astrattismo
Stella Bottai
Immagini oltre il mondo visibile
Nel 1910 l'artista russo Vasilij V. Kandinskij realizza un acquerello composto di segni e macchie che non assomigliano a niente di riconoscibile. [...] nei lavori dell'artista svizzero Paul Klee e dello spagnolo Joan Miró. Lo scultore Jean Arp e l'americano AlexanderCalder realizzano invece opere colorate e bizzarre, che assomigliano alle composizioni fatte dai bambini.
Accanto a questi quadri, ne ...
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Ando, Tadao
Ando, Tadao. – Architetto giapponese (n. Osaka 1941). Fra i maggiori protagonisti della scena internazionale, A. si è imposto come progettista in grado di coniugare il lascito della tradizione [...] Coste a Puy Sainte Réparade in Provenza (2012), in un parco al cui interno sono presenti opere di artisti quali AlexanderCalder, Louise Bourgeois, Richard Serra e Franz West. Fra i molti, nuovi progetti in corso di realizzazione si ricorda infine il ...
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Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] cui sei ancora sul luogo, «intimorenti quando non minacciose» (p. 9), di maestri del calibro di Hans Arp, AlexanderCalder, Eduardo Chillida, Ettore Colla, P. Consagra, Lucio Fontana, Giacomo Manzù, Leoncillo Leonardi, H. Moore, Jacques Lipchitz, A ...
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La proliferazione della città
Richard Ingersoll
Nel corso del 20° sec. l’urbanizzazione ha sostituito il processo millenario di formazione delle città. Il concetto classico di centro urbano come struttura [...] e rotaie, e costituisce un pendant dalla parte opposta della città. Qui l’arte (le sculture di Serra, AlexanderCalder, Claes Oldenberg e altri) è stata inserita nell’infrastruttura, mentre il paesaggio è stato organizzato in maniera artistica. Il ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] aveva avuto una risposta definitiva e categorica dal cinema, ossia il movimento. Alle rudimentali, quanto rivoluzionarie, opere di AlexanderCalder (1898-1976) – che si muovono sul soffio di un vento leggero provocato dallo spostamento d’aria di chi ...
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Arte e paesaggio
Adriana Polveroni
All’inizio del 21° sec., lo scenario che si era prospettato nei decenni precedenti attraverso le varie declinazioni dell’incontro tra arte e paesaggio è cambiato radicalmente. [...] diverse: rientrano nella tipologia dell’arredo urbano quelle sul lungomare, dominato da una grande scultura iconica di AlexanderCalder, mentre quelle nella parte superiore del waterfront tentano di creare uno spazio museale autonomo all’aperto. In ...
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Città e spazio pubblico
Valerio Paolo Mosco
Come nasce l’attuale spazio pubblico
Nel 1962, in Guide to modern architecture, Reyner Banham auspicava per l’architettura un cambiamento genetico; partendo [...] . Ciò non per volontà celebrativa (come per i monumenti del 19° sec. o per le sculture urbane di AlexanderCalder), ma per determinare nel pubblico una reazione estetica collettiva che avrebbe potuto assurgere a valore politico. Krauss trattava anche ...
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SOTTSASS, Ettore
Caterina Toschi
iunior. – Nacque a Innsbruck il 14 settembre 1917 da madre austriaca, Antonia Peintner, e da padre trentino, l’architetto Ettore senior.
Tornato con la famiglia a Trento [...] dicembre alla prima mostra del gruppo presso la Libreria Salto.
In questi anni frequentò a Parigi Costantin Brancusi, AlexanderCalder, Alberto Magnelli e Frank Lloyd Wright, insieme a Fernanda Pivano, sua moglie dal 1949. Incrementò così il proprio ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] tardosurrealista come Dreams that money can buy (1948), girato negli Stati Uniti da Hans Richter, cui collaborarono Marcel Duchamp, AlexanderCalder, Fernand Léger, Max Ernst e Man Ray, quanto all'antologia onirica Konna yume o mita (1990; Sogni) di ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] statunitense dopo aver lasciato la Germania nazista, il film antologico Dreams that money can buy (1948), cui collaborarono AlexanderCalder, Marcel Duchamp, Max Ernst, Léger e Man Ray, Dadascope (1956), una sorta di documentario sul Dadaismo, e 8x8 ...
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