De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] ) di Carlo Campogalliani, La famiglia Passaguai (1951) di Aldo Fabrizi o il grottesco Luci del varietà (1950) di AlbertoLattuada e Federico Fellini, in cui disegna efficacemente il ruolo del capocomico di una compagnia di avanspettacolo di provincia ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] annoverano quelle con i registi AlbertoLattuada e Pietro Germi. Fondamentale si rivelò l'incontro con Ennio Flaiano con il quale scrisse alcuni dei capolavori di Federico Fellini: proprio la caratura mistico-sperimentale di P., unita all'ironia di ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] antico (1941) di Mario Soldati, La contessa Castiglione (1942) di Flavio Calzavara e Giacomo l'idealista (1943) di AlbertoLattuada. Alla sua scuola, presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, si formarono Maria De Matteis, Dario Cecchi ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] , Risate di gioia (1960) di Monicelli, che lo vide di nuovo a fianco della Magnani, La mandragola (1965) di AlbertoLattuada, ma soprattutto, anche se la sua presa sul pubblico era calata, in piccole opere ‒ spesso più che mediocri ‒ costruite ...
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Manfredi, Nino (propr. Saturnino)
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico, nato a Castro dei Volsci (Frosinone) il 22 marzo 1921. Grande interprete della commedia all'italiana, ha saputo provare [...] ) il venditore abusivo di bibite protagonista di Café express, è tornato alla regia con Nudo di donna (1981), subentrando ad AlbertoLattuada. Il film segue la vicenda di un uomo (lo stesso M.) attratto da una doppia immagine femminile ‒ la saggia ...
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Kezich, Tullio
Bruno Roberti
Critico cinematografico e sceneggiatore, scrittore e drammaturgo, nato a Trieste il 17 settembre 1928. Intellettuale poliedrico, il cui talento si è esplicato in diversi [...] ha vinto due Nastri d'argento, entrambi per film ricavati da testi letterari: Venga a prendere il caffè… da noi (1970) di AlbertoLattuada, tratto da un'opera di P. Chiara, e La leggenda del santo bevitore (1988) di E. Olmi, dal famoso romanzo di J ...
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Vallone, Raf (propr. Raffaele)
Gabriella Nisticò
Attore teatrale e cinematografico, nato a Tropea (Catanzaro) il 17 febbraio 1916 e morto a Roma il 31 ottobre 2002. Si impose come figura attoriale del [...] da José Luis Sáez de Heredia. Ebbe quindi modo di lavorare con Mario Soldati (Le avventure di Mandrin, 1952), con AlbertoLattuada (Anna, 1951) e di ricoprire il ruolo di Giuseppe Garibaldi in Camicie rosse ‒ Anita Garibaldi (1952) di Alessandrini e ...
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Gherardi, Piero
Stefano Masi
Costumista, scenografo e arredatore teatrale e cinematografico, nato a Poppi (Arezzo) il 20 novembre 1909 e morto a Roma l'8 giugno 1971. Celebre per la pulizia grafica [...] 1957 cominciò a lavorare con il giovane Fellini (già conosciuto sul set del mélo neorealista Senza pietà, 1948, di AlbertoLattuada) per un film d'ambientazione contemporanea, Le notti di Cabiria, per il quale si limitò a sviluppare gli schizzi del ...
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Patroni Griffi, Giuseppe
Francesco Bolzoni
Scrittore, drammaturgo, regista teatrale, cinematografico e sceneggiatore, nato a Napoli il 27 febbraio 1921. Il suo cinema, direttamente derivato dal suo [...] altri: si ricordano I magliari (1959) e C'era una volta… (1967) di Rosi, Lettere di una novizia (1960) di AlbertoLattuada, La ragazza con la valigia (1961) di Valerio Zurlini, La strega bruciata viva di Luchino Visconti, episodio del film collettivo ...
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Rascel, Renato
Roy Menarini
Nome d'arte di Renato Ranucci, attore teatrale e cinematografico, cantante e ballerino di rivista e varietà, nato a Torino il 27 aprile 1912 e morto a Roma il 2 gennaio 1991. [...] e comparve in decine di film dal 1950 in poi. Si riscattò come attore drammatico nel difficile Il cappotto (1952) di AlbertoLattuada, tratto da N.V. Gogol′, e nel malinconico Policarpo, "ufficiale di scrittura" (1959) di Mario Soldati, per il quale ...
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