Dieci, cento, mille musei delle culture locali
Vito Lattanzi
Vincenzo Padiglione
Marco D'Aureli
Cenni storici sui musei regionali demoetnoantropologici italiani
L’analisi del processo culturale che [...] di Cirese sono ampiamente riconosciuti (P. Clemente, Vent’anni dopo. Alberto M. Cirese scrittore di musei, «La ricerca folklorica», 1999, indagini svolte in Italia dal neonato Istituto Ernesto deMartino (legato ai nomi di Cesare Bermani, Franco ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] la fiaba, 1988) e nell’introduzione a quest’ultimo testo, Alberto M. Cirese (Italo Calvino studioso di fiabistica, pp. 17 risentì positivamente delle prese di posizione di Ernesto deMartino (1908-1965), compresa l’effervescenza dei dibattiti che ...
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Il canto sociale dai Dischi del sole alle posse
Antonio Fanelli
Fili da riannodare
Il ‘fare musica’ in forme collettive e condivise svolge una funzione sociale preziosa nel delineare identità di gruppo [...] Sud contadino – analizzato nella stagione meridionalista delle lotte per la terra da Ernesto deMartino (1908-1965), Diego Carpitella (1924-1990) e Alberto Mario Cirese (1921-2011) – all’Italia centro-settentrionale, investita dalle trasformazioni ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] a Milano, 1951), Torino (Il bandito, 1947, di Alberto Lattuada), in Toscana (la Tombolo ‘americana’ di Tombolo paradiso ancora. Sul versante del cinema di finzione, frattanto, deMartino ispirava indirettamente una specie di horror folclorico come Il ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] e con i suoi amici (in primo luogo F. S. Nitti e Alberto Cianca) si rivelò decisivo. A mano a mano che Giovanni Amendola assumeva fuori tempo, a cura di G. Goria, prefazione di F. DeMartino, ibid. 1982; Tra passione e ragione. Discorsi a Milano dal ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] debitore all'amicizia con il naturalista vicentino abate Alberto Fortis - figura caratteristica ed interessante di le opere più recenti, A. DeMartino, La nascita delle Intendenze, Napoli 1984, ad Indicem.; R. De Lorenzo, Proprietà fondiaria e fisco ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] gruppo si intellettuali anch’essi usciti dal PCI (come Alberto Caracciolo, Luciano Cafagna, Carlo Ripa di Meana, a , come Giacomo Mancini, e altri i rapporti col PCI, come DeMartino. La posizione di Giolitti si collocò tra questi due ultimi, più ...
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ANDREOTTI, Giulio
Tommaso Baris
La formazione personale e nella Fuci
Nacque a Roma, in via dei Prefetti, il 14 gennaio 1919 da Filippo Alfonso, giovane maestro elementare, e da Rosa Falasca, casalinga. [...] e i 'vespisti' (la corrente moderata guidata da Carmine DeMartino) restò negativo, delineando a suo avviso le correnti un qualche piccolo cammeo in alcuni film, come Il tassinaro di Alberto Sordi nel 1983, confermando la sua lunga passione per il ...
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BRERA, Giovanni
Claudio Rinaldi
BRERA, Giovanni (Gianni)
Nacque a San Zenone al Po, in provincia di Pavia, l’8 settembre 1919, da Carlo (1878-1945), sarto, e Maria Ghisoni (1882-1942). Ultimo di cinque [...] 24-30 marzo 1976: «Avevo un po' sfottuto Emilio DeMartino che se n'era lagnato con l'editore. Costui credette di da Torino a Milano ed era stato acquistato dall'editore Alberto Rognoni, nell'ottobre 1954, poco prima di licenziarsi dalla 'rosea ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] Pellice, a luglio, in una casa messa a disposizione da Mario Alberto Rollier e da sua moglie Rita Isenburg, dove rimasero per poco gli sono date di vivere. A dividerlo da DeMartino era invece l’interpretazione del tarantismo: per l’antropologo ...
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neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...
despettacolarizzazione
(de-spettacolarizzazione), s. f. Perdita di spettacolarità, delle manifestazioni esteriori e enfatiche. ◆ ieri [Luciano] Violante ha spiegato in dettaglio in cosa consisterebbe la sua proposta di moratoria. In particolare...