Così chiamato dalla patria sua (Pleurone in Etolia), contemporaneo di Callimaco e di Teocrito, fiorì all'incirca verso il 280 a. C. Come la maggior parte dei poeti dell'età sua, fu letterato di corte, [...] , in Macedonia, e in quella di Tolomeo Filadelfo, ad Alessandria, che si giocò di lui per l'ordinamento della biblioteca alessandrina, e gli affidò lo studio e la revisione delle opere degli antichi poeti drammatici. Poeta tragico egli stesso, fu uno ...
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UNGARETTI, Giuseppe
Stefano Colangelo
UNGARETTI, Giuseppe. – Nacque l’8 febbraio 1888, ad Alessandria d’Egitto, da Antonio e da Maria Lunardini, entrambi di origine contadina, provenienti dai dintorni [...] conoscere Baudelaire, Poe, e soprattutto Mallarmé e Nietzsche, tradotto da Henri Albert. Con lui studiava un giovane alessandrino di origine libanese, Moammed Sceab, di un anno più grande: entrambi simpatizzarono per l’idea anarchica, molto diffusa ...
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SIMMIAS (Σιμμίας)
P. Moreno
Figlio di Eupalamos, scultore greco di età arcaica.
Un passo del periegeta Polemon, citato da Zenobio (v, 13; Pol., framm. 73) ricordava una statua di Dioniso Mòrychos, eseguita [...] della statua; incerta resta anche l'origine dello scultore.
Un'altra citazione del medesimo passo di Polemon in Clemente Alessandrino (Protrepticon, iv, 47, 7) offre alcune varianti poco persuasive: il nome dell'artista sarebbe Simon ed il culto di ...
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Sofista e filosofo eclettico dell'età di Adriano. Nato ad Arelate (Arles) in Provenza circa l'85 d. C., morì dopo il 143 d. C., ma prima del 176. In Marsiglia ricevette probabilmente l'educazione greca [...] in lui è dato dall'interesse per la varia erudizione, che ne fa un precursore di Aulo Gellio, di Clemente Alessandrino, di Ateneo, di Eliano, di Macrobio. Dei suoi scritti non ci restavano se non pochi frammenti e due declamazioni sperdute ...
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Filologo classico, nato a Lipsia il 2 gennaio 1802, morto ivi il 1 agosto 1883. Studiò con G. Hermann e C. D. Beck. Completò in sette volumi (1819-1826) l'edizione di Aristofane cui aveva posto mano nel [...] , oltre ai poeti drammatici, curò Omero e Demostene, gli scolî a Eschine, il lessico di Arpocrazione, le opere di Clemente Alessandrino, ecc. E pubblicò ancora Ateneo, Temistio, Epifanio, il Pastore di Ermas, ecc. Dal 1831 al 1864 curò col fratello l ...
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Cultore di studî biblici. Naque a Sorrento nel 1532, entrò nel 1551 fra i chierici regolari detti teatini in S. Paolo Maggiore di Napoli. Inviato a Roma nella casa di S. Silmstro al Quirinale si applicò [...] 1608. Dei molti suoi scritti latini, furono pubblicati lui vivente: la traduzione dei libri di S. Cirillo Alessandrino intorno all'adorazione in spirito e verità, Roma 1588; e inoltre: In Lamentationes Ieremiae commentarium, Roma 1589; Commentarius ...
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SEVERINO
Eugenio Susi
Eletto verso la metà di ottobre del 638, S., figlio del romano Avieno, forse esponente dell'aristocrazia romana, ma di cui non è conosciuto lo stato ecclesiastico, si trovò ben [...] il nuovo pontefice venne a conoscenza dell'Ecthèsis. Stando comunque al contenuto di una lettera inviata a Sergio dal vescovo alessandrino Ciro (cfr. I.D. Mansi, X, p. 1005a), il testo dell'editto sarebbe stato inviato all'esarca ravennate Isacio, il ...
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CARAVELLI, Vito
Ugo Baldini
Nacque a Montepeloso, oggi Irsina (Matera), nel 1724. Ancora giovane, divenne sacerdote e si dedicò allo studio e poi all'insegnamento della matematica; l'interesse di ricerca [...] sistematica e intrinsecamente certa, della geometria solida. Vengono considerati i libri XIXV degli Elementi del geometra alessandrino, ristrutturandoli con l'aggiunta di alcune proposizioni di Cristoforo Clavio e di un ulteriore libro di Francesco ...
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BARBERIS, Giuseppe
Giovanni Busino
Della famiglia dei conti di Castefiamonte, nacque in Piemonte nel 1517. Capitano di giustizia, procuratore generale e tesoriere segreto del duca Emanuele Filiberto, [...] Solaro e Caraglio, forse in conseguenza del fatto che il duca aveva messo i suoi Stati sotto la protezione del cardinale Alessandrino, nipote di Pio V.
Per il "molto zelo" dimostrato nell'impresa, nell'aprile 1571 l'inquisitore di Vercelli propose a ...
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Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. [...] si rende simile alla divinità. La filosofia come mezzo d'assimilazione al divino avrà grande importanza in Filone Alessandrino e nel neoplatonismo di Plotino. Un'influenza platonica è presente anche nel sufismo islamico.
Il misticismo ebraico
La ...
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alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo orientale. In partic.: grammatici...