Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] attingono anche le opere dei maggiori scrittori italiani, da ➔ Ludovico Ariosto a ➔ Baldassarre Castiglione, ad ➔ AlessandroManzoni, a ➔ Giovanni Verga.
Una netta contrapposizione tra proverbio dotto e proverbio popolare è fittizia, dal momento che ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] le orme dei grandi predecessori, in particolare Vittorio Alfieri, con la sola importante eccezione delle tragedie di AlessandroManzoni; nel seguito del secolo, tuttavia, si assisté «a un lento declino della tragedia di tipo ‘classico’» (Serianni ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] XIX secolo, le potenti novità sono accolte all’interno delle vecchie regole (basti pensare a ➔ Giacomo Leopardi, ad ➔ AlessandroManzoni poeta, a ➔ Giosuè Carducci).
Diversa è la storia della lingua della prosa letteraria, più ricettiva delle novità ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] contadino toscano nella pellicola Altri tempi (1952) diretta da Alessandro Blasetti. All’insegna di una spensierata verve comica furono eccellenti produzioni: fu re Desiderio nell’Adelchi di AlessandroManzoni per la regia di Federico Tiezzi (1992), ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] con o (noi : lui) come eredità dell’impianto di rime a vocalismo siciliano; e sicilianismi (nui) si trovano ancora in ➔ AlessandroManzoni poeta. Lo stesso si può dire (anche se qui ha contato pure la somiglianza col latino) per la grande prevalenza ...
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CASATI, Alessandro
Piero Craveri
Nacque a Milano il 4 giugno 1881 da Alfonso e da Luisa Negroni.
Le ascendenze familiari esercitarono su di lui un'influenza psicologica più profonda della naturale consapevolezza [...] di Kosciutzko" (Gallarati Scotti, p. 12).
La formazione intellettuale del C. (fece i suoi studi nel collegio AlessandroManzoni di Merate) è tutta segnata dalle forti suggestioni dell'ambiente domestico. Difficile coglierne compiutamente i segni ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] De Amicis). Adoperato da solo, ha il significato di «stare», «trovarsi»: Chi dava a voi tanta gioia è per tutto (AlessandroManzoni, Promessi sposi).
(b) Il verbo avere ha il significato di «possedere»: Oltre a questo, ch’era l’ornamento particolare ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] ministro Coppino, del 1867; l’anno dopo Emilio Broglio, ministro della Pubblica Istruzione, varò una commissione presieduta da ➔ AlessandroManzoni, il cui scopo era «aiutare a rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] con la finalità e con l’intenzione scompare:
(24) il lago cessa, e l’Adda ricomincia, per ripigliar poi nome di lago (AlessandroManzoni, ventisettana dei Promessi Sposi, cap. I)
(25) il nonno di Lucia è rimasto a letto tutta l’estate per morire in ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] (Giosuè Carducci, “Mezzogiorno alpino”), lezzo de’ cadaveri (Ugo Foscolo, “I sepolcri”), strepito di vera gloria (AlessandroManzoni, “Il cinque maggio”).
Finetti, Gian Francesco (1936), Difesa dell’autorità della Sacra Scrittura contro Giambattista ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...