della capitale ad Ankara, laicizzazione dello stato e abolizione del diritto canonico islamico, introduzione dell'alfabeto latino (1928), ecc. Eletto primo presidente della nuova Repubblica nel 1923, rimase a capo dello stato da ...
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Asia
Il più vasto dei cinque continenti, corrispondente a quasi un terzo delle terre emerse, abitato da circa tre quinti della popolazione mondiale. La sua estensione, le grandi differenze ambientali, [...] sulle coste mediterranee (Palestina e Libano) e avevano raggiunto un elevato grado di sviluppo socio-politico. L’alfabeto fenicio divenne un efficace strumento di comunicazione e si diffuse nel Mediterraneo occidentale e in Medio Oriente attraverso ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Reti
Franco Marzatico
I reti
Si deve a Catone il Vecchio la prima menzione del termine “retico”, utilizzato per identificare un vino molto apprezzato, come [...] di buona parte di essi. Ai contatti con il mondo etrusco si devono l’adozione in tale ambito di caratteri dell’alfabeto nord-etrusco, l’importazione di beni suntuari, l’assunzione dell’ideologia del simposio e del banchetto e di elementi iconografici ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).