La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] e usabile. Nell'ambito della civiltà greca, che cominciò ad adottarla dal 9° od 8° secolo a.C., la scrittura alfabetica conobbe una diffusione urbana relativamente estesa, come uso e come funzioni, soltanto dalla seconda metà del 5° secolo a.C. Dall ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] pubblica strada tutto il giorno?». Il primo dovere della «classe agiata ed intelligente» doveva esser quello di «dare non solo l’alfabeto ed il pallottoliere al povero lazzarone ed al contadino; ma un tetto, ma l’aria pura e la luce, un tozzo di ...
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Petrucci, Armando
Luigi Maria Cesaretti Salvi
Paleografo, nato a Roma il 1° maggio 1932. Conservatore dei manoscritti presso la Biblioteca dell'Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma (1956-72), [...] nella Roma barocca 1585-1721, 1982; La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli, 1984; Scriptores in urbibus: alfabetismo e cultura scritta nell'Italia altomedievale, in collab. con C. Romeo, 1992), la vastità delle sue competenze è ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Primo di questo nome, era figlio del princeps salernitano Guaiferio e di Landelaica, figlia di Landone (I), della consorteria gastaldale-comitale capuana. Pare di poter ragionevolmente [...] dell'Italia meridionale longobarda, ibid., p. 307; A. Petrucci - C. Romeo, Scrittura e alfabetismo nella Salerno del IX secolo, in Id., "Scriptores in urbibus". Alfabetismo e cultura scritta nell'Italia altomedievale, Bologna 1992, pp. 151, 172 s.; H ...
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GUAIFERIO
Andrea Bedina
Principe di Salerno, nato probabilmente intorno agli anni Trenta del secolo IX, era figlio di Dauferio detto il Muto (o il Balbo).
Nell'area salernitana, da decenni interessata [...] di Cava 1991, pp. 278-280; A. Petrucci - C. Romeo, Scrittura e alfabetismo nella Salerno del IX secolo, in A. Petrucci - C. Romeo, "Scriptores in urbibus".Alfabetismo e cultura scritta nell'Italia altomedievale, Bologna 1992, ad ind.; O. Capitani ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] ricchezza.
Probabilmente anche per queste considerazioni passò un’ulteriore norma che consentiva la dimostrazione del proprio livello di alfabetismo non solo con l’esibizione di diplomi scolastici, ma anche con una prova pratica: dimostrare davanti a ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] rurale. Si verificarono abusi da parte dei proprietari terrieri e del clero, specie nella manipolazione della prova di alfabetismo necessaria all’iscrizione nelle liste elettorali, tanto che il governo invitò i comuni a una maggiore vigilanza e ...
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Illuminismo
Termine coniato per calco del tedesco Aufklärung («rischiaramento») e invalso nel lessico storiografico a partire dal tardo Ottocento, quale denominazione del grande e composito movimento [...] di dialogo e di lettura. Il mercato librario si espanse considerevolmente beneficiando dei progressi della scolarizzazione e dell’alfabetismo. Crebbe in particolare la produzione e il commercio di opere di divulgazione che facilitavano l’accesso ai ...
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GARIBALDO
François Bougard
Figlio di Iso, compare per la prima volta nelle fonti, già titolare della diocesi di Bergamo, nel marzo 867, in occasione di una permuta fondiaria riguardante la chiesa di [...] altomedievali. Atti del Convegno,… 1989, a cura di M. Cortesi, Bergamo 1991, p. 33; A. Petrucci, Scrittura e alfabetismo nella Bergamo altomedievale. Note e osservazioni, ibid., pp. 126 s.; F. Menant, Campagnes lombardes du Moyen Age. L'économie ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] promozione al presbiterato di monaci e laici (assenza di precedenti penali, libertà personale, integrità morale e fisica, alfabetismo); gli obblighi di vita del presbitero (divieto di accettare denaro in occasione del conferimento del battesimo e di ...
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alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).