Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] français-italien di Francesco d’Alberti di Villanuova (Milano 1826 formata, vivente» e a differenza degli altri dialetti aveva la caratteristica d un saggio di G. Lucchini, Torino, Einaudi.
Manzoni, Alessandro (1953-1970), Tutte le opere, a cura di A. ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] lo Stato della Chiesa e la miriade degli staterelli. Lo Stato sabaudo promuove azioni a della lingua italiana di Francesco D’Alberti (1797-1805), che segna un liscio e legato e fluido», come scrive Alessandro Verri. La lingua postulata da illuministi e ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] umanistico da ➔ Leon Battista Alberti), cioè un uso letterario che posizione contrastanti con l’uso ben più oscillante degli stessi trecentisti: «Semo e Avemo, che , e in particolare delle lettere di papa Alessandro VI Borgia (Drusi 1995: 146-147), ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] concordanze sintattiche) consentì a Leon Battista Alberti, in una data successiva al 1437 ordinario altra ragione, che l’uso [...] o gli esempi degli Antichi, i quali se debbon seguirsi in buona parte, idee linguistiche di ➔ Alessandro Manzoni (è il ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] sfondo circa i partecipanti, il tempo, la collocazione degli eventi raccontati (Centineo 1991: 63):
(7) volavano, e tutto portavano con sé (Alessandro Baricco, Oceano mare, p. 227 (Brambilla Ageno 1978: 227-228).
Alberti, Leon Battista (1946), I primi ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] a cura di R. Librandi, Napoli, D’Auria.
Manzoni, Alessandro (1972), Scritti linguistici, a cura di F. Monterosso, Milano, 11a ed. Napoli, 1833).
Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612), Venezia, Giovanni Alberti (rist. anast. Firenze - Varese ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] ’inizio della terza fase che l’uso della lingua degli autori fiorentini del Due-Trecento si costituisce come base Alessandro Manzoni). Le forme fiorentine quattrocentesche lui e lei soggetto, già accolte nella Grammatica di ➔ Leon Battista Alberti ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] a loro volta disautomatizzato degli altri (Tynjanov 1968). ; e sicilianismi (nui) si trovano ancora in ➔ Alessandro Manzoni poeta. Lo stesso si può dire (anche se ), Lingua e linguistica in Leon Battista Alberti, Roma, Bulzoni.
Serianni, Luca (2002 ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] dizionario francese-italiano di Francesco D’Alberti di Villanuova (1771), soltanto nella dopo l’«aureo Trecento»: Alessandro Tassoni lamentò l’assenza, bandiera del misoneismo si pose la maggior parte degli altri repertori, tra cui il Vocabolario di ...
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Perosa, Alessandro
Sebastiano Gentile
Filologo, nato a Trieste l'11 settembre 1910, morto a Firenze il 12 agosto 1998. Perfezionatosi in filologia classica presso la Scuola normale superiore di Pisa, [...] (agli autori citati si aggiunga almeno L.B. Alberti) e sulla filologia degli umanisti, in particolare di Valla e Poliziano, lo di R. Cardini et al., Roma 1985 (in partic.: E. Garin, Per Alessandro Perosa, 1° vol., pp. xxi-xxv; con bibl. di P., pp. ...
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portabilita del numero
portabilità del numero (portabilità dei numeri), loc. s.le f. Possibilità offerta ai clienti di telefonia mobile di passare da un gestore a un altro, continuando a conservare invariato il proprio numero telefonico. ◆...
albergo diffuso
loc.le s.le m. Struttura ricettiva turistica, caratterizzata dalla dislocazione di stanze o appartementi in più edifici distribuiti in un territorio delimitato, di solito di un piccolo centro urbano, coordinati da un ufficio...