OSSIDAZIONE
Sergio FUMASONI
Enzo BOERI
In chimica, in senso ristretto, la reazione di combinazione dell'ossigeno con un elemento o con un composto (C + O2 = CO2; 2MnO + O2 = 2MnO2) o la reazione [...] 'acido tereftalico dal p-xilene, l'anidride ftalica dalla naftalina e dall'o-xilene, l'acetone dall'alcole isopropilico, l'aldeide formica dall'acole metilico l'ossido di etilene dall'etilene, l'idrogeno dal metano, ecc.
L'ossigeno gassoso da solo od ...
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Sostanze odorose (dette anche oli eterei od oli volatili o essenze) ricavate da organismi vegetali o da secrezioni di piante o, in piccolo numero, anche da secrezioni animali. Gli oli essenziali a 15 °C [...] , la determinazione degli indici di acidità, di saponificazione, di etere, di acetile, oltre alle dosature di alcol, aldeidi, chetoni, fenoli, ossidi, composti azotati, composti solforati. Molto impiegata per l’analisi degli oli essenziali è la ...
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Ossigeno
Ferruccio Trifirò
Oltre a essere indispensabile per la vita degli organismi e per molte attività umane, quali il riscaldamento e la produzione di energia elettrica e termica, l’ossigeno è un [...] utilizzata per le seguenti tre tipologie di reazioni: (a) introduzione dell’ossigeno in una molecola per la produzione di aldeidi, chetoni, anidridi, epossidi, acidi, composti inorganici come H2O2, H2SO4, HNO3, O3 e per la purificazione di TiO2; (b ...
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ilide
Andrea Ciccioli
Composto chimico contenente un atomo carico negativamente legato a un atomo carico positivamente. Le ilidi sono rappresentabili mediante la formula generale RmX+−Y−Rn, dove R indica [...] reazione di Wittig, un efficace metodo sintetico per la preparazione di alcheni a partire da composti carbonilici (aldeidi e chetoni), secondo l’esempio seguente:
Le ilidi dello zolfo, anch’esse preparabili per deprotonazione dei corrispondenti ...
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Il termine di a.s. fu co niato nel 1937 dal botanico H. Molisch per indicare le sostanze tossiche emesse da piante superiori, nell'aria o nel terreno (o an che da microrganismi quali batteri, attinomiceti, [...] inibitrice della germinazione sui semi delle varie erbe.
In alcuni casi è la corteccia a emettere sostanze tossiche (aldeidi, ecc.), creando intorno alla pianta una barriera protettiva che la difende dall'infestazione di microrganismi. Quando funghi ...
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GLICOLI
Emanuele OLIVERI-MANDALA'
. Si chiamano così gli alcoli bivalenti che derivano dagl'idrocarburi per sostituzione di due ossidrili a due atomi d'idrogeno i quali si trovino però legati ad atomi [...] fosforica, ecc. Mentre i β e γ glicoli fomiscono degli ossidi ciclici, gli α glicoli possono dare origine alle aldeidi e ai chetoni corrispondenti:
Il glicol più importante è l'etilenico detto anche semplicemente glicol:
Nell'industria si prepara su ...
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(o amine) Composti chimici derivati dall’ammoniaca per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti radicali idrocarburici monovalenti. Secondo il numero degli atomi di idrogeno sostituiti [...] si ottengono a. secondarie e terziarie e infine i sali di tetralchilammonio. Si addizionano inoltre con il gruppo carbonilico di aldeidi e di chetoni, formando diversi prodotti complessi, dei quali i più noti sono le basi di Schiff. Le a. primarie ...
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Derivato trimetilico della glicocolla, costituente naturale dei tessuti vegetali e animali. Particolarmente abbondante in molte piante (semi di cotone, germe di grano, nei melassi di barbabietola ecc.), [...] mitocondriale. Sono in genere solidi ad alta temperatura di fusione e di decomposizione; sono composti a carattere polare che vengono impiegati per solubilizzare varie sostanze (chetoni, aldeidi, agenti tensioattivi, emulsionanti, coloranti). ...
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FOTOCHIMICA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e chimica)
Maurizio Padoa
È lo studio dei processi d'indole chimica originati da radiazioni luminose.
Cenno Storico. - Sebbene già dagli Egizî, dai Greci e dai [...] lunghezza d'onda 587-589 (riga D del sodio) corrisponde a 49.000 calorie; per formare una molecola di aldeide formica occorrono 112.300 calorie; di conseguenza bisognerebbe che una sola molecola assorbisse tre quanti di luce gialla per trasformarsi ...
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OCCHIO (XXV, p. 116; App. II, 11, p. 432; III, 11, p. 292)
Giovanni Battista Bietti
Anatomia e fisiologia. - Notevoli progressi sono stati realizzati nella conoscenza delle più minute strutture dei tessuti [...] (precedentemente chiamato Vit. A1) e il 3-diidroretinolo (precedentemente chiamato Vit. A2). I cromofori sono le aldeidi rispettivamente dei retinolo (retinal, già chiamato retinene 1) e del 3-diidroretinolo (3-diidroretinal, precedentemente chiamato ...
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aldeide
aldèide s. f. [dal ted. Aldehyd, ingl. aldehyde, abbrev. del lat. scient. al(cool) dehyd(rogenatum) «alcole deidrogenato», perché le aldeidi sono ottenute sottraendo una molecola di idrogeno all’alcole corrispondente]. – Nome generico...
aldeidico
aldeìdico agg. [der. di aldeide] (pl. m. -ci). – In chimica organica, che riguarda l’aldeide: gruppo a., il gruppo −CHO, la cui presenza caratterizza le aldeidi.