. Con il nome di demotico ("popolare") tratto da Erodoto (II, 36; cfr. Diod., III, 3), si designa la fase della lingua scritta egiziana che va dal 700 circa a. C., sino alla fine dell'impero romano. Essa [...] delle lettere", che la stele di Rosetta rende ἐγχώρια γράμματα e corrisponde a γράμματα ἐπιστολογραϕικά di Clemente Alessandrino (Stro n., V, 4).
Bibl.: H. Brugsch, Grammaire démotique, Parigi 1855; id., Hieroglyphischdemotisches Würterbuch, I-VII ...
Leggi Tutto
Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] del sec. IV al II-I secolo a.C.); dalle tragedie di Eschilo e di Euripide si giunge, tra gli altri, all'alessandrino Leonida di Taranto (III secolo a. C.), incluso nell'Antologia Palatina (VII 67), e soprattutto al Virgilio del VI dell'Eneide.
Per ...
Leggi Tutto
COLOMBARIO (columbarium da columba, "colomba")
F. Grana
G. Matthiae
Stanza sepolcrale nelle cui pareti erano i loculi o nicchie per riporvi le urne cinerarie; così chiamata anche modernamente dalla [...] sia un'invenzione romana oppure etrusca, influenzata dalla sistemazione propria della tomba a loculo, nota in ambiente siriaco e alessandrino, diffusasi anche per ragioni economiche.
L'uso funerario di tali grotte con pareti forate a piccole nicchie ...
Leggi Tutto
HILDESHEIM
A. Giuliano
H. Kähler
museo. - Le collezioni di antichità della città di H. hanno sede nel Roemer-Pelizaeus-Museum, costruito dopo la seconda guerra mondiale, nel quale sono stati raccolti [...] , rinvenuti a Memfi; i piccoli bronzi provenienti da Galyūb (raccolta di modelli di un artista alessandrino, destinati ad ornamento femminile di particolare interesse per documentare la tecnica dell'artigianato artistico ellenistico); terracotte ...
Leggi Tutto
SALOMONE (Salomon, Σαλομῶν, Σολομῶν)
S. Manganaro
Figura di re giusto, di savio e di mago, formatasi sulla base di alcuni passi del Libro dei Re (I Re, v, 12) per un processo oscuro, maturato in epoca [...] di Napoli, in una pittura frammentaria del colombario di Villa Pamphili - risalenti ambedue, con ogni probabilità, ad un modello alessandrino - in un avorio già ad Amiens, in un'agata giunta da una collezione privata al Cabinet des Médailles, oltre ...
Leggi Tutto
Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] negativo per suggerire che una certa realtà non è compiuta e non può quindi essere abbracciata nella sua totalità.
Sembra che Clemente Alessandrino sia stato il primo a predicare l’i. di Dio, sia pure in forma negativa, a indicare che egli è «privo ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599). Studiò a Cambridge, dove si legò d'amicizia con G. Harvey, dedicandosi poi agli studî classici (soprattutto Platone, nell'originale e attraverso i neoplatonici [...] a un cavaliere di distinguersi: ogni cavaliere (12 in tutto) personifica una virtù. La figura di S., poeta colto, arcaicizzante e alessandrino, è complicata dal suo moralismo; nella sua mente si agita tra il Bello e il Bene un dissidio che egli cerca ...
Leggi Tutto
(gr. Νίκαια) Antica città della Bitinia (od. İznik, Turchia). Fondata nel 316 a.C. da Antigono Monoftalmo e ingrandita da Lisimaco, sotto il dominio romano fu importante centro stradale. Fu la seconda [...] la celebrazione della Pasqua la prima domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (uso romano-alessandrino).
Il secondo (VII ecumenico, 787) mise fine all’iconoclastia, sanzionando il rispetto e la venerazione dovuti alle ...
Leggi Tutto
Erudito fiorentino nato nel 1529, morto nel 1606. Dopo aver esercitato senza fortuna la mercatura a Lione, si diede in patria allo studio delle lettere e delle scienze economiche e agrarie. Fu ammesso, [...] arbori, un'Orazione accademica in morte del granduca Cosimo I e infine il Volgarizzamento della Natura del voto di Erone Alessandrino. Anche in queste scritture lo stile del D. è stringato, sobrio, lontano da quello verboso e accademico dei suoi ...
Leggi Tutto
Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] nel rendere razze esotiche, p. es. i Celti invasori dell'Asia come nel donario di Attalo (v.), o negri, come in operette alessandrine. Motto inespresso di questa "estetica" o meglio di questo gusto è che non vi è nulla, per minuto o per brutto che ...
Leggi Tutto
alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo orientale. In partic.: grammatici...