Poeta satirico, nato in Siviglia nel 1530. Seguì la carriera delle armi e s'imbarcò sulle galere del marchese di Santa Cruz. Ritiratosi nella città natia, attese allo studio dei classici latini e italiani e alle cure serene d'una poesia spontanea e festosa. Scrisse poesie d'amore delicate di forma e di pensiero, petrarcheggianti nei metri e nei concetti, e appartenne al gruppo d'italianisti sivigliani ...
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Fu chiamata Alces dai Romani. Il suo territorio fu il teatro della guerra contro Tiberio Sempronio Gracco (180 a. C.). Ma, dopo conquistata da questo la Celtiberia, questa città non compare più nella storia, [...] incursioni di frontiera, in cui Arabi e cristiani rivaleggiavano, la città fu distrutta. In epoca più tarda troviamo Alcázar conquistata da Alfonso IX, poi in possesso dell'ordine di Santiago, quindi di quello di S. Giovanni di Gerusalemme ...
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Pittore (Madrid 1746 - ivi 1799). Allievo di G. Velázquez e del francese Ch. de la Traverse, fu vicesegretario dell'accad. di S. Fernando. Dipinse quadri sacri (chiesa di S. Juan del Ramo a Viana, Navarra), scene di genere e paesaggi ...
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Avventuriero inglese (n. 1525 circa - m. Alcázar 1578); figlio di Sir Hugh Stucley, fu ritenuto figlio illegittimo di Enrico VIII. Dopo aver combattuto col duca di Suffolk in Francia e alle frontiere scozzesi, [...] tessé intrighi con Enrico II di Francia (1552). Partito per colonizzare la Florida, si diede alla pirateria d'alto mare. Arrestato a Cork (1565), fu condotto a Londra e liberato. Si recò in Irlanda col ...
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Il càssero era sulle navi antiche la parte rialzata a poppa, e aveva il doppio scopo di facilitare il combattimento e di permettere di tenere il comando della nave da una posizione elevata. Sul càssero stava la ruota del timone. Talune navi avevano anche, eretta nel càssero di poppa, una soprastruttura pontata, chiamata casseretto, che conteneva gli alloggi del comandante e degli ufficiali. Nelle navi ...
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Poeta spagnolo (Los Palacios, Siviglia, 1904 - ivi 1969), direttore dei giardini dell'Alcázar di Siviglia. Ha pubblicato raccolte di poesie (Canción del amante andaluz, 1941; Kasida del olvido, 1947; Tierra [...] y canción, 1948), opere in prosa di tema prevalentemente andaluso (Sevilla en los labios, 1938; Pueblo lejano, 1954), saggi critici (Francisco de Bruna y Ahumada, 1964) ...
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Architetto e scultore (n. Valladolid - m. Toledo 1561); aiutò Alonso de Covarrubias nei lavori dell'Alcázar a Toledo. Sono opera sua inoltre, nella cattedrale di Toledo, la cancellata (terminata nel 1548) [...] della cappella principale e i pulpiti adiacenti. Diede grande impulso alla diffusione dell'arte del Rinascimento nella Spagna anche con la traduzione (1552) del Terzo e quarto libro d'architettura di S. ...
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Architetto (Covarrubias, presso Burgos, 1488 circa - Toledo dopo il 1564); "arquitecto mayor" di Carlo V (dal 1537). Operò la trasformazione dell'Alcázar di Toledo. ...
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Pittore (notizie dal 1539 - m. Madrid 1597), scolaro di F. Salviati. Dal 1567 in Spagna con P. Cajesi, fu attivo all'Alcazar, al Pardo, all'Escorial. Nota è una Circoncisione (1571-77, Madrid, Accad. di [...] S. Fernando) ...
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alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...