. Triclorometano, CHCl3. Scoperto nel 1831 dal Soubeiran, fu introdotto in terapia nel 1847 dal Simpson. Si forma per azione del cloro sul metano, insieme con altri prodotti di sostituzione clorurati. [...] per azione clorurante e ossidante sull'alcool etilico o sull'acetone, o per decomposizione del cloralio o del cloralio idrato con idrato alcalino.
In pratica si fa una poltiglia di cloruro di calce e acqua, vi si aggiunge l'alcool o l'acetone, e si ...
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Fisica
Fisica dello stato solido
C. di colore Denominazione di particolari difetti reticolari capaci di alterare la trasparenza di materiali cristallini, in particolare impartendo a questi una colorazione; [...] , disposti alternativamente nel reticolo. Tali difetti sono ottenuti riscaldando i cristalli in atmosfera ricca del metallo alcalino, modificando la composizione stechiometrica del cristallo per l’assorbimento degli atomi del metallo (tale metodo è ...
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MARTIUS, Karl Alexander von
Chimico tedesco, figlio di Karl Friedrich, nato a Monaco il 19 gennaio 1838, morto a Stauffenhof il 27 febbraio 1920. Fu uno dei pionieri dell'industria tedesca dei coloranti. [...] , sale sodico o calcico del dinitro-α-naftolo, e qualche anno dopo con H. Michelhaus il giallo Vittoria, sale alcalino del dinitro-cresolo orto e para.
Nel 1867 fondò, col Michelhaus, la Deutsche Chemische Gesellschaft in Berlino; partecipò anche ...
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VERONAL
Sergio BERLINGOZZI
Alberico BENEDICENTI
Acido dietil-barbiturico, Sedival. Fra i numerosi derivati dell'acido barbiturico esso è il più noto e importante per le sue applicazioni terapeutiche [...] % a 15° e del 6% a 100°. È facilmente solubile in alcool, in etere, in alcali acquosi. Per evaporazione delle soluzioni alcaline si ottengono, naturalmente, i derivati metallici, fra i quali è di uso comune il veronal sodico o medinal (v. barbiturico ...
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POMATE o unguenti (unguenta)
Agostino Palmerini
Preparazioni farmaceutiche per uso esterno in forma di masse di consistenza molle, e costituite da un eccipiente (grasso di maiale semplice o benzoinato, [...] adoperati per la preparazione.
La Farmacopea italiana (1929) registra: la pomata di Helmerich o pomata antipsorica o unguento alcalino con zolfo (unguentum alcalinum cum sulphure: solfo sublimato lavato gr. 17, carbonato di potassio 8, grasso con ...
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STREPTOTRICINA
Massimo ALOISI
. Antibiotico prodotto dall'attinomicete Actinomyces lavendulae e isolato da S. A. Waksman e H. B. Woodroff (1942). Il nome deriva dal termine generico streptothrix, che [...] , attiva contro i germi Gram-negativi e anche contro alcuni Gram-positivi; la sua azione è ottimale in mezzo lievemente alcalino ed è altrettanto efficace in vivo quanto è dimostrabile in vitro; è poco tossica per l'organismo animale, sebbene lo ...
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Derivato acetilico dell’acido salicilico; ha formula HOOCC6H4OCOCH3 ed è noto con il nome commerciale di aspirina, uno dei farmaci di più largo consumo nel mondo, usato come analgesico, antireumatico, [...] l’acido salicilico (con anidride acetica, cloruro d’acetile ecc.). Si presenta in cristalli bianchi di sapore acidulo, con punto di fusione di 135 °C; s’idrolizza dando acido acetico e salicilico: l’idrolisi è facilitata da un ambiente alcalino. ...
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Famiglia di licheni Pirenocarpi a tallo cilindrico o cespuglioso, viventi per lo più sulle rocce, lungo le coste marine, nei paesi caldi. Le R. comprendono circa 50 specie, di cui gran parte sono ascritte [...] tinctoria (v. .), che forniscono l’oricello di mare, sostanza colorante derivante da acidi lichenici incolori che, se posti in ambiente alcalino, si scindono dando luogo a orcina dalla quale si ricava l’orceina, principio colorante dell’oricello. ...
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LISCIVIA
Eugenia Garulli
. Nell'uso comune si chiama liscivia un miscuglio di cenere di legna e acqua bollente adoperato a scopo detergente. La proprietà detergente del miscuglio è dovuta alla potassa [...] si esercita l'industria saponiera.
Spesso sono usate dall'industria saponiera, per alcuni tipi di sapone, liscivie alcaline, le quali rappresentano sottoprodotti e scarto di lavorazione di altre industrie, in cui liscivie sodiche già adoperate non ...
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(o clorobutadiene) Composto chimico, CH2=CHCCl−CH2, liquido incolore; in appropriate condizioni, polimerizza in un prodotto di proprietà simili a quelle del caucciù naturale ed è perciò impiegato per la [...] a partire dal butadiene, trattato con cloro in fase gassosa: si ottiene una miscela di clorobuteni che successivamente si isomerizza fornendo essenzialmente l’isomero 1,2; questo in ambiente alcalino perde una molecola di HCl dando cloroprene. ...
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alcalino
agg. [der. di alcali]. – Relativo agli alcali: reazione a. (o basica), quella di un liquido (capace di far passare dal rosso al blu il colore di una cartina di tornasole) nel quale gli ioni ossidrili (OH) sono in eccesso rispetto...
alcalinita
alcalinità s. f. [der. di alcalino]. – In chimica, la proprietà (detta anche basicità) di una soluzione di presentare reazione alcalina: è l’opposto dell’acidità e viene indicata con un pH superiore a 7.