Scultore (Marsiglia 1620 - ivi 1694). L'interpretazione della scenografia barocca, della teatralità enfatizzata da un'atmosfera luminosa, trovò espressioni di una certa originalità nell'opera di P. Egli, [...] toscane dovute a Pietro da Cortona. Dipinse anche pale d'altare a Marsiglia e a Tolone: qui ricevette la grande importanza per la scultura genovese: S. Sebastiano e il Beato Alessandro Sauli in S. Maria di Carignano, l'Immacolata nell'oratorio di ...
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Scultori, architetti e lapicidi, attivi (12°-14° sec.) nell'Italia settentrionale, riuniti dalla critica Ottocentesca sotto questo nome, dal luogo di origine di molti di essi. Pur non formando una maestranza [...] settentrionale, con la sovrastante statua equestre di s. Alessandro, ebbe parte importante nella costruzione della Certosa di Agostino di Bergamo (inizio del sec. 14°). A Trento lavoravano Adamo d'Arogno (v.) e i suoi discendenti (1212-1295) e Egidio ...
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Famiglia di artisti di Arezzo (14º-15º sec.). In essa particolarmente importanti furono: Spinello di Luca S., detto Spinello Aretino (Arezzo 1350 circa - ivi 1410), pittore. Attivo, oltre che nella città [...] arcaizzante di Arezzo, arricchendo la componente neogiottesca d'intensità cromatica e vivacità che rivelano l'attenzione ultime opere (Siena, Palazzo pubblico, affreschi con Storie di Alessandro III, 1407-08), ebbe come aiuto il figlio Parri ...
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Kokocinski, Alessandro. – Pittore italiano (Porto Recanati 1948 - Tuscania 2017). Di madre russa e padre polacco, ha trascorso i primi anni della sua vita in Sud America, e negli anni Sessanta ha lavorato [...] , e ha condiviso uno studio a Trastevere con R. Tommasi Ferroni e C. Quattrucci. Nella capitale ha partecipato alla X Quadriennale d’Arte Nazionale ed è stato invitato dallo Stato Vaticano a esporre nei propri musei e a illustrare l’Angelus Dei per l ...
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proskỳnesis Termine greco che indica l’atto e l’usanza di adorare mediante la prostrazione davanti alla sovranità e al sovrano. Era usanza diffusa nelle antiche corti orientali, dove il monarca si riteneva [...] di origine divina; Alessandro Magno cercò d’introdurla nella propria corte, trovando però forti resistenze.
Nella civiltà ellenistica, si chiamano p. i voti fatti per congiunti lontani in occasione di visite a luoghi di pellegrinaggio o a monumenti ...
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Nome di varî scultori greci. 1. Z. di Soli di Cilicia (sec. 3º-2º a. C.), noto da una firma a Lindo, compagno di Sosipatro. 2. Flavio Z. di Afrodisiade in Caria (sec. 1º d. C.), noto da numerose iscrizioni [...] sec. 2º d. C.), che firma una statua maschile acefala nel Museo naz. romano. 4. Z. di Afrodisiade, figlio di Alessandro, che firma ricordato anche uno Z. architetto, figlio di Teodoro, costruttore (170 d. C. circa) del teatro di Aspendo in Panfilia. ...
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Capitano e architetto militare (Perugia 1526 - Famagosta 1571), appartenente alla nobile famiglia perugina. Educato alla carriera delle armi dallo zio Alessandro Vitelli, con cui fu all'assedio di Pest [...] sua abilità permise una lotta di 157 giorni in trincea aperta; utilissimi certi camminamenti a serpentina, detti "gattoli", per permettere ai guastatori di avvicinarsi ai lavori d'attacco. Fu ucciso dai Turchi, contro i patti, dopo la capitolazione. ...
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Protettore delle arti (n. forse Lussemburgo metà sec. 15º - m. forse Verona 1527), venne a Roma sotto il pontificato di Alessandro VI ed ebbe l'ufficio di ricevitore delle suppliche e protonotaro apostolico. [...] Raffaello dipinse per lui in S. Agostino il profeta Isaia (1512). Nella sua villa posta tra il Foro Traiano e il Campidoglio raccolse artisti e poeti e costituì un museo d'arte antica, distrutto durante il sacco di Roma (1527). ...
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Scultore e pittore (Roma 1855 - Firenze 1921). Studiò disegno con C. Fracassini e con G. De Sanctis. Si dedicò prima alla pittura, poi alla scultura, accostandosi specialmente a P. Trubeckoj. Notevoli: [...] Cavallino caduto (1902, Firenze, Uffizi) e Morte del cervo (1907), ispirato alla lirica di G. D'Annunzio. Nel 1913 a Pietroburgo lavorò ai bozzetti per il monumento di Alessandro III. ...
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Pittore, litografo e incisore (Pietroburgo 1779 circa - ivi 1854). La sua attività principale fu d'incisore paesista; eseguì sia riproduzioni di opere d'altri maestri (Vernet, Ruysdael, ecc.), sia vedute [...] disegnate dal vero, oltre a illustrazioni per libri e almanacchi e a litografie (ritratto dello zar Alessandro I, serie di vedute di Pietroburgo, ecc.). ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
bollino d'eccellenza
bollino d’eccellenza (bollino dell’eccellenza, bollino di eccellenza), loc. s.le m. Contrassegno di qualità. ◆ [tit.] Il Ministero dell’Università e della Ricerca li [i collegi universitari] ha premiati con il «bollino...