Generale persiano (m. 395 a. C.), satrapo di Lidia e Caria dal 413; nel 412 fu indotto da Alcibiade a intervenire nella guerra del Peloponneso a favore di Sparta, che non sostenne però con coerenza. Nel [...] 407 fu sostituito da Ciro il Giovane. Quando questi si ribellò al fratello e mosse alla conquista del trono, T. assisté Artaserse II nella battaglia di Cunassa (401); poi tornò come satrapo in Lidia. Scoppiata ...
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Uomo politico e generale finlandese (Juva 1757 - Carskoe Selo 1814). Favorito di Gustavo III di Svezia, detto per questo "l'Alcibiade del Nord", partecipò ai negoziati con la Russia (1783) e la Danimarca [...] (1787) e, sotto Gustavo IV, giudò le operazioni in Pomerania contro i Francesi (1805-07). Esiliato dopo la rivoluzione del 1809, divenne suddito russo ...
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Satrapo persiano (circa 450-370 a. C.) della Frigia ellespontica a partire dal 413. Favorevole a Sparta durante la guerra del Peloponneso, fece uccidere Alcibiade che si era rifugiato presso di lui. Più [...] tardi invece si accostò ad Atene e assieme a Conone organizzò la flotta che batté gli Spartani a Cnido (394). Richiamato alcuni anni dopo a Susa, e sostituito (387) nel governo della satrapia da Ariobarzane, ...
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Pittore greco (seconda metà 5º sec. a. C.), figlio di Aristofonte e nipote di A. il vecchio. Dipinse ad Atene un quadro con le personificazioni dei giochi olimpici e pitici incoronanti Alcibiade (vittorioso [...] nel 418-416), e un altro con Alcibiade seduto in grembo a Nemea, personificazione dei giochi nemei. ...
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Storico e critico francese (Parigi 1848 - ivi 1911), figlio di Arsène. Collaboratore della Revue des Deux Mondes e del Journal des Débats, reso celebre dal suo secondo lavoro, Histoire d'Alcibiade (1873), [...] dal 1894 membro dell'Accademia di Francia, si occupò in particolare di storia antica (La loi agraire à Sparte, 1884, Aspasie, Cléopatre, Théodora, 1890) e di storia napoleonica (1814, Histoire de la campagne ...
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Stratego e uomo politico ateniese della seconda metà del 5º sec. a. C. Nel 412 operò come ammiraglio nelle acque di Samo, poi si adoperò vanamente per impedire il ritorno di Alcibiade in Atene; nel 411 [...] fu uno dei capi del movimento oligarchico dei Quattrocento. Inviato a Sparta con Antifonte e altri per concludere la pace non approdò a nulla; al ritorno fu ucciso da un tal Trasibulo ...
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Ateniese (seconda metà del 5º sec. a. C.), famoso per il suo atteggiamento di avversione per tutta l'umanità, maturato come reazione all'ingratitudine degli uomini; si diceva che stimasse soltanto Alcibiade, [...] perché avrebbe causato la rovina degli Ateniesi. Gli antichi, soprattutto Luciano nel dialogo Timone (o Il misantropo), ne idealizzarono la figura, come di precursore del cinismo. n Dopo il dialogo di ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), della scuola di Alessandria. Fu scolaro di Ammonio, figlio di Ermia, ed ebbe per discepoli Elia e Davide, anch'essi, come lui, noti come commentatori. Di O. restano [...] una vita di Platone e commentarî all'Alcibiade primo, al Filebo, al Fedone, al Gorgia. ...
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Nome di due scultori ateniesi. Il primo (fine 5º sec. a. C.) lavorò alla decorazione dell'Eretteo. Il secondo (sec. 3º a. C.) fu attivo a Pergamo, dove collaborò con Nicerato. Le fonti gli attribuiscono [...] una statua bronzea di Asclepio, un Alcibiade sulla quadriga e un monumento per le guerre contro i Galati raffigurante un Attalo e un Eumene. Un'iscrizione rinvenuta a Ostia nel 1969 lo indica quale autore del ritratto di Antistene, opera tramandataci ...
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Generale ateniese (n. 470 circa - m. 413 a. C.), più volte stratego: fautore della guerra contro Sparta, fu da Aristofane, negli Acarnesi (425), rappresentato come un guerrafondaio brutale. Nel 421 fu [...] tra i firmatarî della pace di Nicia; nel 416-15, come stratego autocratore, comandò, assieme a Nicia e Alcibiade, la spedizione di Sicilia. Cadde da valoroso (413) durante uno scontro presso Siracusa. ...
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interlocutore
interlocutóre s. m. (f. -trice) [der. del lat. interlŏqui «interloquire», part. pass. interlocutus]. – La persona con cui si parla: rivolgersi al proprio i.; interrompere il proprio interlocutore. In senso più ampio, chi prende...