Patriota (Bassanello di Padova 1813 - ivi 1897) e ingegnere idraulico. Difensore nel 1848-49 di Vicenza, poi di Venezia, si accostò a Mazzini; condannato a morte nel 1852 dall'Austria (la pena fu commutata a sedici anni di reclusione), graziato nel 1856, emigrò in Piemonte e fu parte del comitato politico centrale veneto che preparò moralmente la campagna del 1866. Deputato dal 1860 per varie legislature, ...
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TECCHIO, Sebastiano.
Eva Cecchinato
– Nacque a Vicenza il 3 gennaio 1807 da Francesco e da Francesca Garbinati.
Conseguì la laurea in diritto all’Università di Padova il 15 febbraio 1829. Dopo aver [...] Tecchio si trovava presso il quartier generale di Carlo Alberto, tra i rappresentanti delle province venete incaricati di emigrati politici, della quale faceva parte pure il padovano AlbertoCavalletto, anch’egli esule a Torino. In quegli anni ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] , mutando persone ed ufficii, senza che alcuno potesse giustamente lagnarsi". V. G. Pasolini, Memorie, p. 441.
54. Lettera di AlbertoCavalletto a Francesco Coletti, 22 luglio 1866, cit. in R. Vergani, Guerra e dopoguerra, p. 43.
55. E. Franzina ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] veneto (1859), in Rosmini e il rosminianesimo nel Veneto, Verona 1970, p. 148 (pp. 145-216).
50. Così secondo AlbertoCavalletto: cf. B. Bertoli, Le origini del movimento cattolico, p. 34. Una breve sintesi del governo veneziano di Ramazzotti è ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] dei suoi protettori Cittadella Vigodarzere, probabilmente per alleviare i disagi economici e la solitudine. Da una lettera al senatore AlbertoCavalletto, datata 1879, emerge il dolore di una vedovanza di cui non si è trovato altro riscontro, e una ...
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TURAZZA, Domenico
Michela Minesso
– Nacque a Malcesine (Verona) il 30 luglio 1813 da Giacinto e da Maria Busti.
Il padre si era laureato in studi legali a Bologna. La madre proveniva da una famiglia [...] Vigodarzere, Ferdinando Cavalli, Giovanni Battista Mugna, Francesco Marzolo, Andrea Meneghini, Carlo Cerato, Giacobbe Trieste e AlbertoCavalletto. Non volle mai assumere un ruolo di rappresentanza della società veneta a livello nazionale e non si ...
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MORPURGO, Emilio
Giovanni Favero
– Nacque a Padova il 23 ottobre 1836 da Isacco Vita e da Fiorina (Flora) Treves de Bonfili.
Il padre era un ricco possidente di Padova, mentre il nonno materno, Raffaele [...] del presidente della Camera Giuseppe Biancheri e dei colleghi deputati Leone Romanin-Jacur, Alessandro Pascolato, AlbertoCavalletto, Giuseppe Marcora, Luigi La Porta, Settimio Costantini e Benedetto Cairoli in Atti Parlamentari, Camera dei ...
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LUCIANI, Tommaso
Rita Tolomeo
Nacque ad Albona d'Istria il 7 marzo 1818 da Vittorio, avvocato, e da Lucia Manzoni.
Dopo la morte del padre (1834), la madre ne affidò l'educazione al maestro Antonio [...] (1859-1860), in Rass. stor. del Risorgimento, XL (1953), pp. 13-40, 183-231; S. Cella, Lettere del L. ad AlbertoCavalletto (Per la storia dell'emigrazione politica giuliana), in Porta orientale, XXIV (1954), 3-4, pp. 98-125; Id., Lettere del ...
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SPERI, Tito
Maurizio Bertolotti
. – Nacque a Brescia il 2 agosto 1825 da Battista e da Angela Tortima.
Il padre, figlio di contadini, esercitò dapprima il mestiere di sarto, quindi la professione di [...] : così narrò monsignor Martini, al quale il condannato spiegò che era stato l’amico e compagno di prigionia AlbertoCavalletto a convincerlo nei mesi precedenti dell’«assurda erroneità del materialismo» (Martini, 1952, p. 111).
La mattina dell’ultimo ...
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Fuà Fusinato, Erminia
Giornalista e patriota (Rovigo 1834 - Roma 1876). Proveniente da un ricca famiglia di religione ebraica, trascorse l’infanzia a Padova, educata in casa da uno zio paterno. A diciotto [...] i contatti tra i comitati segreti veneti, di cui amministrava anche le risorse, e il Comitato centrale antiaustriaco di AlbertoCavalletto a Torino. Quando, nel 1864, il marito, sorvegliato dalla polizia, dovette emigrare, lo raggiunse a Firenze. Qui ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...