PALEOGRAFIA (dal gr. παλαιός "antico", γραϕή "scrittura" e il suffisso -ia delle scienze)
Luigi SCHIAPARELLI
Paul MAAS
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È, come dice il nome, la scienza delle antiche scritture, limitatamente però [...] 1050; g) forme particolari di lettere: v. le tavole degli alfabeti nei manuali di paleografia; h) uso del papiro: prima dell' mostra qualche affinità con la merovingica e qualche influenza araba rispetto alla struttura di alcune lettere e di alcuni ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] 1924), il Cohen, J. Littmann. E. Mittwoch. I primi a decifrare i caratteri e le iscrizioni sud-arabiche, fondandosi appunto sull'alfabeto etiopico, furono il Gesenius e il Rödiger (morto nel 1841); F. Fresnel poi, nel 1845, pubblicò con trascrizione ...
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PALESTINA (XXVI, p. 73; App. I, p. 916)
Roberto ALMAGIA
Enrico MACHIAVELLI
Ettore ROSSI
Giovanni BERNIERI
Giovanni BECATTI
Carlo CECCHELLI
Popolazione. (XXVI, p. 87; App. I, p. 916). - La Palestina [...] e 285.000 ovini, gli uni e gli altri in mano soprattutto di Arabi). Vi sono inoltre circa 110.000 asini e forse 30.000 cammelli (in segni pittografici, da considerarsi il più antico alfabeto databile trovato in Palestina.
Si è continuata anche ...
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PASQUA
Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi [...] relazione col verbo pāsaḥ, la cui radice si ritrova anche in arabo, e che appare sia nel significato di "zoppicare" e "saltare dato anno, conviene indicare ordinatamente con le prime lettere dell'alfabeto i primi giorni dell'anno. Così il 1° gennaio ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] per 10, ai simboli delle centinaia.
Tra i Siri, e per un certo tempo anche fra gli Arabi, si usava una notazione alfabetica fondata sugli stessi principî di quella ebraica.
Gli Etruschi usavano una numerazione a base decimale, che risentiva d ...
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MALESI
Hendricus Johannus Tobias BIJLMER
Renward BRANDSTETTER
Nicolaas J. KROM
. Sotto il nome di Malesi sono comprese le popolazioni dell'arcipelago delle Indie Olandesi e delle Filippine e inoltre [...] tiga, ma tiga rumah "tre case".
Le scritture. - Le iscrizioni suaccennate sono in un alfabeto d'origine indiana. Con l'islamismo i Malesi adottarono l'alfabetoarabico, verso il 1300. Il malese ha suoni, consonanti e vocali, per i quali mancano nell ...
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TŪRĀN e Turanismo
Ettore Rossi
Tūrān è vocabolo iranico usato dai Persiani per indicare il paese a nord dell'Amū-daryā (Amu-Darja; Oxus); corrisponde all'incirca al nome Turkestan con la differenza [...] sec. XI. Il nome di Tūrān, che appare nei geografi arabi del Medioevo, è entrato negli ultimi tre secoli anche nell'uso specialmente studenti, profughi in Turchia si chiama (nel nuovo alfabeto turco-latino) Turan nesri maarif ne yardïm cemiyeti. Non ...
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MAKASSAR o Makasser (A. T., 95-96)
Adriano H. LUIJDJENS
Renward BRANDSTETTER
Città situata all'estremità della penisola sud-occidentale di Celebes; capoluogo del governo di Celebes e dipendenze. Il [...] Esse provengono dall'antico indiano, p. es. dosa "colpa", dall'arabo, p. es. adaq "abitudine", dal portoghese, ad es. petoroq il profondo sentimento e la lingua ricca d'immagini.
L'alfabeto makassar, identico a quello bugi, proviene in ultima analisi ...
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MESA (Mēsha‛)
Giorgio Levi Della Vida
Re di Moab, del quale la Bibbia (II [IV] Re, III, 4, 27) ricorda le guerre condotte contro il regno d'Israele. Dopo la sua ribellione alla supremazia israelita, [...] monumenti assiri e fenici. L'alfabeto presenta le forme del fenicio arcaico (v. alfabeto, II, 373 seg.), la riflessivo formato con infissione di t dopo la 1ª radicale, come in arabo e (peraltro finora con un solo esempio) in fenicio. Il testo, ...
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G
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Guido Gasperini
- È la settima lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso. Nell'alfabeto fenicio (gimel) e in quello greco essa occupa il terzo posto; la sua trasposizione al settimo [...] , quella che risale alla forma arcaica del gamma dell'alfabeto greco calcidico, e questa a sua volta risale al fenicio (spagnolo ñ, portoghese nh).
Tra le lingue semitiche, l'arabo ha anch'esso trasformato l'originaria g velare in palatale, in ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...