ANTEGNATI, Benedetto
Riccardo Allorto
Nacque verosimilmente a Brescia intorno al 1530, figlio di Giovanni Giacomo, celebre organaro, e nipote di Bartolomeo.
L'A. continuò l'arte organaria della famiglia [...] Rotonda); in questa occasione certo fece l'organo di S. Alessandro dei pp. Serviti, del quale esiste il contratto - datato .
Bibl.: N. Pelicelli, Musicisti in Parma nei secoli XV-XVI, in Note d'Arch. per la Storia musicale, VIII (1931), n. 3, pp. 196, ...
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Pianista e compositore italiano (Amantea 1864 - Napoli 1945). Studiò con B. Cesi e P. Serrao e fu prof. di pianoforte al conservatorio di Napoli. Scrisse circa trecento composizioni, prevalentemente pianistiche, [...] e curò l'edizione delle sonate di D. Scarlatti (11 voll., 1906-10). Il figlio Achille (Napoli 1900 - ivi 1954) fu prof. di composizione al conservatorio di Napoli e compositore. ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] recitativi sono normalmente "secchi" (cioè accompagnati solo dal cembalo), ma nel genere comico si alzano spesso in movimenti d'arioso, e quelli "con strumenti" sanno intervenire nell'azione con intensa efficacia drammatica. Le arie, dove il lirismo ...
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Musicista (Roma 1644 - Genova 1682). Compì forse a Modena i primi studî. Non si hanno notizie sicure di un suo successivo soggiorno a Napoli; si sa invece che visse per un certo periodo a Roma, partecipando [...] sia strumentale. Tra i primi tentò le forme del concerto grosso, trasferendone gli stilemi caratteristici anche in composizioni d'altro genere. Nella cantata si dimostra stilisticamente superiore a B. Ferrari, L. Rossi e G. Carissimi. Nell'oratorio ...
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Musicista (n. presso Gand 1446 - m. forse Valladolid 1506). Di origine tedesca, venuto giovane in Italia latinizzò in Agricola il suo cognome originario Ackermann. Fu cantore nelle corti di Milano, Firenze [...] e Mantova, quindi in Olanda (1474) e alla corte di Filippo il Bello arciduca d'Austria (1491) che seguì poi in Spagna dove morì di peste; compose molta musica sacra (messe, pubblicate da O. Petrucci, 1504) e profana, di scuola franco-fiamminga. ...
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Musicista (Pavia 1757 - Milano 1841). Celebre virtuoso e maestro di violino e viola, ebbe cariche alle corti di Parma e di Milano. Primo violino e direttore d'orchestra alla Scala (1803-33), dal 1808 insegnò [...] al conservatorio di Milano. Fu maestro di B. Ferrara e E. Cavallini e, secondo alcuni, di N. Paganini. Delle sue varie musiche strumentali ancora oggi sono eseguiti alcuni duetti per violino e viola ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
bollino d'eccellenza
bollino d’eccellenza (bollino dell’eccellenza, bollino di eccellenza), loc. s.le m. Contrassegno di qualità. ◆ [tit.] Il Ministero dell’Università e della Ricerca li [i collegi universitari] ha premiati con il «bollino...