GERALDINI, Agapito
Dario Busolini
Nacque ad Amelia, presso Terni, intorno alla metà del XV secolo, figlio del conte Bernardino e di Persia Cresciolini. Fu educato dalla madre dopo che nel 1458 Bernardino [...] . dovette negoziare con la Curia una riduzione della somma richiesta. Alessandro VI alla fine accettò di portarla da 5000 a 3000 ducati, loro (gli farà leggere anche quelle concluse con Giovanni Bentivoglio) erano patti tali che "insino a li putti se ...
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MARCHI, Tommaso
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze all'incirca nel 1340 da Marco di Giotto e da Lisa di Caccia Dietaiuti.
La famiglia risiedeva nel sesto di Borgo. Il padre era giurisperito, svolse [...] . 1395 intervenne in una pratica appoggiando la tesi di AlessandroAlessandri, secondo il quale era opportuno che Firenze tenesse il e ribadì la necessità di non accordare alcun prestito a Bentivoglio e di onorare gli impegni con Roberto di Baviera.
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GUARINI, Alessandro, il Giovane
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara da Battista e Taddea Bendidio verso il 1563, essendo diciottenne nel 1581, quando, con l'appoggio del cardinale Ippolito d'Este, entrò [...] del cavalier Battista Guarino alle false cose che Alessandro suo figliuolo ha detto et fatto dir in 'Arcadia, in Terzo Programma, 1965, n. 4, pp. 168-174; T. Ascari, Bentivoglio, Enzo, in Diz. biografico degli Italiani, VIII, Roma 1966, p. 612; A. ...
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DELLI MONTI (De Montibus), Francesco
Pietro Messina
Primogenito di Nicola Antonio, gentiluomo capuano regio funzionario e magistrato, e di Giacoma Monforte, nacque probabilmente nella prima metà del [...] la causa di Beatrice davanti al concistoro e al nuovo papa Alessandro VI. In un primo momento le richieste della regina furono accolte a Bologna e cercando di convincere anche Giovanni Bentivoglio a entrare nell'alleanza. Nell'estate giunse a ...
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BOMBACE (Bombasius), Paolo
Elpidio Mioni
Nacque a Bologna l'11 febbr. 1476 da Antonio e Lodovica Tederici. Dedicatosi allo studio delle lettere, riuscì ben presto a crearsi una notevole fama, soprattutto [...] alla fine dell'anno; tuttavia, con il favore di Annibale Bentivoglio, riuscì ad avere lo stipendio dell'anno precedente anche per di Pindaro con i suoi commentari e la Vita di Alessandro Magno di Plutarco; in un'altra ancora esprime riconoscenza all ...
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COSTABILI, Antonio
Franca Petrucci
Di antica e potente famiglia ferrarese, fratello di Beltrando, Camillo e Lancellotto, nacque probabilmente a Ferrara da Rinaldo, consigliere prima del duca Borso d'Este [...] di Ferrara, Beatrice. Dopo aver compiuto una missione a Bologna presso Giovanni Bentivoglio nel 1488, il C., già senescalco generale del duca almeno dal 1491, fu inviato nel 1493 presso Alessandro VI e nel 1494 si recò di nuovo nella città lombarda ...
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OTTONI
Francesco Pirani
(o Attoni). – Famiglia di Matelica (Macerata), città su cui impose la propria signoria dal secolo XIV al 1578.
Il nome deriva dal patronimico «Atto», diffuso nell’area appenninica [...] servizio di Gian Galeazzo Visconti, combattendo a Bologna contro Giovanni Bentivoglio, per poi passare, dopo la morte del duca di fra il luglio 1502 e l’agosto 1503, allorché Alessandro VI investì Giovanni Borgia, di appena cinque anni, del ...
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PICO, Lodovico I
Bruno Andreolli
PICO, Lodovico I. – Secondogenito di Galeotto I e di Bianca Maria d’Este, nacque a Mirandola verso il 1472.
Costretto dal padre a sottostare, contro le tradizioni di [...] che nel 1508 per catturare Manzino da Bologna, nemico dei Bentivoglio, il conte Lodovico si portò a Bondanello, al comando dell’esercito francese sotto la guida di Lodovico e del cognato Alessandro Trivulzio (F. Guicciardini, Storia d’Italia, cit., I, ...
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GUASCONI, Gioacchino (Giovacchino)
Raffaella Zaccaria
Nacque, probabilmente ad Ancona, il 30 apr. 1438 da Biagio di Iacopo e da Nanna di Gioacchino Mazzinghi.
Dal matrimonio, avvenuto nel 1419, nacquero [...] figlio, Raffaello; in seguito nacquero Nanna, Giuliano e Alessandra. Dal 1486 al 1488 dimorò nuovamente a Napoli dove era sosta a Bologna, dove gli oratori avrebbero incontrato Giovanni Bentivoglio, e quindi il trasferimento a Lione. Di lì scrissero ...
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DE TORRES, Ludovico
Pietro Messina
Nacque a Roma il 28 ott. 1551 da Hernando e da Pentesilea Sanguigna. Il padre, di origine spagnola, era commendatore di S. Giacomo della Spada e ministro plenipotenziario [...] dello zio (1584) restò stabilmente a Roma. Il cardinale Alessandro Farnese lo volle suo vicario in S. Lorenzo in Damaso. e Cosimo De Torres, L'Aquila 1929, pp. 1-102; G. Bentivoglio, Memorie e lettere, Bari 1934, pp. 75, 83 s.; Discours viatiques ...
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