Patriarca (m. 412) di Alessandria d'Egitto (dal 385). Lottò contro il paganesimo (indusse i fedeli a distruggere il Serapeum con la famosa biblioteca), cercò di moderare la controversia tra s. Girolamo [...] e Rufino, intervenne nelle controversie origeniane dapprima favorendo i seguaci di Origene, poi perseguitandoli. E di origenismo accusò il suo avversario s. Giovanni Crisostomo ottenendone la deposizione ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] (5°-7° sec. d.C.) e conta la martire Ipazia, il suo scolaro e poi vescovo Sinesio di Cirene, Ierocle di Alessandria, Giovanni Filopono ecc. Questa estrema manifestazione del pensiero pagano, se da un lato si contrappose al cristianesimo, e ne fu ...
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Vescovo di Alessandria d'Egitto (m. 247). Discepolo di Ammonio Sacca, insieme col fratello Plutarco si convertì al cristianesimo, e fu discepolo e collaboratore di Origene, che sostituì nella direzione [...] della scuola, quando questi fu condannato e bandito dal vescovo Demetrio. Successo a questnella sede episcopale (231), mantenne la sentenza contro Origene. Festa, 14 luglio ...
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Secondo Giovanni il Notaio, scrittore greco del sec. V-VI, che ce ne ha lasciato una biografia, E. sarebbe stato vescovo di Alessandria dopo S. Cirillo d'Alessandria (morto nel 444) e avrebbe composto [...] una serie di 22 omelie sul digiuno, la carità, l'incarnazione, nascita, battesimo e tentazioni di Cristo, ecc. (ripubblicate, con la biografia di Giovanni, in Migne, Patr. graeca, LXXXVI, coll. 297-462 ...
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Matematico e fisico greco (3º sec. d. C.; secondo altri 2º, e anche 1º sec. d. C.). Mentre ben poco si sa della sua vita, quasi intatti ci sono giunti i suoi numerosi scritti (Pneumatica, Sulla costruzione [...] tecnico (fu detto ὁ μηχανικός), forse il maggiore dell'antichità (fu anche direttore della scuola meccanica di Alessandria). Oltre a nozioni teoriche, E. dà applicazioni e si compiace di giochi meccanici destinati a suscitare la meraviglia ...
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Filosofo greco (seconda metà sec. 6º - prima metà sec. 7º d. C.); ultimo rappresentante della scuola neoplatonica di Alessandria, fu in seguito chiamato dall'imperatore Eraclio a insegnare all'univ. di [...] Costantinopoli. Restano di lui un commento al De interpretatione di Aristotele e un trattato astronomico-cronologico ...
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Grammatico greco fiorito nella prima metà del sec. 2º d. C.: studiò con singolare finezza l'interpunzione in rapporto con l'ermeneutica. Delle numerose opere (sull'interpunzione in generale, su quella di singoli poeti come Omero e Callimaco) non restano che frammenti ...
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MASSIMO di Alessandria
Guido Calogero
È uno degli ultimi rappresentanti del cinismo classico, nell'età in cui esso viene in contatto col cristianesimo. Cinico nel tratto esteriore e cristiano nella [...] quale gli rispose aspramente. Secondo S. Girolamo (De viris illustr., 1 177), non altri che M. è l'Erone di Alessandria a cui è diretto, nelle opere di Gregorio, un discorso encomiastico: e solo l'ignoranza della rottura intercorsa fra questo encomio ...
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Filologo vissuto nell'ultimo periodo repubblicano e nel primo imperiale, documenta col suo indirizzo quanto ancor salda fosse sotto Augusto la tradizione di una grande scuola, quella di Aristarco (v.). [...] e non congrua unione di lettere. Fozio nella Biblioteca (104, b 40) ci attesta infine un volume sul Museo d'Alessandria, storia di questa che potremmo chiamare accademia dei dotti, i quali ivi vivevano stipendiati dal re.
Suida e Strabone (I ...
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MACARIO d'Alessandria
Monaco egiziano vissuto nel sec. IV; contemporaneo e amico di Macario l'Egiziano e spesso confuso con lui. Datosi alla vita monastica verso i 40 anni, morì quasi centenario. Prete, [...] sembra aver avuto grande influenza nelle colonie monastiche della Nitria. Un Λόγος περὶ ἐξόδου ψυχῆς e due Regulae ad monachos giuntici sotto il nome di M. (in Patrol. Graeca, XXXIV, coll. 385-392, 967-980) ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).