CLEFI (Cleb, Clep, Clip, Cleps, Cleph, Clebus, Cleffo, Claffo), re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Appartenente alla stirpe di Beleos, una delle grandi famiglie da cui i Longobardi avrebbero tratto in [...] dalla frazione che era insorta contro il colpo di Stato compiuto da Elmichi sul finire della primavera del 572.
La tragica fine di Alboino e il colpo di Stato, che avevano troncato a mezzo l'opera avviata dal gran re, l'unica persona capace, in quel ...
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Signore di Verona (n. 1291 - m. Treviso 1329). Figlio di Alberto I, associato nel 1308 alla signoria dal fratello Alboino, con questo fu nominato vicario imperiale di Verona da Enrico VII nel 1311; con [...] la morte del fratello rimase unico signore (28 ott. 1311). Per la conquista di Vicenza, tolta ai Padovani, fu impegnato in due guerre vittoriose (1312-14 e 1317-18), che costrinsero il comune di Padova ...
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ARECHI I
Paolo Bertolini
Secondo duca longobardo di Benevento; parente e forse precettore dei figlioli di quel Gisulfo I cui Alboino, nel 569, appena entrato in Italia, aveva affidato il compito di [...] nell'Italia meridionale in quel periodo, era bene a conoscenza - e lo dimostra a varie riprese - dei casi, dall'arrivo di Alboino in poi, della propria terra, dove, ancora alla sua epoca, doveva esser vivo il ricordo della famiglia di A. e delle sue ...
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Re dei Londogardi, resse nella Pannonia concessagli da Giustiniano le tribù longobarde del 544 al 565, lottando contro i Gepidi. Padre di Alboino. ...
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Signore di Verona (n. 1340 - m. 1375). Figlio di Mastino II, successe al fratello Cangrande II, da lui ucciso, il 14 dic. 1359 con l'altro fratello Paolo Alboino (n. 1343 - m. 1375) che però escluse praticamente [...] dal potere e finì per sopprimere. Ostile dapprima ai Visconti, da ultimo si alleò con Bernabò. Curò l'edilizia di Verona che per lui meritò l'appellativo di "marmorea" ...
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DELLA SCALA, Beatrice
Gigliola Soldi Rondinini
Era figlia legittima di Mastino (II), signore di Verona e Vicenza e di Taddea di Iacopo da Carrara e sorella quindi di Cansignorio, Cangrande (II) e Paolo [...] Alboino, sono però ignoti sia il luogo sia l'anno della sua nascita. Nel 1342 era stata promessa in matrimonio ad Andrea dei Pepoli, ma, nel 1343, Mastino, in occasione della visita fatta a Giovanni Visconti dopo la fine della guerra combattuta ...
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ARECHI II
Paolo Bertolini
Quindicesimo duca di Benevento, assunse nel 758, per un atto di autorità del re Desiderio, il governo di uno dei più vasti ducati del regno dei Longobardi.
Profittando delle [...] si dichiaravano pronti a riconoscere (757). Non conosciamo la reazione di Pipino a tale richiesta, anche se ci è noto che Alboino ed i suoi grandi giurarono fedeltà al re franco ed a S. Pietro. I due duchi ritenevano vantaggiosa alla loro autonomia ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] del re nei suoi riguardi. Ed anche in questo caso la spiegazione del contegno di A. è suggerita dal ricordo di Alboino: Arechi aveva infatti stretti rapporti col nipote del primo duca longobardo in Italia, Gisulfo, primo duca del Friuli e come tale ...
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Succeduto a Turisindo, dopo alcune vittorie nella lotta contro i Longobardi, che gli provocarono contro anche gli Avari, fu vinto e ucciso (567) e il suo popolo scomparve dalla storia. La lotta, secondo [...] la tradizione, sarebbe stata originata dal rapimento di sua figlia Rosmunda da parte di Alboino re dei Longobardi; questi, ucciso C., è fama ricavasse una coppa dal suo cranio. ...
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Prefetto d'Italia (sec. 6º). Generale bizantino, fu successore di Narsete: caduto in disgrazia verso il 568, durante la calata dei Longobardi, si ritirò a Ravenna, lasciando che ogni singola città si difendesse [...] da sé. Presso di lui si rifugiarono Rosmunda ed Elmichi dopo l'assassinio del re Alboino. E la leggenda parlò di un accordo di Rosmunda con lui, per sbarazzarsi d'Elmichi. ...
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subito1
sùbito1 agg. [dal lat. subĭtus, affine a subire «andare sotto, avvicinarsi»], letter. – 1. Improvviso, repentino, che avviene o si manifesta d’un tratto: l’amor di lui, già nel cuor di lei intiepidito, con s. fiamma si raccese (Boccaccio);...
teschio
tèschio s. m. [lat. *testŭlum, dim. di testu o testum «coperchio o vaso di terracotta» (cfr. testo2 e testa1)]. – Il complesso delle ossa della testa; è termine dell’uso com., e si dice quasi esclusivam. di cadaveri o di carogne: un...