Naturalista e archeologo francese (Nîmes 1678 - Neuchâtel 1742); viaggiò in Italia ed ebbe il merito di avvertire, tra i primi, che l'alfabetoetrusco è un alfabeto greco arcaico. ...
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GORI, Anton Francesco
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 9 nov. 1691 da Carlo Giacinto e Pellegrina Sacconi, di famiglia agiata. Della sua educazione conosciamo ben poco. Il padre avrebbe voluto che [...] eruditorum di quell'anno. In particolare la contesa riguardò l'alfabetoetrusco proposto dal G., ben diverso per numero, tipo e sui profondi legami che riteneva esistere tra le lingue e culture etrusca e greca, e sul fatto che l'ultima poteva essere ...
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LANZI, Luigi Antonio
Fabrizio Capanni
Nacque a Montecchio (ora Treia), nel Maceratese, il 13 giugno 1732, secondogenito di Gaetano, medico, e di Bartolomea Firmani. La famiglia si trasferì in diverse [...] lingue e delle belle arti (I-III, Roma 1789).
Al L. si riconosce l'identificazione di alcune lettere dell'alfabetoetrusco, di cui intuì la derivazione da quello greco, e una svolta negli studi di etruscologia fondata sulla riscoperta delle fonti ...
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LATTES, Elia
Maria Grazia Mimmo
Nacque a Venezia il 25 apr. 1843 da Abramo e da Elena Gentilomo.
La madre si era trasferita da Spalato a Venezia nel 1841; il padre (1809-75) fu rabbino maggiore di Venezia [...] pp. 846 s.), nel quale riunì le parole ordinate per finali. Agli studi di fonologia etrusca consacrò speciali dissertazioni: Vicende fonetiche dell'alfabetoetrusco (in Memorie del R. Istituto lombardodi scienze, lettere ed arti, s. 3, XXI [1907], pp ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] ed Eva nel paradiso terrestre; la terza di Giano e degli Etruschi, visti in connessione con Noe e in genere con la civiltà aramaica elegante spiegazione del significato riposto delle lettere dell'alfabeto ebraico. Esso, benché inedito, conobbe un ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] in diversi saggi il problema, allora di viva attualità nell'ambiente erudito toscano, delle origini etrusche ed italiche, che egli, attraverso la storia dell'alfabeto e della lingua, collegava, in una prospettiva unitaria, a quello dell'origine della ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] 284-291; L. Consortini, Curiosità archeologiche. P.F. G. e le monete etrusche volterrane, in Rassegna volterrana, XIV-XVI (1942), pp. 251-253; B. -64; P. Fiorelli, P. G. e la riforma dell'alfabeto, in Studi di filologia italiana, XIV (1956), pp. 177- ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] essere a un tempo una ricerca linguistica e una raccolta di alfabeti esotici. Nè del siriaco nè dell'armeno, oggetto principale naturalmente in maniera embrionale e confusa) il problema dell'etrusco e dei dialetti italici, citando l'iscrizione del " ...
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CARRADORI, Arcangelo (Arcangelo da Pistoia)
Luigi Cajani
Per quanto riguarda la prima parte della sua vita sappiamo soltanto che nacque a Pistoia e che entrò nella provincia toscana dell'Ordine dei frati [...] caratteri latini poiché non esisteva un alfabeto nubiano, ed inoltre alcuni paradigmi grammaticali s., 356 s.; A. Tognocchi da Terrinca, Historia chronologica provinciae etrusco-minoriticae, Florentiae 1935, p. 365; J. Didinger, Bibliotheca Missionum, ...
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BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] nella toponomastica corsa con particolare riguardo all'etrusco, in Studi etruschi, III (1929), pp. 321-32; Note di fonetica e di paleografia italo-etrusca (a proposito delle lettere D e R nell'alfabeto umbro), in Silloge linguistica dedicata alla ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...