Archeologo (Napoli 1905 - Roma 1982), prof. dal 1948 all'univ. di Palermo, quindi a Napoli (dal 1966) e a Roma (dal 1970 al 1975), già direttore del Museo greco-romano di Alessandria d'Egitto. Socio nazionale [...] dei Lincei (1977). Si è dedicato soprattutto allo studio dell'arte greca e in particolare di quella alessandrina. Tra le opere: Documenti e ricerche di arte alessandrina, 4 voll., 1947-1959; Himera, I: ...
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PALLADIO di Galazia
Nicola Turchi
Vescovo e scrittore ascetico, originario di Galazia, si fece monaco a Gerusalemme verso il 386 e viaggiò poi per l'Egitto, da Alessandria al deserto di Nitria, visitando [...] le istituzioni monastiche che vi fiorivano numerosissime. Verso il 400 fu nominato vescovo di Elenopoli in Bitinia. Grande amico di S. Giovanni Crisostomo, allora vescovo di Costantinopoli e in disgrazia ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] 46 Cfr. Ar., ep. Alex. 2 ed ep. Eus. 5.
47 Cfr. Ar. ep. Eus. 4 ed ep. Alex. 3. Per la ricezione di Alessandro di Alessandria e Atanasio di questa caratteristica della generazione del Figlio, si vedano: Alex. Al., ep. Alex. 23-24 (in Thdt., h.e. I 4,1 ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] , cioè una sola persona. Un’affermazione del genere era estranea, oltre che ad Ario e ai suoi sostenitori, non solo ad Alessandro e a Eusebio di Cesarea, ma a buona parte dei convenuti a Nicea, in quanto partecipi della dottrina affermante Cristo, in ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] dall’impiego dei vescovi da parte dell’imperatore.
8 Cfr. Ef 5,25.32. È l’argomento addotto, per esempio, dal concilio di Alessandria del 339: «Se ciò si dice riguardo alla donna, in maniera più appropriata lo si deve dire riguardo alla Chiesa e all ...
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Scrittrice italiana (Cagliari 1898 - Pangbourne, Berkshire, 1994), sorella dell'attore Renato C.; per parecchio tempo firmò anche con il cognome da sposata, Terni Cialente. Stabilitasi nel 1921 ad Alessandria [...] d'Egitto, nel 1940 si trasferì al Cairo, dove svolse attività radiofonica e giornalistica in opposizione al regime fascista; tornò in Italia nel 1947. Esordì nel 1930 con un romanzo, Natalia, che risentiva ...
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La lotta contro Genova
Michel Balard
Il lungo secolo che va dal trattato di Milano del 25 maggio 1298, che mette fine alla guerra di Curzola tra Genova e Venezia, alla pace di Genova del 28 giugno [...] . Creta è la chiave di volta del sistema veneziano: scali indispensabili per le mude di Cipro e in seguito di Beirut e Alessandria, Candia e, in misura minore, Canea, Retimo e Sitia sono i magazzini dei prodotti d'Oriente e d'Occidente, porti di ...
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Vescovo di Licopoli nel Basso Egitto (m. 326 circa), autore dello scisma detto meleziano, sorto dal suo atteggiamento durante la persecuzione di Diocleziano tra il 305 e il 306: mentre molti vescovi erano [...] loro pastori. Quando poi (306) Pietro riammise i lapsi nella Chiesa, M. si oppose pubblicamente al vescovo di Alessandria; deposto, organizzò la "chiesa dei martiri" secondo la concezione rigoristica della Chiesa che fa riavvicinare il suo scisma al ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] la sua protezione. Ancora una volta, come al tempo di Origene, l'episcopato asiatico si schierava contro il patriarcato di Alessandria. La situazione si faceva così più grave.
I pochi frammenti giunti fino a noi (due lettere, brani della Thaleia, una ...
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ZIBIBBO
Giovanni Dalmasso
. Sotto questo nome è coltivato nell'Italia Meridionale e nelle isole uno dei più tipici moscati, noto in generale sotto il nome di Moscato d'Alessandria (o Moscatellone per [...] la grandezza dei suoi acini, o Salamanna in Toscana; e anche Malaga, Moscatel Gordo, in Spagna, ecc.). È fra le varietà d'uve da tavola più diffuse nel Bacino Mediterraneo ed è coltivata in Italia certo ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).