. L'Aventino passa comunemente per uno dei sette colli della Roma primitiva, mentre in realtà entrò a far parte della compagine della città fortificata in età relativamente tarda essendo distaccato dalle [...] , e precisamente dell'Artemide Efesia. Ma poiché l'egemonia diRoma sul Lazio non poté dirsi assicurata che circa la metà del Priore dei Cavalieri di Malta), che risulta dalla trasformazione della domus gentilizia diAlberico, principe dei Romani ...
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SUBIACO (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gustavo GIOVANNONI
Raffaello MORGHEN
Tammaro DE MARINIS
Cittadina del Lazio, situata fra i 400 e i 470 m. sulla destra dell'alto Aniene. L'abitato conserva [...] che la prima potenza del monastero non sia altro che un riflesso della potenza di chi domina, per tutto l'alto Medioevo, in Roma, siano essi Gregorio Magno o Alberico II, gli Ottoni e i papi imperiali, o i grandi pontefici promotori della riforma ...
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PONZA, Isola di (A. T., 27-28-29)
Luigi JACONO
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
Camillo MANFRONI
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La maggiore delle isole Pontine (7,3 kmq. con l'isola di Gavi), posta 33 km. a S. del Capo Circeo [...] fu una delle 18 su 30 colonie latine che risposero all'appello diRoma, inviando denaro, navi e uomini. Dopo la repubblica una o parecchie decennî dopo (1478) un gruppo di signori napoletani, fra i quali Alberico Carafa, Antonello Petrucci e Aniello ...
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WINCKELMANN, Johann Joachim
Goffredo Bendinelli
Celebrato come il maggiore archeologo del sec. XVIII, il W. può anche essere considerato il fondatore della moderna storia dell'arte. Nato a Stendal (Altmark, [...] il W. non pensò quindi che alla maniera di recarsi a Roma. Temperamento di artista e di studioso insieme, prima d'intraprendere il sospirato viaggio - come poté fare con l'aiuto del milanese monsignor Alberico Archinto, nunzio in Polonia, il quale lo ...
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SAFFI, Aurelio
Mario Menghini
Patriota, scrittore e uomo politico, nato a Forlì il 13 ottobre 1819, morto a San Varano Presso Forlì il 10 aprile 1890. Ebbe un'accurata istruzione classica, dapprima [...] intimità col Mazzini, pur ivi rifugiato da Roma.
Colà il S. attese a scrivere una storia diRoma, che rimase incompleta, giungendo dal 1846 sue lezioni su Alberico Gentile e il diritto delle genti.
Bibl.: Per cura del municipio di Forlì furono da G ...
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Genere di piante della famiglia Scrofulariacee (Linneo, 1737) con fiori vistosi a calice 5-partito; corolla tubolosa o quasi campanulata-bilabiata, con labbro superiore intero o bilobo, l'inferiore trilobo [...] asserito che le foglie delle piante coltivate non sono attive: degli esemplari coltivati dal Cortesi nell'Orto botanico diRoma sono state riscontrate farmacologicamente attive da G. Gaglio e terapeuticamente efficaci da A. Bignami. La droga deve ...
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. Illustre casata, che primeggia nella storia diRoma dalla metà del sec. X al 1012, si propaga contemporaneamente nella Sabina e nella Marittima e, per i due rami femminili degli Stefaniani e degli Ottaviani [...] l'altro tenuto in Roma stessa da Alberico II, il 17 agosto 942. Egli appartiene quindi a quell'aristocrazia romana che fa corona al princeps atque omnium Romanorum senator. Discenderebbero da lui, per quanto sia ignoto il grado di parentela, due rami ...
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- Le prime notizie certe della famiglia Cybo risalgono al sec. XV ad Arano, cittadino e nobile genovese, che, mandato dalla repubblica in aiuto di Renato d'Angiò contro Alfonso d'Aragona e passato più [...] il nome dei genitori, si chiamò, dopo la fine di Giulio, Alberico I Cybo Malaspina. Ebbe l'investitura del marchesato da Carlo 3 segg.; VI (1914), p. 71; E. Celani, Sopra un erbario di Gherardo Cybo conservato nella Bib. Angelica diRoma, Genova 1902. ...
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LANDI
Natale CAROTTI
. Famiglia piacentina d'origine feudale.
Secondo il Musso i L. proverrebbero da Bobbio, ove erano vicedomini del vescovo: di là si sarebbero trasferiti in Piacenza due fratelli, [...] considerato Rodolfo, donde procede Guglielmo; da questo Alberico. Fiammingo, figlio diAlberico, pare sia il capostipite dei L. di Cerreto, estinti nei Beretti-L. (sec. XVIII). Da Giannone, altro figlio diAlberico, discende il ramo più insigne: dei ...
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SORATTE (A. T., 24-25-26 bis)
Raffaello Morghen
Montagna dell'Italia centrale, che si erge isolata a occidente del medio Tevere e al margine dei ripiani vulcanici dei Sabatini e dei Cimini. È un massiccio [...] Alberico, Onorio IV ne commise nel 1285 l'amministrazione a Pietro Capocci, vescovo di Ancona, e d'allora in poi si può dire che cessi la vita autonoma del grande monastero, che cade sempre più sotto il controllo delle tendenze accentratrici diRoma ...
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biodiversità urbana (Biodiversità Urbana) loc. s.le f. La varietà degli organismi viventi, incluse le loro variazioni genetiche, e la molteplicità degli habitat presenti all’interno o nei paraggi delle città, intese come ecosistemi urbani caratterizzati...
codicario
codicàrio s. m. [dal lat. codicarius, der. di caudex o codex «albero, legno»]. – Nome dei battellieri che in Roma antica erano addetti al trasporto delle derrate e spec. del grano da Ostia a Roma; sottoposti al prefetto dell’annona,...