ANASTASIO II, papa
Paolo Bertolini
Romano, figlio, come già papa Felice III, di un sacerdote, Pietro; diacono, fu elevato al soglio pontificio (24 nov. 496), dopo la morte di Gelasio I, in un momento [...] aveva dato ai suoi legati dovevano, tuttavia, essere abbastanza larghe se, come pare, due rappresentanti della Chiesa di Alessandria, il cui vescovo era di idee talmente avanzate che lo stesso paniarca di Costantinopoli ne aveva respinto la comunione ...
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BECCHI, Guglielmo
Carlo Natali
Nacque a Firenze intorno al 1411 da Antonio di nobile famiglia. Ancora in giovane età entrò nel convento di S. Spirito della sua città e divenne religioso dell'Ordine [...] ad esse vari conventi, come, per esempio, alla congregazione di Lombardia il convento di Modena nel 1461 e quello di S. Martino di Alessandria nel 1467, e al fiorente convento di S. Agostino di Lucca i conventi di S. Michele di Buci e di Valbona in ...
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CONDULMER, Marco
Achille Olivieri
Nacque a Venezia da Bartolomeo fra il 1405 e il 1408. Abbracciò la carriera ecclesiastica ed entrò, dietro sollecitazione dello zio Gabriele Condulmer, il futuro papa [...] di Firenze e fu presente alla stesura del decreto di riunione delle Chiese greca e latina.
Nominato nel 1444 patriarca di Alessandria e nel 1445 amministratore della diocesi di Spoleto (carica che abbandonò l'anno successivo) è ricordato per l'ultima ...
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CORTESI, Tommaso
Franca Petrucci
Nato a Prato nel 1470 circa, intraprese gli studi giuridici e si addottorò a Pisa. Si trasferì a Roma sotto il pontificato di Alessandro VI e prese servizio presso il [...] non riuscì a presentare un progetto accettabile da tutte le correnti.
Dall'8 genn. 1552 il C. divenne patriarca di Alessandria d'Egitto e tenne tale dignità probabilmente fino al 1568. Dal 19 giugno 1560 ebbe come coadiutore il nipote Raniero Ceuli ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] Nissa, s. Giovanni Crisostomo, Apollinare di Laodicea, Teodoro di Mopsuestia, Diodoro di Tarso e Nestorio, s. Cirillo di Alessandria, Eutiche), si contrapposero, con la lotta contro l’origenismo e con il Concilio di Calcedonia (451), i teologi dell ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] dell'impostazione che alla vita monastica conferì Basilio, venuto alla luce intorno al 330 in Cappadocia, a Cesarea. Atanasio di Alessandria, che passò alcuni anni in Occidente, a Treviri, nella prima metà di quel secolo, vi diffuse tali esperienze e ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] il Poimandres, di elementi derivanti dalla traduzione in greco della Bibbia ebraica, è un elemento ulteriore a favore di Alessandria come luogo di produzione.
Il dio Ermete che, quale inventore della scrittura e signore della parola, nell’allegoresi ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] . VI, 22) menziona di I. un computo pasquale, basato su un ciclo di sedici anni e regolato al primo anno dell'imperatore Alessandro Severo (222-235), e una lista dei seguenti titoli: Sull'Esamerone, Su ciò che segue l'Esamerone, Contro Marcione, Sul ...
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FALZACAPPA, Giovanni Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Corneto (oggi Tarquinia, in provincia di Viterbo) il 7 apr. 1767 dal conte Leonardo, già gonfaloniere della città nel 1762, e da Teresa [...] del F. s'interruppe bruscamente per il suo rifiuto di prestare giuramento a Napoleone.
Deportato dapprima a Piacenza e Alessandria e poi in Corsica, fu infine relegato nell'isola di Capraia, dove rimase fino alla liberazione (1813), dimostrando ...
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ENRICO da Ceva
Raniero Orioli
Di questo frate minore, probabilmente originario di Ceva (Cuneo), non si conoscono dati anteriori al secondo decennio del sec. XIV né si sa quale esito abbia avuto la vicenda [...] facendo rilevare come non si fosse potuto ravvisare alcunché a loro carico. Né miglior esito ebbero i successivi appelli di fra Alessandro a Giacomo (1º agosto) e di questo a Federico (25 settembre).
E. ed i suoi riuscirono quindi a godere in Sicilia ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).