alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] arcaica si deve ammettere già tra il 5° e il 3° sec. a.C. (a cui risalgono anche le più antiche tracce di scrittura alfabetica in India) e ancor più nei secoli successivi. Ma è l’impero che si mostra come l’epoca di maggiore diffusione dell’a. in ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] Lombardia (20% per i maschi, 6-7% per le donne), ma sono abissalmente diversi da quelli dell’alta Lombardia (45-75% di alfabeti maschi, 10-20% di alfabete donne), mentre in tutte le città lombarde gli uomini firmano in percentuali che vanno dal 48 al ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] a.C. e ancor più nei secoli successivi. Ma sono i primi secoli dell'Impero che si mostrano come un'epoca di alta diffusione dell'alfabetismo, anzi la più alta in tutto il corso della civiltà greca e romana. Tra il I e il III secolo d.C. la società si ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] pubblica strada tutto il giorno?». Il primo dovere della «classe agiata ed intelligente» doveva esser quello di «dare non solo l’alfabeto ed il pallottoliere al povero lazzarone ed al contadino; ma un tetto, ma l’aria pura e la luce, un tozzo di ...
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A- (prefisso)
Esistono in italiano due prefissi a-.
Il primo prefisso a- (dalla preposizione latina ad) è usato per la formazione di verbi ➔parasintetici a partire da un sostantivo o da un aggettivo.
• [...] assume la forma an- (propria già dell’etimo greco)
alcolico (‘che contiene alcol’) ▶ analcolico (‘che non contiene alcol’)
alfabetismo (‘saper leggere e scrivere’) ▶ analfabetismo (‘non saper leggere e scrivere’).
Usi
È da notare la differenza di ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] , pò o pó, a testimonianza della perdita di coscienza del troncamento e del calo della qualità dell’alfabetismo in Italia.
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Accento grafico
Bartoli, Daniello (1833), Dell’ortografia italiana. Trattato riscontrato con la prima impressione e ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] una scuola andava dal massimo del 53% della Lombardia (1830) al minimo del 12% del Regno delle due Sicilie. L’alfabetismo però crebbe, seppur molto lentamente: secondo il censimento del 1871, il livello di analfabetismo era del 73% tra i nati nel ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] popolare assai evidente all’inizio del XX secolo ma oggi in via di attenuazione per la riduzione dei casi di alfabetismo minimale e l’affermarsi di un registro medio, descritto da Sabatini (1985), coincidente con lo standard attuale.
Lo standard ...
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alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).