FASSETTI, Giovan Battista
Graziella Martinelli Braglia
Nacque nel 1686 a Reggio Emilia da ricca famiglia genovese, ivi trasferitasi per impiantare una fabbrica di velluti, "ma come non ebbe quella l'esito [...] il F. dovette le sue poliedriche esperienze, maturate tanto sugli esempi della grande eredità teatrale veneziana di cui il della decorazione prospettica a Modena nel XVIII secolo, in Alessandro Stradella a Modena, Atti del Convegno (Modena 1983), ...
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DAMINI, Vincenzo
Adriana Compagnone
Nato a Venezia intorno alla fine del sec. XVII, fu prevalentemente pittore di quadri con soggetti storici; ricordato dalle fonti anche come ritrattista, si formò [...] di luce tremolante. Due dipinti, il primo con la Famiglia di Dario davanti ad Alessandro del Museo nazionale di Varsavia (Young spirito rococò e unisce la scura gamma cromatica ad una grande libertà di esecuzione e scioltezza di forme che lo porterà ...
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DE' NOBILI, Caterina
Fiamma Satta
Nacque a Montepulciano (Siena) intorno al 1535, da Vincenzo conte di Civitello e da Maddalena dei conti di Montauto.
Da parte paterna la D. poteva vantare una illustre [...] risiedette fino alla morte. Il trasferimento fu motivato dal matrimonio che il cardinale Alessandro Sforza, fratello di Sforza, di febbraio del 1576 e le nozze furono celebrate con grande pompa il 1º marzo successivo. Se notevole fu lo sfarzo del ...
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GIOVANNI BATTISTA da Udine
Alessandro Serafini
Ignoti sono gli estremi biografici di questo pittore friulano, figlio del falegname Giovan Francesco, abitante in Sacile, e di Antonia (Joppi). In una [...] Martini (Joppi), col quale spesso è stato confuso. Tra il 1494 e il 1496 è documentato un suo intervento nella decorazione del duomo da Giovanni Martini e Pellegrino da San Daniele. La grande tavola raffigurante la Madonna col Bambino tra s. Giacomo ...
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MALDARELLI, Gennaro
Rosalba Dinoia
Nacque a Napoli nel 1795 o nel 1796. Pittore figurinista, allievo dell'insigne esponente del neoclassicismo napoletano Costanzo Angelini, il M. fece parte del gruppo [...] 113).
Dal 1845 il M. attese alle altre importanti decorazioni a Caserta. Nella nuova sala del trono della reggia affrescò la grande volta con la Posa della prima pietra della reggia di Caserta, mentre per la sala di Alessandro dipinse più tardi (1849 ...
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BOUDARD, Jean-Baptiste
Serenita Papaldo
Figlio di Philippe, nacque a Parigi probabilmente nel 1710; dopo aver vinto nel 1732 il premio Roma per la scultura, sul tema Betsabea consegna il figlio Canaan [...] Il soggetto classicheggiante fa supporre che fossero di questo periodo i due bassorilievi ovali in marmo rappresentanti Alessandro nella linea religiosa o funeraria sono invece la grande statua della Vergine col Bambino in terracotta (1761 ...
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GRISELLI, Italo (Italo Orlando)
Francesca Franco
Nacque il 10 ag. 1880 a Montescudaio (Pisa) da Oliviero e Angiola Berretti, agricoltori. Interrotti gli studi presso l'istituto di istruzione tecnica [...] dopo, partecipò al concorso per il monumento allo zar Alessandro II a San Pietroburgo.
I lavori il G. si stabilì a Firenze. La prima commissione importante fu il Monumento ai caduti di Montescudaio (1924), per il quale fuse in bronzo un Perseo grande ...
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BROCCO (Brok, Brock, Procho), Giovanni Antonio
JJ. Krcálová
Figlio dello scultore Antonio, originario di Campione, fu attivo a Praga come scalpellino e scultore tra il 1580 circa e gli inizi del sec. [...] inviati da Campione.
Il B. dirigeva una grande bottega, dove impiegava garzoni boemi, tedeschi e italiani (tra gli altri, Oliviero de Olivieri, Antonio Filippo, Francesco del Canto, Alessandro di Lugano). Lavorava per il Consiglio municipale della ...
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PANICO, Antonio Maria
Alessandro Brogi
PANICO, Antonio Maria. – Nulla si sa della famiglia d’origine, come ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo pittore, vissuto a cavallo fra il XVI e [...] certo la conoscenza della produzione romana del grande pittore, intorno al 1600, dovette colpirlo partire da Mancini ([1617-21], 1956, p. 216) e ancora una volta il terminus ante è dato da una visita pastorale del maggio 1603, che la dice ...
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CARRACCI, Ludovico
Donald Posner
Figlio di Vincenzo, macellaio di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1555 (fu battezzato il 21 aprile). Studiò con Prospero Fontana, e probabilmente con Camillo [...] Tibaldi e contiene ancora reminiscenze manieriste, le grandi pale d'altare di questo periodo sono notevoli Bernet, 1974-75, Westerham 1975, p. 28 (Alessandro e Rossane);M. L. Strocchi, Il gabinetto d'"opere in piccolo" del gran principe Ferdinando ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...