Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] cariche consente la formazione dell'elica. Analogamente, la poli-L-lisina acquista struttura ad α-elica solo in ambiente alcalino, quando scompaiono le cariche positive sulle catene laterali. Tra gli amminoacidi i cui polimeri non formano α-elica a ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] gas di scarico sotto forma di SO2. Si hanno vari sistemi per recuperare l’SO2, per es., il lavaggio con soluzioni alcaline. Dati i forti quantitativi di gas da trattare, la loro temperatura piuttosto alta, la bassa concentrazione in SO2, il recupero ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] fino a 4 e diminuisce poi di nuovo fino a 1.
I gruppi sono numerati progressivamente a partire dai metalli alcalini fino ai gas nobili. Tuttavia viene ancora ampiamente utilizzata una notazione che deriva dall’originale tabella di Mendeleev, nella ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] la limatura di f. con nitrato di potassio oppure ossidando l’idrossido ferrico con cloro e bromo in soluzione alcalina concentrata. I f. sono ossidanti più forti del permanganato.
Composti ferrici
Sono i composti che contengono ferro trivalente. In ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Nuovi ambiti di indagine della chimica
Carsten Reinhardt
Nuovi ambiti di indagine della chimica
Intorno al 1900 un attento osservatore del panorama [...] , fu tra gli altri Humphry Davy (1778-1829) a impiegare metodi elettrochimici per la scoperta dei metalli alcalini e alcalino-terrosi. Nella seconda metà del secolo, utilizzando metodi spettroscopici fu trovato l'elio sulla superficie solare, ancora ...
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RADICALI LIBERI
John M. C. Gutteridge e Francesco Minisci
Biologia e patologia di John M. C. Gutteridge
Sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di storia e di chimica dell'ossigeno: a) l'ossigeno e i suoi [...] OH; Mn+ = Fe2+, Cu+, Ti3+, ecc.).
Composti carbonilici possono essere ridotti a radicali anioni mediante metalli alcalini o alcalino-terrosi:
gli alogenoderivati, invece, possono essere ridotti per via radicalica da sali di metalli di transizione a ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] parziale o completa delle due catene. Gli agenti che vengono impiegati a tale scopo sono il calore o un pH alcalino. La possibilità di denaturare il DNA fu, in realtà, scoperta prima della formulazione del modello strutturale, con l'osservazione dell ...
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alcalino
agg. [der. di alcali]. – Relativo agli alcali: reazione a. (o basica), quella di un liquido (capace di far passare dal rosso al blu il colore di una cartina di tornasole) nel quale gli ioni ossidrili (OH) sono in eccesso rispetto...
alcalinita
alcalinità s. f. [der. di alcalino]. – In chimica, la proprietà (detta anche basicità) di una soluzione di presentare reazione alcalina: è l’opposto dell’acidità e viene indicata con un pH superiore a 7.