FIGARI, Pompeo
Lucinda Spera
Nacque a Rapallo (ora prov. di Genova) verso la metà del sec. XVII da Lorenzo (fondatore di un canonicato nella chiesa parrocchiale di quella città) e da Maria Debernardi. [...] questa Accademia.
Fu legato da grande amicizia a Clemente XI (anch'egli dal 1695 pastore arcade), il quale gli conferì la badia . 1689) in onore di Pietro Ottoboni, cardinale nepote di Alessandro VIII e fondatore a Roma, nei primi anni del Settecento ...
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fotoromanzo
Ermanno Detti
Racconto in posa
Storia a metà strada tra fumetto e cinema, con fotografie e attori al posto dei disegni, il fotoromanzo nacque in Italia nell'immediato secondo dopoguerra [...] Alessandro Manzoni o I miserabili di Victor Hugo; altre dalla Bibbia; altre ancora erano inventate da celebri soggettisti.
Milioni di copie
Il altri giornali e riviste. Tra queste ricordiamo il famoso Grand Hotel, un giornale che già esisteva ma ...
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Pratolini, Vasco
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Firenze il 19 ottobre 1913 e morto a Roma il 12 gennaio 1991. Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, [...] a una narrazione di grandi scenari (tra i suoi autori preferiti F.M. Dostoevskij, A. Döblin e Th. Dreiser), le prime collaborazioni giornalistiche con racconti e recensioni di film (già dal 1932 nella rivista "Il Bargello" di Alessandro Pavolini), la ...
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Cecchi, Alberto
Arnaldo Colasanti
Scrittore, commediografo e critico teatrale e cinematografico, nato a Roma l'11 ottobre 1895 e morto ivi il 18 novembre 1933. Fu una delle figure più rilevanti del [...] italiano se non a proposito di Sole (1929) di Alessandro Blasetti, vedendovi lucidamente il possibile prototipo di un nuovo cinema nazionale ancora in nuce, capace di competere con la grande cinematografia straniera. Non a caso fu chiamato a far ...
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GHIBELLINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Pratese, potrebbe essere un Lorenzo di Michele addecimato nel 1543 tra quelli di parte S. Giovanni, oppure un Lorenzo di Francesco iscritto all'arte dei medici e degli [...] altro breve poema in terzine, di argomento affine, Il lamento del duca Alessandro, primo duca di Firenze (la prima edizione nota 7), probabilmente perché, essendo opere prive di grande importanza letteraria, godevano di una circolazione quasi ...
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Govean, Felice
Giornalista e scrittore (Racconigi, Cuneo, 1819 - Torino 1898). Di famiglia di tradizioni giacobine, aderì agli ideali liberali e indipendentisti del Risorgimento. Trasferitosi a Milano [...] si dedicò alla scrittura e diede alle stampe un volumetto, Il balilla (1848), che per il tema trattato – l’eroe popolare in lotta contro lo straniero – incontrò un grande successo di pubblico. Dopo aver pubblicato altri racconti e drammi storici con ...
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Scrittore italiano (n. Torino 1958). Ha esordito come critico musicale sul quotidiano la Repubblica, passando poi a La Stampa in veste di editorialista culturale e curando programmi radiofonici e televisivi [...] sul mondo che verrà, 2002) e raccolte di articoli (Barnum. Cronache del Grande Show, 1995; Barnum 2. Altre cronache del Grande Show, 1998; I barbari, 2006; Una certa idea di mondo, 2013; Il nuovo Barnum, 2016). Del 2008 è Mondi al limite (scritto con ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...