Matematica
Termine, derivato dall’appellativo al-Khuwārizmī («originario della Corasmia») del matematico Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec., che designa qualunque schema o procedimento sistematico di calcolo [...] risultato = 1.
Si noti come l’a. riceva dei dati in ingresso (input) costituiti da due stringhe di caratteri di un alfabeto precisato e di lunghezza qualsiasi, producendo dei dati in uscita (output) che, in questo caso, sono le cifre 0 o 1 ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] aramaici erano divenuti la lingua parlata più diffusa in Mesopotamia, sostituendo l'accadico e, con l'adozione dell'alfabeto aramaico, costituito da sole 22 lettere, l'uso del sistema cuneiforme rimase progressivamente confinato nei templi. L'ultimo ...
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Biblioteconomia
C. bibliografica Ordinamento che, muovendo da alcune classi fondamentali, raccoglie le opere, attraverso graduali suddivisioni, in raggruppamenti sempre più specifici. La sua applicazione [...] anche la materiale collocazione delle opere negli scaffali. Quando sia complessa, la c. ha come complemento un indice analitico ordinato alfabeticamente.
Tra fine 19° e primi decenni del 20° sec. sono state elaborate le c. più notevoli, tra le quali ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] che, decomposti in fattori primi, sono del tipo
(dove p è il k.esimo numero primo e n1,n2...,nk sono simboli dell'alfabeto della teoria). Così, per es., 2430 = 2 • 35 • 5 è il gödeliano della formula 0 = 0; invece 250 = 2 • 53, mancando il fattore ...
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Matematica: problemi aperti
Claudio Procesi
Prima di parlare dei problemi aperti nella matematica è bene riflettere su quelli che ne hanno segnato la storia passata. Sono infatti proprio questi che [...] di passi e si ferma accettandolo se è nel linguaggio dato oppure non si ferma o lo rigetta. Se per esempio consideriamo l'alfabeto formato dai soli simboli 0 e 1, allora una stringa si pensa come un numero scritto in forma binaria e il linguaggio ...
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equazioni
Roberto Levi
La traduzione matematica di un problema
Le equazioni sono lo strumento per affrontare quasi tutti i problemi che richiedono una risposta quantitativa. Spesso il modo più efficace [...] possiamo procedere? L'incognita è il numero da trovare e lo indichiamo con la lettera x (ma qualunque altra lettera dell'alfabeto andrebbe bene). Il testo del problema dice che il quadruplo del numero da trovare (4x) dev'essere uguale al doppio del ...
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Scienza greco-romana. Euclide e la matematica del IV secolo
Reviel Netz
Euclide e la matematica del IV secolo
Sappiamo del IV sec. a.C. più di quanto non sappiamo del V, ma è sempre molto poco. Fra [...] oggi nella nostra lingua), ossia la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua. Stoicheĩa si usava anche per denotare le lettere dell’alfabeto, e anche in questo caso con il significato di un’analisi di qualche tipo, non più di oggetti e dei loro elementi ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] indicato da una lettera dell'alfabeto abǧad, che si accorda con l'ordine più antico dell'alfabeto ebraico e di quello aramaico e con i valori numerici che le lettere di questi alfabeti possedevano. In tal modo, i 18 gradi dell'ottava di ...
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La scienza in Cina: i Ming. La Cina e le zone limitrofe
Annick Horiuchi
Park Seong-Rae
Han Qi
La Cina e le zone limitrofe
Il Giappone
di Annick Horiuchi
Gli inizi della storia delle relazioni tra [...] influsso è stata l'adozione in Corea, fin dall'epoca Han (206 a.C-220 d.C.), del sistema di scrittura cinese. L'alfabeto coreano, infatti, fu creato solamente nel 1446, durante il regno di Sejong (1418-1450), ma anche in seguito il cinese rimase la ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] portare da uno stato all'altro. Se A è l'insieme delle azioni, una sequenza di azioni è una 'parola' sull'alfabeto A; quindi gli automi finiti possono essere usati per definire 'linguaggi', cioè insiemi di parole. I linguaggi definiti da automi ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).