Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] plurale come singolare), guerrigliero (che avrebbe ripreso forza nel Novecento), baraonda, acclarare, riffa, garrotta, galgo, alcazar, conquistador, peón, paccottiglia, sangue blu (calco di sangre azul), guappo. Il sostantivo compleanno, entrato nel ...
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PROCACCINI, Camillo
Odette D'Albo
PROCACCINI, Camillo. – Nacque a Parma il 3 marzo 1561 da Ercole e dalla sua seconda moglie, Nera Sibilla. Formatosi nella bottega paterna, già nel 1571, a soli dieci [...] commissionò a Procaccini due dipinti, perduti, destinati alle collezioni dei reali di Spagna e allestiti nel Salon Nuevo dell’Alcázar di Madrid (Pierguidi, 2012).
La sua ultima opera è forse l’Adorazione dei Magi nella parrocchiale di Biumo Inferiore ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] X [1906-1907], p. 379) e negli inventari del palazzo reale di Madrid (1666 n. 631, 1686 n. 308: vedi I. Bottineau, L'Alcázar de Madrid et l'inventaire de 1686, in Bulletin hispanique, LX [1958], p. 163).
Alla fine della sua vita il B. si dedicò a una ...
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RUSTICI, Francesco detto il Rustichino
Annalisa Pezzo
– Nacque a Siena da Vincenzo e da Pompilia Landi e fu battezzato il 20 aprile 1592, padrino il pittore Anselmo Carosi (Bagnoli, 1980, p. 186). Sulla [...] cardinale nell’ottobre 1624, è da collocarsi entro il 1625. Giunte in Spagna dopo la sua morte, le opere, ricordate nell’Alcazar di Madrid a partire dal 1666, andarono in parte perdute nell’incendio del 1743, e in parte, successivamente, disperse. La ...
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SEBASTIANI, Sebastiano (Bastiano). – Nacque a Recanati verso il 1567 da Cesare di Bastiano, fornaio, in seguito pizzicagnolo, e dalla «gentildonna» Isabella, originari di Camerino, come consta da una deposizione [...] a realizzare per 1200 scudi, con il socio Giovan Pietro Ludovici, copie in bronzo di tre sculture antiche per il Real Alcázar di Madrid: il Germanico di villa Montalto, il Fauno di palazzo Caetani, il Gladiatore di casa Vitelleschi (quietanza: 17 ...
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FARELLI, Giacomo
Mario Alberto Pavone
Nacque a Roma nel 1629, da padre siciliano e da madre sorrentina (cfr. Roselli, 1697). Dopo un periodo di studi umanistici si trasferì a Napoli dove il 18 ott. [...] in relazione ad un dipinto di analogo soggetto della cattedrale di Siviglia (Borea, 1977, p. 558). Da un inventario dell'alcazar di Madrid risulta inoltre presente in Spagna, nel 1694, una sua Allegoria del Tempo (Perez Sanchez, 1965, p. 392).
Fonti ...
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Tecnica. - È un metodo di pittura che adopera pigmenti colorati temperati con gomma, e, come l'affresco, richiede grande prontezza e sicurezza di esecuzione; ed è tanto più pregevole, quanto più sono intatte [...] scene teatrali e di figurini, esso è anche oggi in grande voga.
Quasi solo la Spagna, che in Louis Paret y Alcazar ha avuto alla fine del Settecento un piacevole illustratore di scene popolari acquerellate sul gusto dei cronisti francesi, ed a metà ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] del primo ministro Haro, causa di notevoli scandali. Mercurio e Argo (Prado); era una soprapporta della Sala del Trono nell'Alcázar di Madrid con altri tre quadri del V. periti nell'incendio del 1734. I due capolavori Las Meninas e le Filatrici ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] nel deserto o nel fortino assediato del West ricondusse, rispettivamente, le vicende ispano-franchiste di L'assedio dell'Alcazar (1940) e quelle coloniali di Bengasi (1942).
Sarebbe comunque ingiusto ridurre al solo livello di registi di regime ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] si può constatare dalle superstiti cinte di Cáceres, Badajoz, della Alcalà di Guadalajara e, infine, dai resti delle mura dell'Alcazar di Siviglia con la torre del Oro. Quest'ultima è una torre albarrana, ovvero esterna, ed è una struttura tipica ...
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alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...