BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] , III (1929), pp. 321-32; Note di fonetica e di paleografia italo-etrusca (a proposito delle lettere D e R nell'alfabeto umbro), in Silloge linguistica dedicata alla memoria di G. I. Ascoli, Torino 1929, pp. 241-70; L'ermeneutica etrusca, in Annuario ...
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dizionario
Franco De Renzo
Strumento indispensabile per conoscere una lingua o una disciplina
Un dizionario è un'opera che raccoglie e descrive, solitamente in ordine alfabetico, le parole e locuzioni [...] della corretta pronuncia delle parole. Ciò è particolarmente utile nei dizionari bilingui, a patto però che si conosca l'alfabetico fonetico.
Insomma il dizionario è uno strumento utilissimo, forse l'opera più importante per chi vuole conoscere e ...
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...] , Einaudi.
Dossena, Giampaolo (1991), Garibaldi fu ferito, Bologna, il Mulino.
Dossena, Giampaolo (2004), Il dado e l’alfabeto. Nuovo dizionario dei giochi con le parole, Bologna, Zanichelli.
Etienne, Luc (1957), L’art du contrepet. Petit traité à ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] . Dopo il Congresso di Berlino (1878) la divisione politica ha favorito il differenziamento tra macedone e bulgaro. L’alfabeto, cirillico, comprende alcune lettere serbe, segni diacritici (Ќ, Ѓ ‹t’, d’›) e possiede la lettera S ‹ʒ›. L’accento ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] alla stampa, mantenendosi nei paesi germanici fino ai nostri giorni. Molto caratteristico fu nel 13°-15° sec. anche l’alfabeto maiuscolo g., che ebbe larga diffusione in campo epigrafico.
Storia
Linea gotica
La linea difensiva stabilita dai Tedeschi ...
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Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] gli elementi linguistici (nel suo caso, le lettere dell’alfabeto) svolgono una funzione non unica ma duplice (senso orizzontale particolare forma di ambivalenza che riguarda i caratteri alfabetici all’interno del dispositivo nella griglia molto spesso ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] del p. d. Giovenale Secchi barnabita (Venezia 1787) in cui confutava l'opinione del Secchi sulla derivazione dell'alfabeto greco dall'ebraico e sulla presenza in quest'ultimo delle vocali. Dieci anni di intenso e paziente lavoro prepararono l ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] traslati attinti alle scienze naturali e applicati alla linguistica (selezione naturale, inocular l’istinto, la vegetazion dell’alfabeto, svolgimento dei germi primitivi).
Nel lessico, accanto a una forte componente tradizionale e aulica, con punte ...
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FACCIOLATI, Iacopo
Marina Boscaino
Nacque a Torreglia, una piccola località dei Colli Euganei (prov. di Padova), il 4 genn. 1682, da una famiglia modesta.
Condusse gli studi sotto l'amorevole protezione [...] attentamente studiate e scelte nel modo più corretto; l'opera è talmente puntuale e completa che l'esaurimento della prima lettera dell'alfabeto avvenne solo dopo tre anni di duro lavoro. Si può dire in conclusione che se il F. fu guida e ispiratore ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] volgare e il sistema grafico di origine latina che si stava lentamente stabilizzando. Con la creazione di un alfabeto ortofonico, funzionale alla descrizione pratica e chiara dell’inventario dei fonemi del fiorentino contemporaneo, Alberti di fatto è ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).