Nelle arti grafiche, il carattere che ha l’occhio delle lettere inclinato verso destra. Aldo Manuzio lo fece incidere per primo, al principio del 16° sec., da Francesco da Bologna e lo adottò per le sue [...] . La composizione in c. non ebbe dapprima maiuscole proprie, ma usò quelle del tondo. Dall’originario c. aldino, detto anche c. romano perché derivato dalla scrittura della cancelleria romana, nacquero, nella fonderia tipografica, molte altre ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] nel corso del Cinquecento (Tesi 2007: 203-209): emerge su tutti l’opera di ➔ Pietro Bembo, editore del Petrarca aldino (1501) e teorizzatore della lingua di ➔ Petrarca e ➔ Boccaccio nelle Prose della volgar lingua (1525), che impresse un marcato ...
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Ufficio addetto alla redazione e al rilascio di documenti sovrani. È un’istituzione risalente alle grandi monarchie orientali (Egizi, Ittiti, Babilonesi ecc.), che continua nei regni ellenistici. La c. [...] scrittura documentaria corsiva, nata in Italia nel 15° sec. accanto alla minuscola umanistica libraria, diffusasi ovunque nelle c. italiane e poi europee, fra 15° e 16° sec. e passata nella stampa per opera di A. Manuzio (carattere corsivo aldino). ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] .
Il Cinquecento, secolo della stampa, è anche il secolo della faticosa affermazione dell’apostrofo. Tuttavia, anche nel Dante aldino del 1502 l’uso è poco regolare (si trovano luno e laltro). Permangono, poi, nelle scritture manuali, abitudini ...
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CASTAGNA, Niccola
Ciro Cuciniello
Nacque a Città Sant'Angelo (Pescara) il 21 ott. 1823 da Michelangelo e da Raffaela Della Cananea.
Il padre Michelangelo (nato a Città Sant'Angelo il 21 febbr. 1783 [...] , dove sono anche ampie notizie sugli scritti del padre e del fratello).
Nel 1845 il C. rifiutava l'insegnamento al collegio Aldino di Prato, offertogli da A. Vannucci, che si era recato a Napoli per il VII Congresso degli scienziati. Fu severamente ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] collana di libri di dimensioni e prezzo ridotti in cui per la prima volta comparve utilizzato il carattere corsivo aldino, riproduzione della grafia cancelleresca rinascimentale (il corsivo è, a tutt’oggi, chiamato in francese italique e in inglese ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] di Petrarca (1501) e di Dante (1502). Egli diede testi filologicamente rivisti e corretti, stampati nel celebre corsivo aldino (ancor oggi il corsivo ha in inglese il nome di italic), modernizzati nella grafia, nella demarcazione delle parole e ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] Poliphilo. Anche la struttura dei Cantici (con le ovvie differenze quantitative: al grosso in-folio del prezioso incunabolo aldino comprendente 38 capitoli in prosa si contrappongono 17 sonetti, 2 capitoli, una sestina e una quartina) ricalca quella ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] rogato in piazza S. Marco. Ed è sicura la sua presenza a Venezia anche negli anni in cui uscivano le edizioni aldine del Petrarca e di Dante (1501-02), visto il preciso spazio che gli veniva riservato nella famosa polemica esplosa fra il Sabellico ...
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aldino
agg. – Di Aldo Manuzio; che ha rapporto con l’attività tipografica dell’umanista, editore e stampatore Aldo Manuzio e dei suoi discendenti, che furono attivi a Venezia nei sec. 15° e 16°. In partic.: edizioni a., i volumi stampati dai...
aldo
s. m. [dal nome del tipografo Aldo Manuzio]. – Ferro per doratura (detto anche ferro aldino) messo in uso forse nella tipografia dei Manuzio per le legature: suo elemento particolare è la foglia d’edera stilizzata ed è caratteristico...