FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] fatto di cronaca, commento di Vasco Pratolini, ma anche Dino Risi, Antonioni e di artisti e scrittori come AlbertoMoravia, Leonardo Sinisgalli e Renato Guttuso. L'esperimento, che non riuscì a raggiungere i circuiti distributivi, ebbe fine con ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] Le cinéma italien, 1990, pp. 17-18), perché, per dirla con le parole di un altro testimone come AlbertoMoravia, "il cinema di epoca fascista rifletteva inconsapevolmente la situazione sociale dell'Italia sotto il fascismo, cioè una piccola borghesia ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] alle precedenti esperienze di famosi intellettuali accostatisi al mondo della canzone (Pier Paolo Pasolini, AlbertoMoravia, Alberto Arbasino, Italo Calvino, Franco Fortini, questi ultimi coinvolti nell’esperienza nota come Cantacronache, dal ...
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SOLDATI, Mario
Raffaele Manica
– Nacque a Torino, in via Ospedale 20 (oggi via Giolitti), all’una di notte del 17 novembre 1906 da Umberto e da Barbara Bargilli. Ebbe una sorella minore, Dolores, sempre [...] da Venturi Arte e curò il catalogo della Galleria d’arte moderna del Museo civico di Torino. Nello stesso anno incontrò AlbertoMoravia, già conosciuto alla fine degli anni Dieci durante le vacanze marine a Viareggio. Fu l’avvio di un rapporto che li ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] è sembrato giusto avvertirlo), ma nel caso dei verbi atmosferici si ha un’oscillazione: aveva nevicato tutta la mattina (AlbertoMoravia) / la mattina era piovuto (Carlo Cassola). L’uso di avere coi verbi atmosferici è forse marcato diatopicamente (D ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare (AlbertoMoravia, La noia, 1960)
Entro il piano logico, il brano è unitario perché globalmente propone una riflessione sul ...
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MONICELLI, Mario
Stefano Della Casa
– Nato il 16 maggio 1915 da Tomaso, giornalista impegnato con spiccati interessi letterari e teatrali, e da Maria Carreri, donna acuta e intelligente sebbene di pochi [...] glorie dell’avanspettacolo obbligate ad arrangiarsi per vivere nel frastuono dell’Italia del boom.
Tratto da due racconti di AlbertoMoravia, il film passò quasi inosservato; lo stesso avvenne per A cavallo della tigre (1961), esempio di commedia ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] di se stesso aumentava; ecco: egli era dovunque così: sfaccendato, indifferente; questa strada piovosa era la sua vita stessa (AlbertoMoravia, Gli indifferenti, Milano, Garzanti, 1976, p. 120)
La presenza o assenza della cornice è alla base della ...
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ZAVATTINI, Cesare
Daniela Angelucci
– Nacque a Luzzara (Reggio nell’Emilia) il 20 settembre 1902, figlio di Arturo, pasticciere, e di Ida Giovanardi, che proveniva da una famiglia di fornai.
Primo di [...] a rimanere nell’immaginario collettivo.
Zavattini lavorò infatti alla sceneggiatura del film La ciociara (1960; tratto dal romanzo di AlbertoMoravia) e firmò il terzo episodio di Ieri, oggi, domani (1963), passato alla storia per la scena dello ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] , sul finire degli anni Quaranta, che il miglior narratore italiano del momento era Vittorio De Sica; e che dire di AlbertoMoravia, oltre che fornitore con la sua opera di trame e spunti per molti film, impegnato senza interruzione per mezzo secolo ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», in opposizione alla vita celeste eterna...