KALAMIS (Κάλαμις, Calamis)
P. Orlandini
1°. - Scultore greco del V sec. a. C., la cui opera costituisce il ponte di passaggio fra il primo periodo dello stile severo e l'età di Fidia. La tradizione letteraria [...] trasportata nei Propilei. K. fu inoltre autore di numerose bighe, quadrighe, cavalli, di una statua femminile non bene identificata (Alcmena? Plin., Nat. hist., xxxiv, 71) e di una statua dell'eroe focese Ifito, note attraverso un'iscrizione ora ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] . non è menzionata che una sola volta, e questa neppure sotto le proprie sembianze, ma in aspetto di Anfitrione presso Alcmena. Ed è da considerare che l'Arca di Kypselos non soltanto doveva assommare tutte le possibilità narrative dell'arte corinzia ...
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Vedi MEGARA dell'anno: 1961 - 1995
MEGARA (Μέγαρα)
L. Rocchetti
Città greca, centro politico della Megaride, la regione posta fra l'istmo di Corinto, l'Attica e la Beozia, a breve distanza dal golfo [...] mègaron di Demetra, costruito da Cara durante il suo regno.
Scendendo dalla collinetta, verso N, viene notata la tomba di Alcmena, ivi deceduta durante un viaggio da Argo a Tebe; nelle vicinanze della città, in località Rhus, Pausania cita un altare ...
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TEBE (Θῆβαι, Thebae)
L. Vlad Borrelli
F. Zevi
2°. - Città in Beozia e antica capitale di questa parte della Grecia, una delle più illustri città della leggenda e della storia ellenica, centro di un [...] al IV sec. (dal nome della figlia di Atlante e madre di Armonia o, secondo altre fonti, da Elektryon, padre di Alcmena, o da Elettra figlia di Anfione); essa ricorda nella sua struttura la porta principale di Messene, forse era a dìpylon, affiancata ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] figlia, Ebe. Delle numerose donne mortali da lui amate, basterà ricordare Semele, figlia del tebano Cadmo, che gli generò Dioniso; Alcmena, madre di Eracle; Leda, madre dei Dioscuri e di Elena; Danae, che gli generò Perseo.
Zeus fu il dio panellenico ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] Erodoto (v, 59) afferma iscritte sui tripodi in onore di Apollo Ismenio a Tebe, oppure che Pausania lesse sul thàlamos di Alcmena (ix, ii, i) ed altrove (i, 43, 7; viii, 14, 4, ecc.). Indubbiamente falsa era anche l'iscrizione del disco, conservato ...
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KYPSELOS, Arca di
E. Simon
Arca in legno di cedro, con ricchi fregi figurati in avorio, opera perduta di ignoto artista corinzio del VI sec. a. C., dono votivo fatto al santuario di Olimpia dalla dinastia [...] , percuote la brutta Adikia. Due donne pestano nel mortaio - Idas riconduce Marpessa - Zeus porge coppa e collana ad Alcmena - Menelao minaccia Elena - Medea, sposa, troneggia tra Giasone e Afrodite - Apollo Musagete in mezzo alle Muse che cantano ...
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anfitrione
anfitrïóne s. m. [dal lat. Amphitryon o Amphitruo -onis, gr. ᾿Αμϕιτρύων]. – Il padrone di casa, generoso e ospitale, nei riguardi degli invitati a un pranzo, a un banchetto in casa sua: brindiamo all’a., al nostro a.!; sei un vero...