I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] dall’impiego dei vescovi da parte dell’imperatore.
8 Cfr. Ef 5,25.32. È l’argomento addotto, per esempio, dal concilio di Alessandria del 339: «Se ciò si dice riguardo alla donna, in maniera più appropriata lo si deve dire riguardo alla Chiesa e all ...
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Vescovo di Licopoli nel Basso Egitto (m. 326 circa), autore dello scisma detto meleziano, sorto dal suo atteggiamento durante la persecuzione di Diocleziano tra il 305 e il 306: mentre molti vescovi erano [...] loro pastori. Quando poi (306) Pietro riammise i lapsi nella Chiesa, M. si oppose pubblicamente al vescovo di Alessandria; deposto, organizzò la "chiesa dei martiri" secondo la concezione rigoristica della Chiesa che fa riavvicinare il suo scisma al ...
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ANFOSSI, Filippo
Mario Rosa
Nato a Taggia (Imperia) nel 1748, professò tra i domenicani a Genova e insegnò per molti anni nei collegi dell'Ordine, soprattutto ad Alessandria, dedicandosi contemporaneamente [...] alla predicazione. Degli anni postrivoluzionari, tardive quindi, sono le sue prime prove di scrittore controversista, in polemica con le tendenze razionalistiche, illuministiche e giansenistiche dello ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] , al capo di ogni singolo rito, della dignità di patriarca: vi sono quindi un p. di Gerusalemme dei latini (dal 1847), un p. di Alessandria dei copti (dal 1824), i p. di Antiochia dei melchiti (dal 1722), dei siri (dal 1783) e dei maroniti, un p. di ...
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Titolo che in Etiopia precede il nome dei monaci. Isolato, nella forma abbreviata abun, viene usato per designare, per antonomasia, il metropolita (nel passato monaco copto designato dal patriarca copto [...] di Alessandria d’Egitto; dopo il 1948, monaco etiopico). ...
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GIOVANNI BATTISTA di San Michele Arcangelo
Piero Doria
Fratello del futuro santo Paolo della Croce, nacque da Luca Danei e da Annamaria Massari il 4 apr. 1695 a Ovada, presso Alessandria.
Trasferitasi [...] ) fece seguito l'approvazione pontificia del 15 maggio successivo. Pertanto, grazie anche all'importante protezione dei cardinali Annibale e Alessandro Albani, nel 1744 vennero aperte due nuove case: S. Angelo a Vetralla e S. Eutizio a Soriano nel ...
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Filosofo cristiano (sec. 2º), dell'età di Commodo; le notizie sulla sua vita (fu nativo della Sicilia) e sulla sua attività sono scarse e contrastanti: di preparazione filosofica stoico-pitagorica, avrebbe [...] insegnato ad Alessandria, ove potrebbe forse identificarsi con uno dei maestri di Clemente Alessandrino; ma di P. si dice anche che avrebbe evangelizzato popoli d'Oriente, fino all'India. Il suo insegnamento dovette mirare a dare una interpretazione ...
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Successore di Sisto II, romano di nascita, resse la Chiesa dal 22 luglio 259 al 26 dic. 268, nel tranquillo periodo dell'impero di Gallieno. Di lui è celebre il carteggio con Dionigi d'Alessandria, sulla [...] dottrina della Trinità contro Sabellio, che negava la reale distinzione delle Tre Persone, e contro i Subordinaziani, che le facevano una dipendente dall'altra. È sepolto nel cimitero di S. Callisto. Festa, ...
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Asceta (Tabita, Palestina, 291 - Cipro 371), propagatore in Palestina della vita anacoretica. Secondo la vita scritta (390 circa) da s. Girolamo, primo esempio di romanzo agiografico latino, I., nato da [...] genitori pagani, mandato ad Alessandria per studiare, fu attratto dalla vita ascetica del solitario Antonio; tornato in patria, distribuiti i beni ai poveri, si ritirò nel deserto di Maiuma presso Gaza e visse cinque anni in un tugurio; poi, con ...
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Protagonista (sec. 4°) di una leggenda agiografica a sfondo morale che ebbe larghissima diffusione nel Medioevo (altre forme del nome sono Θαϊσία e Thaisis). In varie tradizioni è presentata come una giovane [...] cortigiana di Alessandria, convertita e redenta da Pafnuzio (secondo le Vitae Patrum). Su di essa Rosvita (n. 935 circa - m. forse dopo il 973) scrisse il suo dramma Pafnutius. T. fu cantata in versi da Marbodo nel sec. 11° e in poemi francesi dei ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).