Popolazione delle vallate settentrionali degli Urali e delle foreste dell’Ob´, sulla sponda sinistra di questo fiume a valle di Tobol´sk, noti anche come Mansi. Insieme ai vicini e affini Ostiachi, costituiscono [...] il ramo orientale (ugrico) degli Ugrofinni. Acculturati ai modelli russi, erano tradizionalmente cacciatori di alce, di zibellino e di altri animali da pelliccia.
Il vogulo appartiene, con l’ostiaco e l’ungherese, al ramo ugrico della famiglia ...
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Wakash Gruppo linguistico di popolazioni indigene nordamericane, stanziate sulla costa pacifica canadese, a S dello Skeena e a N del basso Columbia, e su alcune parti dell’isola Vancouver; comprende [...] i Kwakiutl e i Nutka. L’economia era basata sulla pesca, sulla caccia alla balena e all’alce. Importanti le società segrete, e i potlatch (➔), praticati solennemente. Era diffusa la schiavitù, costante lo stato di guerra tra le tribù; l’avvento dei ...
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Forma di scrittura composta di disegni di oggetti (pittogrammi), assunti con valore significativo ora aderente e immediato ora simbolico e astratto. Differentemente dai geroglifici, nessuno dei disegni [...] Praterie che la p. raggiunse una più perfetta espressione. Il materiale scrittorio era costituito da pelli di bisonte, di alce e di cervo, raramente da corteccia. Gli argomenti trattati si raggruppano in quattro sezioni: a) racconti invernali, specie ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] , a quanto sembra, nomi con referenti animati non-umani ambigeneri, come sarebbero, ad es., *(un) alce (maschio) ~ *(una) alce (femmina).
I nomi epiceni (cioè «comuni») designano indifferentemente i due sessi; i loro modificatori e specificatori ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] tasso, uosa, vanga, o attestate più tardi come uro; in alcuni casi esse denotano cose sconosciute al mondo latino (alce), in altri sostituiscono parole latine (vanga al posto di bipalium). La documentazione in tutte le lingue romanze assicura che si ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] restringimento è prodotto avvicinando il labbro inferiore agli incisivi superiori (sia per le sorde che per le sonore: [f]alce e [v]ale); cfr. .
L’articolazione delle nasali bilabiali consiste nel generare un’occlusione nella cavità orale accostando ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] le estreme regioni settentrionali dei continenti, unite dai ghiacci dell’Artico. Tra i grandi Ungulati sono tipici l’alce (Alces alces), la renna (Rangifer tarandus tarandus), il cervo (Cervus elaphus). L’antilope saiga (Saiga tatarica) vive nelle ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] del Golfo del Messico si estendono formazioni a mangrovia.
La fauna dei grandi Mammiferi ricalca quella eurasiatica, con alce, caribù (sottospecie della renna), cervo (wapiti), e bisonte (Bison bison). Endemica è invece l’antilocapra (Antilocapra ...
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alce
s. m. o f. [dal lat. alces f., gr. ἄλκη f., voce di origine germ.]. – Ruminante della famiglia cervidi (lat. scient. Alces alces), unico rappresentante del genere Alces; ha statura grande e robusta, con collo e tronco brevi, testa e arti...
alcea
alcèa s. f. [dal lat. alcĕa, gr. ἀλκέα]. – Erba perenne delle malvacee (Malva alcea), che cresce negl’incolti in Europa; in passato si usava, come la malva e l’altea, per infusi espettoranti.