Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Ronchey
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento la diffusione della stampa a caratteri mobili trasforma radicalmente [...] ad alta tiratura. Infine in Italia vengono ideati i due caratteri di stampa, il tondo “romano” e il corsivo “aldino”, che raggiungono un’alta definizione stilistica attorno agli anni Trenta a opera del punzonista francese Claude Garamond (1500-1561 ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] collana di libri di dimensioni e prezzo ridotti in cui per la prima volta comparve utilizzato il carattere corsivo aldino, riproduzione della grafia cancelleresca rinascimentale (il corsivo è, a tutt’oggi, chiamato in francese italique e in inglese ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] di Petrarca (1501) e di Dante (1502). Egli diede testi filologicamente rivisti e corretti, stampati nel celebre corsivo aldino (ancor oggi il corsivo ha in inglese il nome di italic), modernizzati nella grafia, nella demarcazione delle parole e ...
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EGIO, Benedetto
Franco Pignatti
Umanista spoletino, vissuto nel sec. XVI, sul quale possediamo scarse notizie biografiche.
Il letterato Evenzio Pico, anch'egli di Spoleto, che dovette conoscere l'E. [...] in Vaticano un'antologia greca del 1501 un Plinio il Giovane del 1508 e un Quintiliano del 1503, tutti aldini, ai quali aggiunse un Plauto sempre aldino del 1522 di altra provenienza. Una nota di possesso dell'E. è altresi su un codice di Svetonio ...
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GIOLITO DE' FERRARI
Giannetto Avanzi
. Celebre famiglia italiana di librai e di tipografi, la cui attività durò ininterrotta dal 1483 al 1606, principalmente in Trino di Monferrato, loro luogo d'origine, [...] e le iniziali G. G. Alcuni altri volumi con l'impresa della fenice ma senza le iniziali sono conosciuti: il Cicerone aldino in 8 volumi (Venezia 1540-41), un Plutarco in-folio (Basilea 1555), e un Omero (Basilea 1549) in 8°.
La continuazione ...
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TAGLIENTE, Giovanni Antonio
Luca Rivali
Non è nota la data di nascita, che si può presumibilmente collocare negli anni Sessanta del Quattrocento, forse intorno al 1465. Non si conosce il luogo esatto [...] di due mondi completamente separati e che sembra non si incontrino mai, come è evidente anche dall’elaborazione del corsivo aldino che nulla ha a che vedere con l’insegnamento grafico di Tagliente e la fissazione di modelli di corsivo cancelleresco ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] Poliphilo. Anche la struttura dei Cantici (con le ovvie differenze quantitative: al grosso in-folio del prezioso incunabolo aldino comprendente 38 capitoli in prosa si contrappongono 17 sonetti, 2 capitoli, una sestina e una quartina) ricalca quella ...
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RAMUSIO, Giovanni Battista
Massimo Donattini
RAMUSIO (Rannusio, Ramusius, Rhamnusius, Rhamusius), Giovanni Battista. – Secondo la Cronaca Ramusia di Girolamo Ramusio juniore, nacque a Treviso il 20 [...] lavorio su Quintiliano, ma anche su altri testi stampati da Manuzio (Columella, Virgilio, Lucrezio).
I contatti con l’ambiente aldino proseguirono anche dopo la morte del fondatore: Francesco d’Asola gli dedicò la terza deca di Tito Livio, nel 1519 ...
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TORRESANO (Torresani), Andrea
Franco Pignatti
Nacque ad Asola (nei pressi di Mantova) da Federico il 4 marzo 1451; ebbe fratello Giovanni Battista.
Intorno al 1474 si trasferì a Venezia, dove apprese [...] - F. Bierlaire - R. Hoven, in Opera omnia, I, 3, Amsterdam 1972, pp. 676-685; F.J. Mosher, The Fourth Catalogue of the Aldine Press, in La Bibliofilia, LXXX (1978), pp. 229-235, in partic. pp. 231-232; M. Lawry, Il mondo di Aldo Manuzio, Roma 1984 ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] rogato in piazza S. Marco. Ed è sicura la sua presenza a Venezia anche negli anni in cui uscivano le edizioni aldine del Petrarca e di Dante (1501-02), visto il preciso spazio che gli veniva riservato nella famosa polemica esplosa fra il Sabellico ...
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aldino
agg. – Di Aldo Manuzio; che ha rapporto con l’attività tipografica dell’umanista, editore e stampatore Aldo Manuzio e dei suoi discendenti, che furono attivi a Venezia nei sec. 15° e 16°. In partic.: edizioni a., i volumi stampati dai...
aldo
s. m. [dal nome del tipografo Aldo Manuzio]. – Ferro per doratura (detto anche ferro aldino) messo in uso forse nella tipografia dei Manuzio per le legature: suo elemento particolare è la foglia d’edera stilizzata ed è caratteristico...