Poeta e autore drammatico, nato a Tolone nel 1848, morto a Parigi nel 1921, membro dell'Accademia francese. Scrisse varî volumi di liriche romantiche e racconti assolati e coloriti su persone e costumi [...] , imitando atteggiamenti prosastici e conversativi della poesia alla Coppée (Les Humbles, Intimités), esprimeva in pallidi alessandrini sentimenti commossi e commoventi. Tali sentimenti però ebbero tutto il loro effetto sul pubblico solamente quando ...
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NICENETO (Νικαίνετος)
Vittorio De Falco
Poeta greco fiorito verso la metà del sec. II a. C., prima dello storico Filarco, nacque ad Abdera, ma passò a Samo gran parte della sua vita e ottenne forse la [...] De Nicaeneto Abderita, in Riv. di storia antica, 1909; id., La poesia ellenistica, Bari 1913, pp. 99 segg., 237; A. Rostagni, Poeti alessandrini, Torino 1916, pp. 211, 224, 244, 248 seg.; Christ-Stählin-Schmid, Gesch. d. gr. Lit., II, 6ª ed., pp. 123 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
L’impero romano accoglie la scienza greca, ma in una forma priva delle componenti matematiche più avanzate. Mentre i pensatori romani trattano argomenti e nozioni astronomiche in modo generale [...] mondo romano sono in linea di tendenza meno sensibili alla speculazione matematica rispetto ai corrispettivi greci, ellenistici e alessandrini. Venendo meno il legame fra la riflessione filosofica e il pensiero matematico, che nell’area di influenza ...
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CORTESE, Leonardo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 20 maggio 1915 da Luca, impresario teatrale e giornalista, e da Bjeatrice Arena. Fratello di Guglielmo, che diverrà impresario e organizzatore teatrale [...] "in quella rovina è il solo nuovo attore Leonardo Cortese che rimane in piedi". Dopo avere impersonato Carlo nella Vedova di G. Alessandrini (1939), un film che riportava il sapore dei vecchi album di famiglia, e in cui il giovane attore fu giudicato ...
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GYPSARIUS
I. Calabi Limentani
L'operaio del gesso era chiamato a Roma anche gypsarius e gypsoplastes: il primo termine si trova in alcune iscrizioni non di Roma, a Narbona (C. I. L., xii, 4479) e a [...] ultimi gessi, esportati dai maggiori centri artistici alle più lontane parti dell'Impero (cfr. i modelli di gesso alessandrini trovati recentemente nell'Afghanistan; v. begram).
Le sole due iscrizioni di gypsarii restateci, sono di liberti,; ma il ...
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Poeta greco (sec. 7º-6º a. C.) di Mitilene, nell'isola di Lesbo. Fu, insieme a Saffo, sua conterranea e contemporanea, il rappresentante della "lirica eolica".
Vita
Di famiglia aristocratica, partecipò [...] , di alcuni dei quali la tradizione lo vuole inventore o perfezionatore (metro alcaico). Le sue poesie furono raccolte dagli Alessandrini in almeno 10 libri, nel primo dei quali dovevano essere riuniti tutti gl'inni; per il resto gli antichi parlano ...
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MIGLIARA, Giovanni
Anna Maria Brizio
Pittore scenografo e vedutista, nato ad Alessandria il 15 ottobre 1785, morto a Milano il 18 marzo 1837. Cominciò a studiare intaglio in legno presso Luigi Zuccoli [...] di Roma, e in parecchi musei stranieri, soprattutto tedeschi.
Bibl.: G. A. De Giorgi, Notizie sui celebri pittori... alessandrini, Alessandria 1836, p. 21; A. Caimi, Delle arti del disegno e degli artisti nelle provincie di Lombardia, Milano 1862 ...
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Figlio di Druso e di Antonia, fratello di Germanico e quindi zio di Caligola, nato a Lione nel 10 a. C., si trovò ad essere l'unico erede della famiglia Claudia, quando lo zio Tiberio e Germanico passarono [...] le loro pretese di essere cittadini romani, per quanto avverta che tali pretese non erano ben fondate; 3. la lettera agli Alessandrini, scoperta di recente in un papiro, che tra l'altro rifiuta il culto divino per l'imperatore, nega ad Alessandria un ...
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S'intende generalmente con questo nome la "disseminazione" (gr. διασπορά) o dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dall'esilio babilonese in poi.
Essa cominciò infatti con le deportazioni, in Assiria, [...] giudaiea, sulle cui condizioni giuridiche ha recato nuova luce, pur tra le discussioni, la celebre lettera di Claudio agli Alessandrini (v.).
Più tardi ancora, l'esistenza di numerose colonie giudaiche in Roma e nelle principali città dell'Impero ...
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NEUKIRCH, Benjamin
Giuseppe Zamboni
Poeta nato il 27 marzo 1665 a Reinke in Slesia, morto il 15 agosto 1729 ad Ansbach. Svolse dal 1691 corsi di retorica e poetica a Francoforte sull'Oder; nel 1696 [...] d'una. Più di tutta questa produzione, delle liriche religiose, e della faticosa versione del Télémaque del Fénelon in versi alessandrini (1727-39), valgono gli epigrammi politici e le satire mordaci, che colpiscono certe magagne della vita del tempo ...
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alessandrinismo1
alessandrinismo1 s. m. [der. di alessandrino1]. – Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, simile a quella che si considera caratteristica dell’arte figurativa, della filologia e della letteratura greca nel periodo detto...