Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] filone del cinema italiano fu l'ampio e imprevisto successo nel 1952 di Altri tempi ‒ Zibaldone n. 1 di AlessandroBlasetti, un prologo e otto capitoli tratti da altrettanti racconti italiani dell'Ottocento con l'impiego di molti divi popolari (Aldo ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] , autori, istituzioni. Scuole di recitazione erano già nate negli anni Venti in alcune grandi città. Nel 1930 AlessandroBlasetti progettò di aprire una scuola nazionale di cinematografia con presidente il ministro delle Corporazioni G. Bottai, e ...
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PATTI, Ercole
Silvana Cirillo
PATTI, Ercole. – Nacque a Catania il 16 febbraio 1904 da Luigi, avvocato, e da Mariannina Nicolosi, proprietari terrieri originari del paese etneo Trecastagni. Oltre ai [...] Franciolini, di cui fu pure sceneggiatore assieme a Ennio Flaiano, Age, Scarpelli e altri; nel 1961 lavorò sul film di AlessandroBlasetti Io amo, tu ami.
Patti fu badogliano e antifascista dichiarato. Questo gli costò, dal 1° ottobre 1943, tre mesi ...
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POLETTO, Giovanni Battista
Giulia Della Torre
Riccardo Della Torre
POLETTO, Giovanni Battista. – Nacque a Roma il 2 ottobre 1915 da Vittorio, originario di Rovigo, e da Assunta Battistini, di Cesena.
Frequentò [...] : le foto di scena de Il segno di Venere di Risi e quelle promozionali di Peccato che sia una canaglia di AlessandroBlasetti (entrambi del 1955), sono ancora oggi tra gli scatti più riconoscibili dell’attrice.
L’indirizzo della Titanus di Lombardo ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] e l'inizio degli anni Sessanta. A dare il via fu ancora una volta l'Italia, con Fabiola (1949) di AlessandroBlasetti, subito seguito da Samson and Delilah (1949; Sansone e Dalila) di DeMille e quindi da una lunga serie di titoli, caratterizzati ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] in area italiana si deve segnalare almeno, nello stesso decennio, la comparsa di "Cinematografo", ideata e diretta da AlessandroBlasetti, rivolta, tra l'altro, alla riflessione sul passaggio dal muto al sonoro e ricca di collaboratori di rilievo ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] , rispetto alla forza critica di Ossessione di Luchino Visconti e, in misura minore, di Quattro passi tra le nuvole di AlessandroBlasetti e I bambini ci guardano di Vittorio De Sica. Il film di Visconti si inserì nel suo cammino culturale con forza ...
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Mitologico, film
Stefano Della Casa
La mitologia e il mondo antico costituiscono un vasto repertorio di storie e immagini ampiamente 'saccheggiato' dal cinema fin dai primi anni del Novecento; e l'elemento [...] è più sciolto e incalzante. Allo stesso universo mitologico, trasposto in un imprecisato Medioevo, si ispirò l'italiano AlessandroBlasetti per La corona di ferro (1941) in cui la dimensione fantastica e gli spunti tratti dalla mitologia nordica ...
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PADOVANI, Lea
Enrico Lancia
PADOVANI, Lea. – Nacque a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, il 28 luglio 1920, da Ugo, vicentino, e da Ida Campanari, originaria della Corsica ma nata a Tuscania.
Conseguita [...] problematica, in Donne proibite di Peppino Amato, tutti girati nel biennio 1952-53.
Il riscatto giunse nel 1954 quando AlessandroBlasetti le propose un vero personaggio, una dolente madre che non riesce a liberarsi di un neonato nell’episodio Il ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] un ampio spazio, non di rado formando con le stesse persone un indissolubile sodalizio: J. Ford, Frank Capra, AlessandroBlasetti, Elia Kazan, Jacques Tati, F. Fellini, Pietro Germi e Otar Ioseliani, affezionati a una figurazione accentuatamente ...
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