Vukotic, Milena
Stefano Masi
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 23 aprile 1938. Rappresentativa di una femminilità sommessa, fragile e talvolta dolente, ricca di poesia, nella sua carriera [...] spiriti (1965), il film che la fece conoscere al grande pubblico fu Venga a prendere il caffè… da noi (1970) di AlbertoLattuada. Il regista le affidò in questo caso il ruolo di una delle tre sorelle Tettamanzi, zitella timida e inibita, anche lei ...
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Moriconi, Valeria
Marzia G. Lea Pacella
Nome d'arte di Valeria Maria Abbruzzetti, attrice cinematografica e teatrale, nata a Jesi il 15 novembre 1932. Interprete di figure forti e spregiudicate, con [...] accanto al regista Franco Enriquez.
Trasferitasi a Roma, esordì nel cinema in Gli italiani si voltano, episodio diretto da AlbertoLattuada del film collettivo Amore in città (1953) e il regista la scelse di nuovo per interpretare il personaggio di ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] parte della generazione di critici che operarono poi nell'immediato dopoguerra. Ma questi non furono gli unici. Nel 1941 AlbertoLattuada, per es., a Milano realizzò la sua vera 'opera prima': che non fu il lungometraggio Giacomo l'idealista (1943 ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] , Risate di gioia (1960) di Monicelli, che lo vide di nuovo a fianco della Magnani, La mandragola (1965) di AlbertoLattuada, ma soprattutto, anche se la sua presa sul pubblico era calata, in piccole opere ‒ spesso più che mediocri ‒ costruite ...
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Pietrangeli, Antonio
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 19 gennaio 1919 e morto a Gaeta il 12 luglio 1968. Apparentemente vicino alle forme della commedia all'italiana, [...] dialoghi, fu incluso tra gli sceneggiatori. Successivamente curò il commento del documentario La nostra guerra (1945) di AlbertoLattuada e di La terra trema (1948) di Visconti e collaborò come sceneggiatore con Pietro Germi (Gioventù perduta, 1948 ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] ) di Carlo Campogalliani, La famiglia Passaguai (1951) di Aldo Fabrizi o il grottesco Luci del varietà (1950) di AlbertoLattuada e Federico Fellini, in cui disegna efficacemente il ruolo del capocomico di una compagnia di avanspettacolo di provincia ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] antico (1941) di Mario Soldati, La contessa Castiglione (1942) di Flavio Calzavara e Giacomo l'idealista (1943) di AlbertoLattuada. Alla sua scuola, presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, si formarono Maria De Matteis, Dario Cecchi ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] da pregiudizi umanistici, emerse solo a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale con Il bandito (1946) di AlbertoLattuada e Caccia tragica (1947) di Giuseppe De Santis. Se è raro trovare appassionati artigiani dotati di personalità e ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] registi coinvolti furono numerosi: Carlo Lizzani, Michelangelo Antonioni, Dino Risi, Federico Fellini, l'esordiente Francesco Maselli e AlbertoLattuada. Nel 1959 Blasetti inventò con Europa di notte il giro turistico di numeri di nightclub in varie ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] forma di finzione. I neorealisti ‒ soprattutto Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis, AlbertoLattuada ‒ usavano le città e le campagne come scenografie, ricorrevano spesso ad attori non professionisti, ma sempre ...
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