Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] ebraico mišnico plurale kǝrûbîn), pasqua (< lat. pascha incrociatosi con pascua «pascoli» < gr. páskha < aramaico *pasḥā, cfr. siriaco di Roberto Gusmani, a cura di R. Bombi et al., Alessandria, Edizioni dell’Orso, 3 voll., vol. 2º, pp. 809 ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] e dei mezzi per diffonderla, 1868), a firma di Alessandro Manzoni, è il più importante contributo sulla questione della lingua simbolici (Tomasin 2007). Ma è soprattutto con ➔ Giovanni Pascoli e con ➔ Gabriele D’Annunzio che l’alternanza tra ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] rime a vocalismo siciliano; e sicilianismi (nui) si trovano ancora in ➔ Alessandro Manzoni poeta. Lo stesso si può dire (anche se qui ha contato dopo che questo (con ➔ Giosuè Carducci, ➔ Giovanni Pascoli e ➔ Gabriele D’Annunzio) aveva fatto le sue ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] pascoli
(6) la roggia è stata scavata [dagli allevatori] per irrigare i pascoli
(7) si sono scavate diverse rogge per irrigare i pascoli l’Adda ricomincia, per ripigliar poi nome di lago (Alessandro Manzoni, ventisettana dei Promessi Sposi, cap. I)
( ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] Novecento («e grave grave grave m’incuora»: Giovanni Pascoli, “L’ora di Barga”), e nella narrativa , Renzo, viottole, rupi, fughe, inseguimenti, grida, schioppettate (Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
(2) [Don Abbondio] vide confusamente ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] Pisa (1957), I fatti di Enea, a cura di F. Foffano & F. Ageno, Firenze, Sansoni.
Manzoni, Alessandro (1991), Adelchi, Milano, Garzanti.
Pascoli, Giovanni (1991), Orfano, in Id., Myricae, a cura di G. Nava, Roma, Salerno Editrice.
Ageno, Franca ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] che attirarono l’insistito interesse di Petrocchi furono Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni. Al primo dedicò vari articoli e saggi, fra i dell’italianista La formazione letteraria di Giovanni Pascoli (Firenze 1953), che insisteva sulla dimensione non ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] via onomatopeica (i versi degli uccelli nella poesia di ➔ Giovanni Pascoli), a vere e proprie lingue descritte in una narrazione, o nei lingue immaginarie, Bologna, Zanichelli.
Bausani, Alessandro (1974), Le lingue inventate. Linguaggi artificiali ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] i contenuti linguistici di un sogno. L’esempio è il sogno di Alessandro, dove un satiro (satyros) può stare per l’enunciato predittivo sa Tyros poeta in latino della sua epoca, che era Giovanni Pascoli (il quale non rispose mai alla lettera in cui ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] me ne ha già rotta bastantemente la testa» (Alessandro Manzoni, I promessi sposi II).
Ad esprimere inadeguatezza Ecco un rintocco, appena appena un breve
colpo (Giovanni Pascoli, Italy IV, 7).
Esprimono inadeguatezza quantitativa per eccesso gli ...
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pila
s. f. [lat. pīla «pilastro; mortaio»]. – 1. Struttura portante verticale che sorregge due arcate o travate contigue di un ponte, mediante la quale si trasmettono al terreno i carichi permanenti e quelli accidentali causati dal transito...