Marconi, Guglielmo
Anna Parisi
L’inventore della telegrafia senza fili
Considerato il padre della telegrafia senza fili, da cui poi si svilupparono la radio, la televisione e ogni altro sistema di comunicazione [...] sia un problema per la ricezione delle onde elettromagnetiche. Il 12 dicembre del 1901, infatti, i tre punti che nell’alfabetoMorse rappresentano la lettera s sono trasmessi dalle coste americane a quelle inglesi: l’ostacolo oceanico è superato e l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Dal telefono alla radio (e ritorno?)
Gabriele Balbi
Due media, due idee
Telefono e telegrafia senza fili (abbreviata in Italia come tsf, ma conosciuta anche come wireless) comparvero a distanza di pochi [...] -a-molti del wireless una componente fondamentale: la user-friendliness. Non occorreva più essere telegrafisti abili nella ricezione dell’alfabetoMorse per far parte di un’audience radiofonica, ma il semplice possesso dell’apparecchio e l’abilità di ...
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Contaminazioni
Laura Cherubini
La molteplicità dei media
La cultura artistica contemporanea è caratterizzata da un crossover linguistico che agisce su più livelli. Da una parte, le arti visive dialogano [...] nel 1979, Frattini nel 2004) e i fruitori odierni e futuri del lavoro» (p. 26). Le citazioni, tradotte in alfabetoMorse, si trasformano nella luce dei lampadari, citazioni anch’essi della storia dell’antiquariato o del design.
Tutta l’opera di Wyn ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] onomatopee di puro suono, a segni estranei all'alfabeto comune, all'eloquenza ermetica degli spazî bianchi, lanciando cavallo o di mano fallica; di odio quelli in forma di cuori morsi da serpenti; di vendetta quelli in forma di teschio, di capestro, ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] tempo. S'introduce nel paese l'alfabeto, che deriva da un alfabeto arameo, si cominciano ad avviare rapporti più G. De Luigi, La Cina contemporanea, Milano 1912; H. B. Morse, The international relations of the Chinese Empire, voll. 3, Londra 1911- ...
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Nome, limiti, estensione. - Penisola limitata dal Mar del Giappone e dal Mar Giallo e che fa parte attualmente dell'Impero giapponese. Il suo nome deriva da Korai (cinese Kao-li), designazione d'un regno [...] moderna, le vocali sono: a, o, u, ë, ï e i, ma nell'alfabeto coreano esiste anche ǎ [come ŭ, ŏ] la quale pare aver avuto il valore d coreane), Söul 1916.
Ceramica: R. L. Hobson, Morse e R. Sickler Williams, Chinese, Corean and Japanese Potteries ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] esprimenti delle idee e, pertanto, è confrontabile con la scrittura, l'alfabeto dei sordomuti, i riti simbolici, le forme di cortesia, i segnali del codice della segnaletica stradale o del codice morse) o piuttosto il risultato di un processo ...
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Dicesi un componimento poetico nel quale le lettere iniziali dei versi riunite insieme, ossia lette verticalmente, vengono a formare una parola o una frase o più lungo discorso: e anche alla parola o frase [...] fine di verso). È ovvio che la poesia, costretta in tali morse, non diventa più che un giuoco di pazienza, simile a poesia cristiana sdegnò farvi ricorso, massime pel cosiddetto acrostico alfabetico, d'origine orientale, dove le iniziali delle strofe ...
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Telecomunicazioni
AAntonio Gigli e Paolo de Ferra
di Antonio Gigli e Paolo de Ferra
SOMMARIO: 1. Premessa. □ 2. Tecniche della prima metà del secolo: a) ingegneria del sistema telefonico; b) apparecchi [...] l'apparecchio Morse con un unico filo di linea. Nella versione elementare dell'apparecchio Morse il terminale di la formazione e il controllo dei collegamenti, che sarà l'alfabeto internazionale n. 5. Sono pure in corso di normalizzazione formati ...
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Sistemi dinamici
Giovanni Jona-Lasinio
Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo, di Giovanni Jona-Lasinio
Risultati recenti, di Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo di Giovanni Jona-Lasinio
SOMMARIO: 1. Introduzione. [...] rappresentato da una sequenza finita di simboli di un qualunque alfabeto. La lunghezza del più corto tra tutti i programmi stabili sono quelli derivati da funzioni generiche, o di Morse.
Sempre intorno alla metà degli anni sessanta è apparsa la ...
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morse
mòrse s. m. – Sostantivazione del nome del pittore statunitense Samuel F. B. Morse (1791-1872) usata per indicare il codice telegrafico da lui inventato, detto anche alfabeto Morse, adottato internazionalmente sia per la radiotelegrafia...
alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...