GIORGIO di Laodicea
Mario Niccoli
Nato ad Alessandria circa il 290, morto dopo il 360, fu, durante la controversia ariana, uno degli esponenti del partito cosiddetto semiariano (v. arianesimo, IV, p. [...] chiara: in un primo momento almeno egli dovette parteggiare assai più decisamente per l'arianesimo, giacché, scomunicato da Alessandro di Alessandria del quale era prete, lo vediamo posto (circa 335) sul seggio di Laodicea ad mare (Siria) dal partito ...
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Gnostico del 2º sec., vissuto probabilmente ad Alessandria; frammenti di due suoi scritti tradiscono nette tendenze docetiche e encratitiche ed è stato perciò accostato a Taziano. ...
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Grammatico greco (sec. 1º d. C.) di Alessandria. Fu forse a Roma sotto Tiberio. Seguace della scuola aristarchea, oltre a commenti omerici scrisse "Sui proverbî alessandrini", "Sugli dèi", "Intorno all'ellenismo", [...] "Glosse" e un'opera, di almeno tre libri, sui segni critici usati da Aristarco nella sua ricostruzione del testo dei poemi omerici. Dei suoi scritti si hanno pochi frammenti ...
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Grammatico greco (sec. 5º d. C.), di Alessandria di Egitto (o di Mileto). Avversò l'atticismo del lessicografo Frinico. L'opera maggiore fu l'Ortografia, in cui polemizzava con l'opera omonima di Erodiano. [...] Scrisse sui nomi dei popoli (con spiegazioni etimologiche) e un lessico "delle parole dai varî significati", da cui deriverebbero tre estratti a noi giunti ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).