Scrittrice e filantropa statunitense (Tuscumbia, Alabama, 1880 - Westport, Connecticut, 1968). Divenuta cieca, sorda e muta nella primissima età, fu, col metodo inaugurato a Boston da S. G. Howe, educata [...] , che riuscì a insegnarle a parlare. La K. poté così compiere gli studî universitarî e dedicò la sua attività alla propaganda e alla fondazione e direzione di una società che provvede alla produzione e alla diffusione delle opere in alfabeto Braille. ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] soprattutto in Messico) una serie di ossessioni di matrice surrealista e psichedelica, ma anche un alfabeto simbolico-visionario desunto dalle più diverse culture metafisiche, magiche e spirituali, dall'alchimia allo sciamanismo precolombiano ...
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BARBI-ADRIANI, Dante
Simonetta Gori Savellini
Nato a Firenze il 13 marzo 1837, a venti anni, in seguito a una grave oftalmia, perse la vista. Si dedicò, dopo qualche tempo, allo studio della musica, [...] d'incontrare a Firenze P. Oldani, un allievo dell'Istituto dei ciechi di Milano, che lo iniziò allo studio dell'alfabeto Braille. Avendo appreso rapidamente il nuovo metodo il B. riuscì a frequentare con successo corsi regolari in una scuola tecnica ...
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Cantautore e musicista italiano (n. Roma 1957). Dopo la vittoria al Festival di Castrocaro (1979) e la pubblicazione di alcuni 45 giri, ha conquistato pubblico e critica tra gli anni Ottanta e Novanta, [...] Sarabanda del 1982, L’elefante e la farfalla del 1996 e Liberosentire del 2003). A cinque anni dall’uscita del disco L’alfabeto degli amanti (2006), nel 2011 Z. ha pubblicato Unici al mondo e nel 2017 Vivere e rinascere. La sua ultima partecipazione ...
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Scrittore e giornalista italiano (Fiorano Modenese 1891 - Roma 1984). Inviato speciale di vari giornali, fra cui, per molti anni, La Stampa, fu in seguito collaboratore del Corriere della sera. Partecipò [...] all'attività giornalistica (Questo mestieraccio, 1930), agli usi, ai costumi e alla lingua dell'Italia contemporanea (L'alfabeto di Bernardo Prisco, 1932; Barbaro dominio, 1933; Naja parla, 1947); un'ampia documentazione sulla caduta del fascismo ...
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Chimico (Włocławek 1897 - Basilea 1996), prof. al politecnico di Zurigo e all'univ. di Basilea, noto per fondamentali ricerche nel campo della chimica organica: sintesi dell'acido ascorbico, isolamento [...] e a P. S. Hench, per le sue ricerche relative agli ormoni della corteccia surrenale. n Sostanze di R.: con questa espressione, seguita da una lettera dell'alfabeto, sono talora indicati gli steroidi della corteccia surrenale isolati da Reichstein. ...
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Medievalista polacco (Mosca 1916 - Varsavia 1999); prof. di storia medievale all'univ. di Varsavia, si occupò della storia polacca, soprattutto altomedievale. Tra le opere: Władza Karola Wielkiego ("L'autorità [...] e cultura nell'alto medioevo polacco (1965); Medieval Poland (in History of Poland, 1968); L'Europe aux IXe-XIe siècles; aux origines des États nationaux (1968); Zarys dziejów pisma łacińskiego ("Abbozzi per una storia dall'alfabeto latino", 1973). ...
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Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] raccolti in Studies in the Italian Renaissance (1955). Si occupò in particolare della satira romana, della storia dell'alfabeto e di paleografia latina: Ancient writing and its influence (1932); The origin and development of humanistic script (1960 ...
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CARLI PICCOLOMINI, Bartolomeo
Valerio Marchetti
Rita Belladonna
- Nato a Siena nell'anno 1503 (l'atto di battesimo è del 1ºmaggio) da una famiglia di "grandi", il ramo Carli dei Piccolomini, era figlio [...] A. Pecci, Memorie storico-critiche della città di Siena, III, Siena 1755, p. 30; B. B. Wiffen, Introduzione a J. de Valdés, Alfabeto cristiano, London 1861, pp. XI s.; A. Lisini, Geneal. dei Piccolomini di Siena, Siena 1900, tav. VII; L. Sbaragli, I ...
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Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] per il consolidamento di una lingua letteraria romena, propugnò dapprima la semplificazione, poi l'abolizione totale dell'alfabeto cirillico, l'epurazione della lingua dagli elementi non latini, che si sarebbero dovuti sostituire con parole italiane ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).