Cervi, Gino (propr. Luigi)
Roberta Ascarelli
Attore cinematografico e teatrale, nato a Bologna il 3 maggio 1901 e morto a Punta Ala (Grosseto) il 3 gennaio 1974. Appassionato di teatro, formatosi nell'ambiente [...] molto intensamente, ma fu soprattutto il regista Alessandro Blasetti che ne seppe potenziare le doti interpretazioni. Lo stile sobrio di C. e il suo aspetto 'borghese' lo rendevano adatto alla commedia cinematografica del tempo in cui poteva ...
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Fabrizi, Aldo
Redazione
Attore e autore teatrale, e attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 1° novembre 1905 e morto ivi il 2 aprile 1990. Fu uno dei personaggi più rappresentativi [...] Nastro d'argento: nel 1951 per Prima comunione (1950) di Alessandro Blasetti e nel 1975 per C'eravamo tanto amati (1974) di collaudato, il grasso e gioviale brontolone, in abiti di piccolo-borghese o in divisa di sottufficiale, che difende i valori di ...
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Soldati, Mario
Raffaele Manica
Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Torino il 17 novembre 1902 e morto a Tellaro (La Spezia) il 19 giugno 1999. Uomo esuberante e narratore di vena [...] di L. Pirandello, e La contessa di Parma (1937) di Alessandro Blasetti. Nel 1935 aveva pubblicato 24 ore in uno studio cinematografico di scrittura' (1959), ancora ambientato nel mondo piccolo-borghese dell'epoca umbertina, con Renato Rascel.
Tra le ...
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Lollobrigida, Gina (propr. Luigia)
Francesco Costa
Attrice cinematografica, nata a Subiaco (Roma) il 4 luglio 1927. È stata una delle dive italiane più popolari del periodo postbellico (dapprima in concorrenza [...] ultimo episodio di Altri tempi (Zibaldone n. 1) di Alessandro Blasetti, dove è una popolana che viene assolta dall'accusa di entrambe accanto a Rock Hudson.Dopo il personaggio di Paolina Borghese in Venere imperiale, noto anche come Vénus impériale ( ...
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Bassani, Giorgio
Raffaele Manica
Narratore, poeta e saggista, nato a Bologna il 4 marzo 1916 e morto a Roma il 13 aprile 2000. L'origine ebraica di B. e l'amata Ferrara, città di famiglia, furono sempre [...] due episodi (Pi-greco e Il paraninfo) per il film Villa Borghese (1953) di Gianni Franciolini e collaborò a La provinciale (1953), e Scarpelli a Tempi nostri ‒ Zibaldone n. 2 di Alessandro Blasetti, e scrisse l'episodio Il ventaglio firmato da Soldati ...
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Ralli, Giovanna
Simonetta Paoluzzi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 2 gennaio 1935. Ha affiancato gli attori più carismatici del cinema italiano da Vittorio De Sica a Vittorio Gassman, [...] di cui la R. è la figlia Marcella, e Villa Borghese (1953) di Gianni Franciolini, in cui interpreta la ragazza istintiva Carmen di Trastevere, entrambi del 1962, di Liolà (1964) di Alessandro Blasetti, da L. Pirandello, al fianco di Ugo Tognazzi, ma ...
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Valeri, Franca
Nicola Fano
Nome d'arte di Alma Franca Maria Norsa, attrice cinematografica e attrice, autrice e regista teatrale, nata a Milano il 31 luglio 1920. In campo cinematografico è nota soprattutto [...] Luciano Emmer). Di minore rilievo i suoi ruoli in Villa Borghese (1953) di Vittorio De Sica, Questi fantasmi (1954) (1966) e La ragazza del bersagliere (1967), entrambi di Alessandro Blasetti. Dalla fine degli anni Sessanta è apparsa al cinema dolo ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] ambito popolare e l'altro in quello impiegatizio e piccolo-borghese; mentre La terra trema (1948) di Luchino Visconti come per es., fra molti, Senza pelle (1994) di Alessandro D'Alatri. Il patrimonio linguistico acquisito dal cinema italiano proprio ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] degli anni Venti, riaffiorò con Sole (1929) di Alessandro Blasetti, riemerse ostensibilmente in 1860 (1933) e magari "approfittare del loro angolo visuale per vedere dentro alla nostra borghesia" (C. Zavattini, Quadernetto di note, in "Cinema", ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] ; La donna del ritratto) di Fritz Lang o, in ambito europeo, in Le charme discret de la bourgeoisie (1972; Il fascino discreto della borghesia) di L. Buñuel, ove non c'è solo a. tra reale e sogno, ma anche tra sogno e sogno nel sogno. Ma non mancano ...
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criptogay
(cripto-gay, cripto gay), s. m. inv. Chi tenta di dissimulare la propria omosessualità. ◆ Vigilia di nozze reali: Edoardo è l’unico dei tre figli della regina ad andare all’altare vestito in borghese e non in divisa, scelta comprensibile...
populismo
s. m. [dall’ingl. populism (der. di populist: v. populista), per traduz. del russo narodničestvo]. – 1. Movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia tra l’ultimo quarto del sec. 19° e gli inizî del sec. 20°; si proponeva...