Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] nella dimensione cosmologica, cioè in rapporto con l’anima del mondo, tesi questa in contrasto evidente con le affermazioni diAlessandrodiAfrodisia e in collegamento invece con gli insegnamenti neoplatonici del De vita coelitus comparanda ...
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GIORGIO da Ragusa (Raguseo)
Cesare Preti
Figlio di Luca, nacque probabilmente a Ragusa (l'attuale Dubrovnik), in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XVI. La madre proveniva, forse, dalla famiglia Milani [...] , limitato per il Cremonini che, come è noto, si rifaceva ai commentatori greci e ad AlessandrodiAfrodisia in particolare, assai ampio per il G., che difese le posizioni degli scolastici come le uniche autenticamente aristoteliche. La polemica ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] 'intero corpus Aristotelicum, del De providentia diAlessandrodiAfrodisia, degli scritti filosofici di Galeno, di commenti e dossografie medievali. L'impresa di rendere dall'arabo in ebraico la Guida e di avviare la serie delle versioni ebraiche ...
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PERNUMIA, Giovanni Paolo
Gregorio Piaia
PERNUMIA, Giovanni Paolo. - Appartenente a una famiglia di 'civile condizione' trasferitasi da Monselice a Padova, Giovanni Paolo Pernumia risulta figlio legittimo [...] forma informante'. Su tale posizione concordano, secondo il Pernumia, tutti gli antichi commentatori greci, con la sola eccezione diAlessandrodiAfrodisia.
Fonti e bibl.: Padova, Biblioteca civica, ms. B.P. 707/IV: G. Barpo, Queste sono casade nove ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] il De Divisione ci è giunto completo) della divisione di "accidens".
Nei commenti all'Isagoge fu di particolare importanza la soluzione, provenuta indirettamente da Alessandro d'Afrodisia, al problema sulla validità (realtà, veracità) dei generi e ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] . La quarta riguarda l'anima e la sua immortalità e il contrasto di opinioni tra Aristotele e Alessandro d'Afrodisia. Ibn Sab῾īn rimprovera all'interlocutore di non aver distinto di quale anima intendesse chiedere (vegetativa, sensitiva, razionale) e ...
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BERNARDI, Antonio
Paola Zambelli
Nato nel marzo 1502 alla Mirandola, da una famiglia originaria di Milano, ma già ammessa nella cittadinanza locale da Galeotto I Pico (1478), il B. studiò all'università [...] , Averroè, Temistio, il Filopono, Simplicio, Alessandro d'Afrodisia e vari altri autori erano tenuti in tanta , Padova 1727, pp. 19, 27, 28, 119, 231; B. Cappello, Rime, con ded. di D. Atanagi a A. Farnese [1560], Bergamo 1753, 1, pp. XX ss.; II, pp. ...
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CONTARINI, Giovanbattista
Gino Benzoni
Secondogenito di Domenico (1558-1613; fu giudice dei Proprio ed eletto, il 22 febbr. 1609, conte a Traù, rifiutò la carica) di Giovanbattista e di Lucia di Marco [...] letto e meditato. Cita, perciò, Alessandro d'Afrodisia, Temistio, Simplicio, Averroè, Avicenna, . La filosofia, II, Milano 1947, p. 116 n. 13; Autori it. del '600, a cura di S. Piantanida-L. Diotallevi-G. C. Livraghi, Milano 1948-51, n. 1022; S. P. e ...
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GIANNINI, Tommaso
Cesare Preti
Nacque a Ferrara da Luca, intorno al 1556. Ingegno precoce, fu iscritto ai corsi di filosofia e medicina dello Studio cittadino, dove ebbe come maestro A. Montecatini [...] humanae statu post hominis obitum (Patavii 1614).
In realtà, per quanto il G. nell'opera si sforzi di combattere la posizione diAlessandro d'Afrodisia e dei suoi seguaci "recenti" (P. Pomponazzi soprattutto, ma anche G. Zabarella e il ben poco ...
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