Poeta cristiano latino, della cui patria ed età molto si discute. È autore di Instructiones, serie di 80 poesie, in due libri, il primo contro pagani e giudei, il secondo d'ammonimenti ai cristiani; e [...] , p. 397 segg.; IV, ii, Monaco 1920, p. 397 segg.; P. L. Ciceri, varî saggi, in Onoranze a C. Pascal, Catania 1913; in Atti e mem. d. R. Accad. di Padova, 1916; in Didaskaleion, II (1913), pp. 363-422; in Riv. di filologia, 1914; in Athenaeum, 1914 ...
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OTTATO (Optatus) di Milevi, santo
Alberto Pincherle
Vescovo di questa città, in Numidia, nella seconda metà del sec. IV, noto per il suo scritto polemico contro il donatista Parmeniano. L'opera di O. [...] , a lungo discussa, è ora fuori di questione. Il titolo preciso dell'opera di O. non si conosce: forse era De Aur. Augustini tractatus, ecc., Kempten e Monaco 1917; A. Wilmart, Un sermon de St.-Optat, in Revue des sc. relig., II (1922), pp. 271-302; A ...
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Patriarca di Costantinopoli. Aveva mutato il nome di Giorgio in quello di Gennadio, quando si fece monaco nel monastero di Oxia, presso Nicea, poi ancora in Arsenio; e senza aver preso gli ordini divenne [...] sul lago Apollonias (in Bitinia), dove gl'inviati di Teodoro II, salito al trono imperiale nel 1255, gli offersero il patriarcato, vacante dal 1254. Creatura di Teodoro II, anatematizzò Michele II, despota d'Epiro; e rimase fedele alla memoria ...
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Pittore, architetto e scultore, nato probabilmente a Bruges verso il 1540, morto a Monacodi Baviera nel 1628. Dovette recarsi assai presto in Italia, perché nel 1559, a Firenze, già dava disegni per arazzi. [...] Firenze. Nel 1577 entrò al servizio diAlberto V duca di Baviera e rimase a Monaco fino alla sua morte. Soprattutto per (1892), p. 254; A. v. Wurzbach, Niederländischen Künstler-Lexikon, II, Vienna-Lipsia 1910, pp. 895-96; O. Hirschmann, Ein Gemälde ...
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MASSIMILIANO III Giuseppe, elettore di Baviera
Karl Schottenloher
Nato il 28 marzo 1727, morto il 30 dicembre 1777. Figlio dell'elettore Carlo Albertodi Baviera, che fu poi imperatore con il nome di [...] gennaio 1745; poco dopo ebbe fine la guerra di successione di Austria e nella pace di Füssen del 23 aprile egli rinunciò a ogni Würzburg 1910; M. Doeberl, Entwicklungs-gesch. Bayerns, II, 3ª ed., Monaco 1928, p. 290 segg.; G. Pfelischifter-Baumeister, ...
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Originario di Adria nella Misia, visse a Smirne. Incerta l'epoca: secondo il Westphal, il Jahn, il Riemann, apparterrebbe al sec. II d. Cr.; secondo lo Zeller e il Caesar al sec. III o, fors'anche, al [...] la quale A. si valse largamente di scritti altrui (Damone di Atene, Aristosseno, Dionigi di Alicarnasso), cadendo anche in ripetizioni e contraddizioni. Il libro I contiene: teoria delle gamme, ritmica, metrica; il II caratteri etici della musica; il ...
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Fu uno dei più eccellenti comici della commedia dell'arte. Fiorì nella seconda metà del sec. XVII. La compagnia di Silvio, secondo il Riccoboni, "serbò la modestia sul teatro" in quel periodo di decadenza: [...] volle nuovamente la compagnia con sé anche nella sua corte di Bruxelles. Nel 1699 la compagnia era a Vienna, al marito.
Bibl.: C. Trautmann, Italienische Schauspieler am bayrischen Hofe, Monaco 1887; L. Rasi, I comici italiani, II, Firenze 1898 seg. ...
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Festa celebrata in vari luoghi della Grecia: a Delfi cadeva nel mese di endyspoitropios, in Atene il 6 munichione, corrispondenti ambedue all'aprile. In Atene la leggenda narrava che Teseo, prima di far [...] ad Egina, il cui calendario, come anche quello di Tera, aveva un mese delphinios corrispondente al mounichion degli et romaines, II, 61; A. Mommsen, Feste d. Stadt Athen, Lipsia 1898, p. 449; Stengel, Griech. Kultusaltertümer, 3ª ediz., Monaco 1920, p ...
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Feste celebrate ogni otto o nove anni in diversi luoghi della Grecia, per es. a Cheronea e ad Atene, in onore di Apollo portatore di lauro (δαϕνηϕόρος). Le più celebri e importanti erano a Tebe e a Delfi. [...] ), ritornò a Delfi. La festa consisteva in una teoria di nobili giovanetti che i Delfî, appunto ogni nove anni, Saglio, Diction. d. antiq. gr. et rom., II, 24-25; P. Stengel, Griech. Kultusaltertümer, 3ª ed., Monaco 1920, p. 254; M. Nilsson, Griech. ...
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Fiorì nel sec. V, fu il primo che scrivesse una "Introduzione" (Εἰσαγωγή) alla S. Scrittura, seguendo le dottrine della scuola esegetica di Antiochia (v. antiochia, scuola di) e limitandosi quasi solo [...] chiamarsi "Ermeneutica". L'umanista Luigi Lollino, vescovo di Belluno (1557-1626), ne fece, su propri manoscritti , 1914, pp. 246-255; J. B. Pitra, Analecta sacra, II, pp. 130-136; O. Bardenhewer, Geschichte der altkirchlichen Literatur, Friburgo ...
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