(somalo Mŭdùg) Regione storica interna della Somalia, dai confini non precisamente definiti, situata nel retroterra di Obbia, tra il corso dell’Uebi Scebeli e la Migiurtinia. Consta d’un pianoro caldo [...] 763.000 ab. ca.) abbraccia pressappoco l’area dell’antico sultanato di Obbia. Capoluogo Gaalkacyo.
Nel M. è stato creato (negli anni 1920-22) un alfabeto somalo, detto osmanìa (o ismanìa) dal nome dell’autore, ‛Osmān (o ‛Ismān) Yūsuf ‛Ali bah Yāqūb. ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] i u], le semichiuse [e o], le semiaperte [ɛ ɔ] e le aperte [a ɑ].
Anche se nelle ultime versioni dell’alfabeto IPA (➔ alfabeto fonetico) le vocali sono ancora classificate secondo il parametro dell’apertura/chiusura, la tassonomia basata sui gradi di ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] greche α ι υ ο ω ε η e alle lettere latine a e i o u, in contrapposizione alle altre lettere dell’alfabeto definite σύμϕωνα in greco e consonantes in latino (in quanto queste hanno bisogno, nella pronuncia, dell’appoggio di una lettera della classe ...
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In grammatica, si dice f. l’accento grafico usato per indicare il timbro di e, o toniche.
Valori f. In un testo letterario o poetico, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o [...] chiamato metodo f. quello che prende in considerazione il puro suono delle lettere dell’alfabeto (a, bbb..., rrr...), diversamente dal cosiddetto metodo alfabetico, basato sulla compitazione del ‘nome’ di ciascuna lettera (per es.: enne-a: na, esse ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] meridionale, ecc.).
La nozione di pronuncia si definisce da un lato in opposizione a quella di scrittura (➔ alfabeto; ➔ grafia; ➔ ortografia), dall’altro a quella di rappresentazione fonologica (➔ fonologia): ma, rispetto alla scrittura, la pronuncia ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] che un paragrafo specifico fosse dedicato alla lettera g, considerata «una Consonante delle più malagevoli a regolarsi che v’abbia nell’Alfabeto» per la varietà di comportamenti che presenta a seconda quando è seguita da ia e io (la g è doppia, per ...
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(lat. Raeti) Antichi abitanti delle Alpi centro-orientali, suddivisi in tribù. Secondo gli autori antichi sarebbero stati di origine etrusca: all’arrivo dei Galli in Italia, si sarebbero insediati nelle [...] e celtici.
Il retico è una lingua estinta, genealogicamente di classificazione incerta, nota da iscrizioni redatte in un alfabeto derivato (con la mediazione venetica) da quello etrusco, trovate nel territorio abitato dai Reti.
Le Alpi Retiche sono ...
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slave, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, generalmente divisa in tre grandi gruppi: lo slavo orient., con il russo, l'ucraino e il bielorusso; lo slavo occid., con il polacco, il casciubo, il sorabo, [...] aree, corrispondenti alle due aree culturali dell'Europa: la Slavia orient. o greco-bizantina e la Slavia occid. o latina. L'alfabeto usato dalle l.s. è, oltre al glagolitico ormai morto, il cirillico per le lingue della Slavia greca e il latino per ...
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Sumeri
Pietro Mander
Gli inventori della scrittura
I Sumeri abitarono il Sud della Mesopotamia, dove fondarono alcune città-Stato. Essi non furono i soli abitanti di quell’area, popolata anche da genti [...] parentele dirette o chiare con nessun altro idioma conosciuto (alfabeto). Era una lingua agglutinante, ossia che mette insieme, non rappresentava i suoni delle parole (come le lettere del nostro alfabeto), bensì un’idea o un oggetto. I segni stessi, ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] di contrapporre suoni orali a suoni, appunto, nasali. Il processo di nasalizzazione viene segnalato nelle trascrizioni fonetiche (➔ alfabeto fonetico) con il diacritico ‹˜› posto sopra il simbolo del fono orale che si trova in prossimità di suoni ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).